TV   FOTO E VIDEO BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI CASA
Challenger di Monza

Trevisan, ottimo esordio a Monza

Nella prima giornata del Challenger di Monza, disputata martedì causa pioggia, il torneo è entrato nel vivo con le vittorie di Trevisan e Arnaboldi, mentre ha rischiato grosso il favorito del seeding Brands. In tabellone anche Volandri e Dustin Brown. Claudio Maglieri

Dimensione testo Testo molto piccolo Testo piccolo Testo normale Testo grande Testo molto grande

Ha preso il via lunedì il challenger di Monza, rinominato anche in questo 2010 "Mitsubishi Electric Cup" (montepremi 30.000 euro). Dopo gli Internazionali di Bergamo, la Lombardia torna dunque ad ospitare un torneo Atp e lo fa mettendo a disposizione i campi in terra rossa del Ct Monza.

Nel weekend il maltempo ha messo i bastoni tra le ruote agli organizzatori, con gli incontri che hanno proceduto a singhiozzo, ma dal giorno di pasquetta a Monza splende un bellissimo sole: il clima primaverile che si respira è assolutamente godurioso. Il circolo monzese è adiacente al parco (famoso per ospitare il circuito di Formula 1), per cui la vegetazione abbonda: insomma, gli ingredienti per godersi al meglio il tennis non mancano.

Martedì si sono giocati alcuni incontri di primo turno, alcuni risultati hanno di certo sorpreso. Diciamo subito che, contro pronostico, due nostri portacolori si sono qualificati al secondo round: il mancino Andrea Arnaboldi ha approfittato del ritiro di Michal Przysiezny, a inizio secondo set, ma soprattutto il lanciato Matteo Trevisan ha liquidato in due set il quadrumane Iljia Bozoljac. Davvero un ottimo successo, con Matteo che ha dimostrato un netto passo in avanti dal punto di vista della maturità tennistica.

Mercoledì toccherà invece agli altri due azzurri iscritti al main-draw: Filippo Volandri se la vedrà contro Jesse Huta-Galung (e sarà un match da non sottovalutare, l’olandese nelle qualificazioni ha davvero impressionato, con quel poetico rovescio ad una mano) mentre Francesco Aldi (bravo a sconfiggere nelle qualificazioni la promessa Bernard Tomic) incrocerà la racchetta con l’americano Jesse Witten. La testa di serie numero 2 è invece Igor Kunitsyn. A proposito del russo: quando lo si vede in tv pare una maschera di tristezza, non sorride mai, ma possiamo garantire che al di fuori del "court" scherza non poco con gli amici…ma soprattutto sa RIDERE.

La testa di serie numero 1, Daniel Brands, ha invece rischiato di essere eliminato da Niels Desein: il belga si è trovato 5-3 30-0 nel terzo set ma alla fine ha ceduto al tie-break decisivo. Appena uscito dal campo, Desein ha pensato bene di sfogare la sua frustrazione recandosi nel praticello dietro il campo centrale (dove hanno sistemato delle comode sdraio sulle quali le persone possono schiacciare un pisolino) per poi scagliare la racchetta contro il muro di fronte, svegliando tutti.

Hanno vinto anche Vincent Millot (il mancino ce lo ricordiamo per aver battuto Simone Bolelli alle ultime qualificazioni di Parigi Bercy), David Marrero (trionfatore a Monza nel 2009), Christophe Rochus (la testa di serie numero 3 ha faticato non poco per avere la meglio su Stefano Ianni) e Martin Vassallo Arguello, bravo a piegare Dusan Lojda.
Su quest’ultimo match, in cui giocava l’argentino con un passato da italiano, va sottolineata una cosa: come potete intuire, non si è trattato di un incontro indimenticabile, tant’è vero che gli organizzatori lo hanno programmato sul campo 5 (che nemmeno ha le tribune). Ebbene, sapete chi era l’arbitro di sedia? Carlos Bernardes. Si, proprio lui, il brasiliano gold badge che spesso vediamo in Tv impegnato nei Master 1000 e negli Slam contro i vari Federer e Nadal. Per motivi misteriosi (ovviamente si scherza) Bernardes è uno degli arbitro designati per questo challenger, resterà a Monza fino a giovedì. Vedere un calibro del genere arbitrare qui in Brianza è un po’ come vedere Lionel Messi giocare nel Sassuolo (con tutto il rispetto). Bernardes, tra l’altro, si è dimostrato umanissimo: ad un certo punto ha chiamato fuori un lob di Lojda rimasto invece dentro, ma non ha avuto problemi a cospargersi il capo di genere nei confronti dei due giocatori. Inoltre, fuori dal campo, è molto simpatico e gentile.

A Monza c’era anche quel mattacchione di Dustin Brown, che sugli spalti ha sempre un numero considerevole di fans (in particolare ragazze, ma in questo caso il tennis non c’entra nulla). Il jamaicano, tuttavia, non è molto avvezzo alla terra rossa, ieri lo spagnolo Andujar se lo è bevuto in due set. Brown tuttavia ha dato spettacolo, seppur a sprazzi, con alcune belle giocate: come dimenticare il terrificante smash da fondo campo a metà primo set?

Per finire, la chicca di giornata: nel doppio ha giocato Claudio Grassi, in coppia con Matteo Marrai. Grassi non è famoso ma ha una particolarità: è destrorso (rovescio bimane) ma quando serve usa il braccio sinistro! Questa davvero ci mancava…alla faccia di chi pensava che non ci sarebbe mai stato nulla di più strano di Luke Jensen…
In questi giorni gli incontri inizieranno alle 9 di mattina, dato che a Monza non è in programma la sessione serale. Per coloro che volessero assistere al torneo, il circolo è in via Boccaccio e l’ingresso è gratuito.

Claudio Maglieri