WTA Miami: Cibulkova e Na Li ancora contro

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WTA Miami: Cibulkova e Na Li ancora contro

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TENNIS WTA PREMIER MIAMI – Dominika Cibulkova annulla tre match point ad Agnieszka Radwanska sul 63 54 e vince in rimonta al terzo 36 76(5) 63. Affronterà ancora Na Li che ha battuto una Wozniacki non al meglio. 

[2] Li Na  b [11] C. Wozniacki 75 75

Miami – Al termine di una partita piuttosto brutta Li Na riesce nell’impresa di diventare la prima giocatrice cinese a raggiungere le semifinali a Miami dopo aver centrato per cinque volte negli anni passati (compresi gli ultimi tre) i quarti di finale. La Wozniacki ha accusato un problema alla schiena che l’ha costretta a chiedere nel secondo set l’intervento della fisioterapista: eccone così spiegato l’atteggiamento fin troppo passivo, come testimoniano gli appena tre  vincenti realizzati in tutto il match. Li Na però, così come a Indian Wells, è apparsa parecchio fallosa, nonostante nel primo set fosse riuscita a issarsi sul 4 a 1 con due break di vantaggio grazie anche ai regali dell’avversaria. A questo punto però era la cinese, con un dritto terminato in corridoio, a regalare prima un contro break e subito dopo un altro, ancora con un errore di dritto, rimettendo in carreggiata la Wozniacki. Nonostante la partita fosse riaperta, dal pubblico arrivava qualche fischio, a testimonianza di una qualità di gioco non esattamente eccelsa.

Li Na continuava a fare nel bene e nel male partita, alternando colpi degni della sua fama a errori sconcertanti, venendo premiata nel dodicesimo gioco da “Caro” che con tre gratuiti le regalava il set. Incredibilmente nel secondo la Wozniacki, quasi limitandosi a palleggiare, si ritrovava avanti 5 a 3con l’avversaria che continuava a sbagliare una valanga di punti. Nel momento del pericolo però l’interruttore della Li Na tornava ad accendersi, permettendole di portare a casa un parziale di quattro giochi consecutivi con una facilità che lasciava intuire quanto oggi poco bastasse per avere la meglio della danese. Finiva 75 75 in poco più di due (brutte, per chi vi scrive) ore di gioco durante le quali Li Na realizzava 31 vincenti e 46 gratuiti contro 3 vincenti e 25 gratuiti della danese. Domani, nella notte italiana, terza sfida dell’anno con la Cibulkova, già incontrata e sempre sconfitta sia a Melbourne che a Indian Wells. (Massimiliano Di Russo)

[10] D. Cibulkova b [3] A. Radwanska 36 76 63

Primo incontro dei quarti di finale della parte bassa, i precedenti e il ranking vedevano favorita la polacca Radwanska, ma il match si prospettava ad ogni modo aperto, visto che l’ultimo precedente tra le due era quello che ha portato la Cibulkova in finale agli Australian Open. Partita ricca di errori, ma anche di giocate pregevoli, che di certo hanno intrattenuto il pubblico e lasciato tutti col fiato sospeso per l’imprevedibilità dell’esito, più che rimarcata da un totale 19 break, di cui nove messi a segno dalla slovacca a fronte dei sette salvati da Radwanska.

Il primo game già raccontava la storia di un incontro che si preannunciava lottato, con Cibulkova al servizio, artefice e carnefice di se stessa. Sul 15-15 c’è il primo duro scambio, ne esce vittoriosa Agnieszka, poi un rovescio in corridoio e arrivano le prime due palle break, ma Dominka non ha certo intenzione di arrendersi prima di cominciare: la prima è annullata con un dritto in contropiede e la seconda con un rovescio a filo di riga. Ma non finisce qui: nello scambio successivo la slovacca cade, riesce incredibilmente a riprendere la posizione e chiude il punto riportandosi in vantaggio. Radwanska ritrova la concentrazione e riporta il punteggio in parità con un attacco in contropiede, due doppi falli e un brutto errore le consegnano definitivamente il game.

Da qui in poi è quasi follia, il vento, che oltre a scompigliare i capelli scompiglia anche le traiettorie, non aiuta, ma le due protagoniste ci mettono del loro, Cibulkova con la sua fallosità e Radwanska con un gioco a tratti passivo che la vede limitarsi a contenere l’aggressività dell’avversaria, spesso un metro e mezzo dietro la riga di fondo. Altri quattro game ed altri quattro break, la prima a tenere un turno di servizio sarà la polacca sul 2-3, trovando la razionalità del proprio gioco e delle traiettorie. Nel game successivo Dominika perde del tutto la misura dei propri colpi e consegna il secondo break di vantaggio alla propria avversaria che avrà quindi la possibilità di servire per il set. Ma la slovacca non ha alcuna intenzione di lasciar perdere, riscattandosi in uno scambio molto intenso e infilando una risposta che le permette di recuperare un break. Nel game successivo Cibulkova inizia con un doppio fallo e in breve tempo Radwanska ha a disposizione 3 set point, il secondo le permetterà di chiudere il primo parziale 6-3.

Il primo break del secondo parziale non poteva che essere nel primo game, Cibulkova che nonostante tutto non ha mai mancato di tenere i piedi in campo, coglie la prima occasione e approfitta dell’incapacità di Radwanska di chiudere i punti: 1-0. Ma Dominika non riesce a trovare continuità regalando subito due palle break all’avversaria per poi annullarle; Agnieszka attende, si procura un’altra palla break e chiude il game a rete con il tocco che la contraddistingue, si torna sull’uno pari. Nemmeno a dirlo, nel game successivo arriva l’ulteriore break e Dominika torna in vantaggio, riuscendo a confermare il break nel game successivo: 3-1. La polacca si fa man mano più aggressiva, laddove non può contrastare l’avversaria in potenza, Agnieszka gioca d’intelligenza, avanzando e cercando di trovare maggior precisione nei colpi, il risultato è il primo turno di servizio tenuto a zero dell’intero incontro.

Servizio e dritto di Dominika proprio non funzionano, Radwanska mette a segno una  risposta lungolinea di dritto e l’ennesimo doppio fallo le mette a disposizione la palla del contro-break, realizzata grazie ad un passante in corridoio dell’avversaria. Il game successivo inizia con un’indomita Cibulkova che guadagna il primo 15 con un pregevole lob di rovescio e poi scappa sullo 0-40, conquistando la terza palla break e tornando in vantaggio sul 4-3. Tornano gli errori, un altro game e un altro break, il punteggio è riportato in parità (4-4). L’aggressività di Cibulkova permane, tant’è che si procura subito tre palle break, ma Radwanska, complice un dritto sbagliato, riesce ad annullarle tutte, mettendo a segno un ace sul 40 pari. Il 5-4 Radwanska arriva grazie ad un bellissimo passante lungolinea giocato dalla polacca a filo della rete.
Non basteranno però tre match point ad Agnieszka, che non riuscirà a venire a capo di un game drammatico e perfettamente in linea con il resto dell’incontro, con Cibulkova che improvvisamente ritroverà la misura e il timing sul dritto: cinque vincenti con il colpo che più l’ha tradita durante l’incontro e la slovacca arriva alla palla break nel game successivo, 6-5, poi un altro game buttato ed è di nuovo parità. Cibulkova avrà ragione del parziale solo al tie break, dove sotto 5-2 conquisterà 5 punti consecutivi, complice il troppo spazio lasciatole dalla polacca, i cui errori di disattenzione non faranno altro che aumentare la fiducia di un’avversaria sempre più decisa a non lasciar perdere.

Il crescere di Cibulkova, sempre più ispirata nella varietà del proprio gioco, è subito evidente ad inizio del terzo set, il primo game di servizio lo tiene a zero e subito dopo conquista il primo break a seguito di un game interminabile, complice una Radwanska ancora incapace di chiudere i punti che contano. Poi è di nuovo contro-break: 2-1. Sul 2-2 Cibulkova si aggiudica il punto più rocambolesco (fin qui) del torneo, con Radwanska che mette in scena un recupero improbabile, giocando lungolinea di spalle alla rete, ma la slovacca non si lascia sorprendere e chiude in avanzamento. A questo punto, il set inizia incredibilmente a seguire l’alternarsi dei turni di servizio fino al 4-3, quando Radwanska gioca un game tremendo, consegnando all’avversaria 3 palle break con un brutto errore di rovescio in uscita dal servizio, un altro errore, sempre di rovescio, e Cibulkova ha l’occasione di servire per il match. Subito sotto 0-30, la slovacca scende a rete con coraggio e continua imperterrita a dettare il gioco, la difesa di Agnieszka è però impeccabile e le procura due palle break, entrambe annullate con tenacia dalla slovacca. Poi arriva l’ottavo doppio fallo e l’ennesima palla del contro-break, sprecata però da Radwanska, per niente reattiva negli spostamenti. Basta un match point, la semifinale di Miami è sua e anche la top ten, purtroppo per noi ai danni di Sara Errani. (Francesca Moscatelli)

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