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18/05/2010 11:24 CEST - MASTER 1000 MADRID

La rivincita di Nadal ed è record

Dopo Montecarlo e Roma il maiorchino trionfa anche a Madrid contro il campione uscente, Federer. Primo set mediocre vinto 6-4, secondo parziale al tiebreak all'altezza delle aspettative. Vince per la prima volta, da quando si gioca sulla terra, il torneo madrileno e supera Agassi nel numero di Master 1000: quota 18 per lui ed il primo a vincere tutti e 3 i Master sulla terra.Sara Cecamore

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.C’era grande attesa per il 21esimo scontro tra i due rivali del tennis di oggi che, dopo 12 mesi, si ritrovavano nuovamente l’uno contro l’anno nella loro 17esima finale. E le aspettative sono state, almeno in parte, soddisfatte specialmente nel finale di partita.

Il primo set infatti non regala grande spettacolo. È Federer a partire al servizio, con un game in cui infila subito due aces. Inizia deciso anche in risposta cercando di essere aggressivo dalla ribattuta alla chiusura con il dritto in avanzamento. C’è infatti subito la prima palla break della partita che Nadal annulla con una seconda molto carica e sulla quale Federer affonda in rete un rovescio in back. E lo spagnolo, non appena è un attimo in difficoltà, comincia con la solita tattica che tanto gli ha fruttato nei precedenti incontri con lo svizzero, martellate sul rovescio dell’avversario, e riesce così a salvarsi portandosi sul 1-1. Occasioni anche per Nadal sul servizio di Federer: è lui il primo a strappare la battuta. Ma l’inizio di partita lascia spazio ancora a tanti errori. Tre consecutivi infatti regalano a Federer subito le occasioni per il contro break. È la quarta sbavatura di Rafa a rimettere in partita lo svizzero. A sprazzi si vede il vero Nadal, che imperterrito continua a spingere sul rovescio di Federer con i soliti liftoni che rimbalzano ben sopra la spalla e che diventano quindi di difficilissima gestibilità. Rafa infatti riesce a breakkare di nuovo e va a servire per il set. Non mancano, però, le occasioni per Federer di rientrare nuovamente in partita: solo dopo quattro palle break annullate lo spagnolo riesce a chiudere la frazione per 6-4 passando l’avversario a rete con un’uncinata di dritto.

Finalmente sale vertiginosamente la qualità tecnica ed emotiva della partita nella seconda frazione che si apre con break e contro break. Dopo un’ora e 11 minuti di gioco Federer si ricorda di avere nel repertorio anche altri colpi e sfodera un paio di palle corte ed un back di rovescio che destabilizzano Nadal quanto basta per tenere il servizio e portarsi avanti 2-1. é lo svizzero a dettare l’alto livello di gioco ma Nadal non è da meno e gli tiene testa chiudendo 2-2 con il primo ace della partita. Federer però sembra diverso da quello del primo set: decisamente più propositivo e meno disposto ad accettare lo scambio da fondo. Ma per quanto provi a cambiare le carte in tavola - presentandosi anche più spesso a rete e provando per forza di cose un tennis più rischioso - Nadal riesce sempre a ritrovare quella vincente e lo infila ripetutamente con il rovescio strappando così nuovamente il servizio. Non si dà per vinto lo svizzero che ci prova ancora: molto aggressivo con il rovescio, specialmente nella versione incrociata, e spiazza Nadal con un paio di ottime palle corte. E c’è di nuovo un break. Come spesso accade quando il livello dei due giocatori è molto ravvicinato, serve un tiebreak per decidere le sorti del set.

Federer riesce a portarsi avanti di un minibreak sul 4-2 che sciupa però con un paio di errori di troppo. Nadal non cede e si procura due match point: il primo annullato con un dritto a sventaglio ma sul secondo, complice anche un cattivo rimbalzo, lo svizzero liscia clamorosamente la pallina consegnando il match al giocatore di casa. 64, 76 (5)

Rafa dunque trionfa per la seconda volta nel torneo di Madrid (la prima da quanto si gioca sulla terra) e si lascia alle spalle la migliore preparazione possibile allo Slam parigino. Un Nadal forse non ancora al top della forma ma quanto basta per portare a casa il 18esimo Master 1000 della carriera e così l’ennesimo record.
Roger invece non riesce a confermare la prestazione di 12 mesi fa in cui era riuscito a battere il maiorchino per la seconda volta in carriera sulla sua (di Nadal) amata terra rossa. La condizione sta tornando, ma per Parigi dovrà fare decisamente qualcosa di più, specialmente se quest’anno non ci sarà un altro Soderling a toglierglielo di mezzo…

Sara Cecamore

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Tratto da: On This Day in Tennis History di Randy Walker