Festa per Aldi, Volandri fuori

Doveva essere la giornata di Filippo Volandri, invece il giovedì di Monza si è trasformato nella festa di Francesco Aldi. Proprio cosi: l’azzurro era impegnato insieme ai connazionali Arnaboldi ed appunto il livornese, ma è stato l’unico a superare il turno, staccando il pass per i quarti di finale.
E’ dunque giusto iniziare questo resoconto sottolineando la netta affermazione del palermitano: Aldi (che ricordiamo proviene dalle qualificazioni) sta giocando in questi giorni un ottimo tennis, i risultati conseguiti non lasciano sorpresi più di tanto. Nel match di secondo turno l’esperto azzurro affrontava Benjamin Balleret (capace di fare fuori la testa di serie numero 2 Igor Kunitsyn): ebbene, il monegasco non l’ha mai vista, Francesco lo ha liquidato in due veloci set. Balleret pareva piuttosto stanco, dopo la maratona contro Kunitsyn, ma questo non deve togliere nulla alla bravura del siciliano. Nei quarti Aldi sfiderà l’iberico Pablo Andujar: sarà una partita molto complicata, lo spagnolo è il classico terraiolo che non molla niente, ma il nostro portacolori ce la può fare.

Lascia invece con molto amaro in bocca il ko rimediato da Filippo Volandri: il livornese ha perso in tre set dallo spagnolo Pere Riba (altro terraiolo doc) ma questo stop lascia molti rimpianti. Nel primo set Filippo ha infatti giocato un tennis straordinario, inventandosi una serie di colpi magistrali: rovesci lungolinea al fulmicotone, stop volley da stropicciarsi gli occhi, angoli pazzeschi. Purtroppo per lui l’intensità è calata e Riba ha iniziato a carburare: la testa di serie numero 3 non offre un gioco spettacolare ma è concreta, butta tutto al di là della rete. I rimpianti di Volandri nascono tuttavia dal modo in cui si è sviluppato il terzo parziale: Riba ha infatti lamentato alcuni problemi muscolari ma Filippo ha perso la concentrazione, cedendo nettamente.
Sul ko incassato da Andrea Arnaboldi c’è invece poco da dire: il mancino, opposto al veterano Martin Vassallo Arguello, non ha mai impensierito l’avversario. Arnaboldi è un tennista molto elegante (rovescio ad una mano, colpi fluidi) ma gli manca il colpo del ko: l’argentino non si è dannato l’anima più di tanto. Vassallo Arguello e Riba si affronteranno nel prossimo round.

Il rumeno Victor Crivoi si è sbarazzato in due set della wild card Dejan Katic (molto sostenuto qui a Monza) mentre il vincitore del 2009 David Marrero ha già fatto la sua uscita di scena dalla competizione: il possente spagnolo ha ceduto al cospetto di Christophe Rochus, che seppur minuto è un giocatore da prendere con le molle. Il belga ha servito molto bene e non ha palesato il minimo passaggio a vuoto: Crivoi e Rochus saranno avversari nei quarti.

Venerdì sarà quindi il giorno dedicato ai quarti di finale (inizio degli incontri previsto per le 11,30). Il giocatore più atteso è senza dubbio Matteo Trevisan (che se la vedrà contro il primo favorito del seeding Daniel Brands): sulla carta è un match tosto ma Matteo è in gran forma, nulla è escluso. Ovviamente bisognerà tenere d’occhio anche il match di Francesco Aldi.
Chiudiamo infine con una parentesi sul tabellone di doppio: la coppia formata da Daniele Bracciali e David Marrero ha vinto 6-4 6-4 contro il duo composto da Brian Battistone e Treat Conrad Huey, conquistando dunque l’accesso alla finale (che si giocherà sabato). I primi favoriti del tabellone affronteranno Martin Fischer e Frederik Nielsen (seconde teste di serie). Del particolare modo di giocare che caratterizza Battistone abbiamo già parlato ieri, stavolta la chicca di giornata l’ha regalata proprio Bracciali: dopo aver analizzato il servizio dell’americano si è girato verso Marrero esclamando più o meno: <Ma questo può battere così? Ma non si può, salta come nella pallavolo…il regolamento non vieta questo tipo di battuta?> No, caro <Braccio>, non lo vieta: te lo diciamo noi con affetto.

I risultati del singolare:
Vassallo Arguello b. Arnaboldi 6-1 6-4
Crivoi b. Katic 7-6(5) 6-3
Riba b. Volandri 4-6 6-3 6-2
Andujar b. Aguilar 7-5 7-5
Rochus b. Marrero 6-2 6-3
 

Claudio Maglieri