Knapp perfetta, "uragano" Giorgi: 2-0 Italia

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Knapp perfetta, “uragano” Giorgi: 2-0 Italia

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TENNIS FED CUP – La nostra nr.1 ci porta in vantaggio a Cleveland battendo Christina McHale 6-3 3-6 6-1. Partita non bella, ma Karin Knapp dimostra gran maturità. Camila Giorgi travolge in un’ora la Keys (6-2 6-1). Le interviste. “Mai vista una nostra giocatrice esordire così”. Semifinali ad un passo.

FED CUP, QUARTI DI FINALE

Usa-Italia 0-2

Italia in vantaggio 2-0 a Cleveland dopo la 1° giornata della sfida di Fed Cup valida per i quarti di finale tra gli Usa e la nostra nazionale.

Se qualcuno aveva dei dubbi sulle prestazioni delle nostre seconde linee, chiamate a non far rimpiangere l’assenza di Pennetta, Schiavone, Errani e Vinci, eccolo accontentato.

Una prima giornata perfetta da parte di Knapp e Giorgi. Karin ha dimostrato esperienza da veterana, giocando con grandissima attenzione il suo match, ben consapevole che portando il team avanti sull’1-0 avrebbe al contempo consentito alla Giorgi di scendere in campo sicura e tranquilla. La Knapp ha saputo superare con maestria il passaggio a vuoto del secondo set vincendo poi con grandissima autorità il terzo parziale, quello decisivo.

Camila ha giocato invece come sa, secondo il suo stile. Non ha mai smesso un attimo di spingere, di picchiare. La Keys ha provato a tenerle botta affrontandola a viso aperto, ma stasera non c’era nulla da fare. L’azzurra ha finito in un crescendo rossiniano bagnando con una fantastica vittoria il suo esordio in Fed Cup.

Meglio di così davvero non potevamo iniziare, le semifinali sono ad un passo.

 

Knapp-McHale 63 36 61

Il primo singolare viene preceduto dall’esecuzione degli inni nazionali. Quello americano è cantato “live” e la Riske (che non gioca oggi in singolare) si commuove non riuscendo a trattenere le lacrime.

Parte al servizio la nostra tennista che però fatica a mettere la prima, le due sfidanti sono un po’ tese, la Knapp commette 3 gratuiti e offre subito due palle break all’avversaria. Ma l’azzurra si salva molto bene, ritrova il servizio, piazza anche un ace ed alla seconda opportunità tiene la battuta. La McHale risponde alla grande, tre prime su 4, un bel vincente di diritto e gioco tenuto a zero. Karin fatica anche nel terzo game che apre con un doppio fallo. Si viene a trovare 0-30 ma ancora una volta con caparbietà recupera, grazie al secondo ace del match e ad un bel diritto vincente che le consentono di salire 2-1.

La superficie pare molto veloce, Karin cerca di impostare gli scambi sull’uno-due, inizia a prendere le misure all’avversaria, picchia forte e profondo. La McHale soffre la potenza della Knapp che nel quarto game fa il break con tre bei vincenti. Nel game successivo però l’azzurra si distrae un attimo, dal 30-0 sbaglia tre colpi consecutivi e va sotto 30-40, concedendo la terza palla break del set. Ma ancora una volta l’azzurra è bravissima, gran prima e diritto per annullare la palla del 3-2, e poi ancora un ace ed un vincente per il 4-1 azzurro.

La tennista americana fatica ora a stare in campo ed a trovare le contromisure alle botte della sua avversaria, anche negli scambi lunghi la McHale non riesce a venire a capo dell’azzurra. Nel sesto game si giocano ben 18 punti, Karin (che fa un recupero stupendo e chiude con un diritto fantastico) ha anche 2 palle del 5-1 ma stavolta la sua avversaria si salva. Comunque la Knapp è in pieno controllo del ritmo e degli scambi. L’azzurra va sul 5-2, spreca due set point sul servizio dell’americana e poi chiude senza problemi tenendo la battuta a zero nel nono game e portando a casa il 1° set con il punteggio di 6-3 dopo 51 minuti.

Bella prova sin qui di Karin, decisa, concentrata, combattiva, la tennista italiana sta dando il meglio di sé, mettendo l’avversaria nell’angolo con i suoi colpi.

Si ricomincia e la musica non cambia. La McHale serve per prima, altro gioco maratona (16 punti), la spunta Karin alla quinta palla break, dopo una serie infinita di gratuiti da una parte e dall’altra che alla fine premiano la giocatrice più incisiva in campo, quella che prova sempre a fare il gioco.

Ma proprio quando l’azzurra sembra vicina a dare la mazzata finale arriva un passaggio a vuoto quanto mai inopportuno che rimette in corsa l’americana. La Knapp infatti commette un doppio fallo e un facile schiaffo al volo e concede il controbreak immediato all’avversaria. La McHale si galvanizza, ora ci crede e così cambiano gli equilibri del match. Ora l’americana cerca di non dare ritmo all’azzurra, lavora di più i colpi e li gioca con maggior sicurezza, cercando sempre di far tirare un colpo in più alla nostra giocatrice. Le due tengono i servizi senza problemi sino al 4-3 per la McHale, poi nell’ottavo gioco un nastro fortunoso aiuta la tennista di casa, arrivano due gratuiti di diritti di Karin che pare un po’ stanca e c’è il break. L’americana va a servire per il set, la Knapp va 0-30 ma la McHale si salva benissimo giocando i punti a seguire con grandissima attenzione e pazienza. L’azzurra costretta a muoversi tanto a fondo campo va in affanno e commette due gratuiti di fila concedendo il secondo set all’avversaria. Il 1° singolare della sfida tra Usa e Italia si deciderà al terzo.

Karin pare un po’ stanca, va subito sotto 15-40, ma l’azzurra rimedia annullando le due palle break che sarebbero potute essere decisive. Anzi, mette dentro 4 vincenti di fila, tiene la battuta e si rianima.

Difatti nel game successivo arriva il break per l’italiana che rimette sotto pressione l’avversaria e la costringe a sbagliare. L’americana sbanda paurosamente, Karin la impallina da tutte le posizioni, altro break e 4-0 “pesante” per la nr. 40 del ranking Wta. La McHale prova a non mollare, aiutata anche da Barazzutti. Il nostro capitano esulta durante uno scambio perché pensa che la palla dell’americana sia fuori, il giudice di sedia ferma il gioco e dà il punto alla McHale per palla disturbata, che vuol dire 15-40. La cosa bella è che la palla della nostra avversaria era fuori ma la Knapp non se ne era avveduta. La McHale alla fine centra il break con un diritto vincente, ma Karin non si fa distrarre.Rimane concentrata e ricomincia da dove aveva finito. Altro break nel game successivo per il 5-1, poi nel settimo gioco prima annulla una palla break all’irriducibile avversaria e poi chiude il match per l’1-0 azzurro fondamentale.

Giorgi-Keys 62 61

Il secondo singolare tra Keys e Giorgi sarà all’insegna del power-tennis, quello che esprimono le due tenniste. Entrambe picchiano ogni palla secondo i dettami attuali del tennis, su questa superficie che sembra veloce si prospetta un match divertente e con scambi molto rapidi. Le nostre supposizioni trovano rapida conferma, la Giorgi parte benissimo. La tennista azzurra non tradisce emozione per l’esordio, tiene la battuta ai vantaggi e poi centra un break rocambolesco nel secondo game.

La Keys infatti va tranquilla sul 40-0 poi sbaglia di tutto, 5 punti consecutivi di Camila e siamo 2-0. La Giorgi però cede subito il break di vantaggio ma lo riconquista nel quarto gioco. La sua avversaria difetta e non poco in continuità, l’azzurra è sempre aggressiva e gioca bene, due risposte nei piedi della Keys le procurano il nuovo allungo per il 3-1. L’unica nota stonata per la Giorgi sono i doppi falli, ne arrivano quasi 2 a turno di battuta (5 nel primo set), ma sul ritmo la nostra atleta si dimostra insuperabile, la sua avversaria lotta, ma sente la pressione e non regge gli scambi. Camila conferma il break sul 4-1 e strappa nuovamente il servizio alla tennista americana nell’ottavo gioco, chiudendo così il primo set sul 6-2 dopo appena 32 minuti. Entrambe le tenniste servono maluccio (sotto il 50% l’americana appena sopra l’italiana), ma la Giorgi con la prima fa il 71% di punti, la Keys appena il 47% e lo paga molto caro perché il più delle volte l’azzurra le spara la risposta tra i piedi.

La musica non cambia nel secondo set, Camila è un treno, ogni tanto fa degli errori grossolani ma li dimentica subito e continua a picchiare a 200 all’ora su ogni palla. La Keys prova a tener botta, ma l’americana non ce la fa proprio a stare dietro all’azzurra. La quale parte alla grandissima, break nel secondo game sfruttando un paio di gratuiti dell’americana e subito 3-0 italiano.

Il match diventa uno show dell’azzurra, vincenti di diritto e di rovescio, risposte profonde, ace di seconda, voleé sulla rete, di tutto, di più. La Keys è schiacciata dalla tensione e dalla Giorgi, capisce che rischia la figuraccia e crolla. Riesce finalmente a tenere il servizio sullo 0-5 evitando così un antipatico bagel, ma Camila non si distrae ed in un’ora chiude la pratica con il punteggio di 6-2 6-1.

Italia avanti 2-0, ora viene la parte più difficile, raccogliere il terzo punto. Perché se è vero che stiamo parlando di seconde linee da una parte e dall’altra, basta poco domani per cambiare gli equilibri di questa sfida. Quindi l’importante sarà non distrarsi e portare a casa quella che ad oggi sembra una qualificazione alle semifinali meritatissima.

 

Le interviste dopo gara:

Karin Knapp: “Nei primi game ho pagato la tensione, sono partita un po’ lento, così si spiegano le tante palle break contro dei primi games. Lei comandava gli scambi, mentre io ero troppo prevedibile. Poi col passare dei minuti mi sono sciolta, anche grazie ai suggerimenti di Barazzutti e agli incoraggiamenti di tutta la panchina. Corrado mi ha detto di cercare con più frequenza il lungolinea, non solo l’incrociato, ed effettivamente questo ha mandato in confusione la McHale. Io sono una giocatrice che deve rischiare, anche a costo di commettere qualche errore, non posso limitarmi a rimandare la pallina dall’altra parte….” “Vincere con la maglia azzurra è una sensazione bellissima, stupenda. Voglio anche salutare le ragazze della squadra che sono a casa, mi sono state tutte vicine. Mi hanno già tutte scritto degli sms per complimentarsi, con loro ho condiviso la magnifica esperienza della finale di Cagliari. Loro hanno scritto la storia del tennis italiano”.

Ma ancora più sorprendente la prestazione di Camila Giorgi, se si considera che esordiva in maglia azzurra. Ha giocato come  una veterana.  62 61 alla Keys, n.37 del mondo e quindi 47 posti Wta più avanti di lei (n.84). Sportivamente perfino la Keys si è complimentata con Camila: “Quando ti batte un’avversaria che gioca così bene e tira la seconda a 160 orari non puoi fare nulla, solo applaudirla”. La Giorgi ha detto soltanto:: “E’ stato un bel match e non ho mai avuto cali, devo solo continuare così”. Il sospetto che ad avere al proprio fianco qualcuno _ in questo caso Barazzutti _ che la possa consigliare e tenere calma…più del padre che a tennis non ha mai giocato, si insinua profondandamente in chiunque l’abbia vista giocare altre volte senza acun discernimento tattico. Applausi anche dal capitano americano Mary Joe Fernandez: “La Giorgi la conoscevo bene per averla vista battere la scorsa estate la Wozniacki agli US Open. Se giocasse sempre con questa consistenza e continuità sarebbe già nelle top ten”. Soddisfatto Corrado Barazzutti: “Non ricordo un debutto del genere di una nostra giocatrice, Camila giocava per la prima volta in Fed Cup e fuori casa. Solida, ordinata, ha giocato davvero un gran match”. Come la Knapp: “Karin è stata bravissima a cambiare strategia, giocava troppo in diagonale diritto contro diritto. Peccato per quel secondo set, avrebbe potuto vincere in due, ma va bene così. Giocare il primo match, rompere il ghiaccio, è sempre molto difficile…sappiamo che non è finita. Sono tutti match molto equilibrati e ci manca ancora un punto, quindi è fondamentale restare concentrati, c’è tutta una domenica da giocare. Ma al di là del risultato abbiamo un gruppo molto competitivo, che ci garantisce un futuro insieme alle altre giocatrici che già sono tra le più forti del mondo e lo hanno dimostrato in questi anni”.

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