ATP Houston: trionfa Fernando Verdasco, che rompe un digiuno lungo quattro anni

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ATP Houston: trionfa Fernando Verdasco, che rompe un digiuno lungo quattro anni

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TENNIS – E’ Fernando Verdasco il vincitore del 250 americano di Houston. Battuto in due set il connazionale Nicolas Almagro. Il madrileno torna a trionfare dopo quattro anni, ultimo titolo a Barcellona 2010. 

A poche ore dall’inizio del primo 1000 sulla terra rossa si conclude il 250 americano di Houston. Torneo che come detto nei precedenti aggiornamenti a poco a che fare con il circuito europeo di tornei sulla terra. La superficie americana è molto più veloce non a caso giocatori come Brown e Querrey hanno trovato qui una buona settimana, senza tralasciare che specialisti del veloce come Roddick, Sampras e Agassi hanno trionfato qui. Ovvio è però che alla lunga i terraioli nati hanno comunque fatto la differenza raggiungendo loro le fasi finali della competizione.

La finale andata in scena è tutta spagnola, tra Verdasco e Almagro. Il primo in semifinale ha battuto Santiago Giraldo mentre il secondo ha usufruito del ritiro, e quindi del turno di riposo, di Sam Querrey.

Il primo parziale se lo aggiudica il giocatore di Madrid con un meritato 6-3 frutto dell’unica palla break portata a casa nel set e della scarsa percentuale di prime messe in campo dal suo avversario, appena il 52%. Almagro nel set di palle break ne vede soltanto una, non concretizzata, mentre Verdasco su tre occasioni ne concretizza una, decisiva al fine del set. Parziale non esaltante dal punto di vista del gioco, condito di molti errori che alla lunga faranno la differenza. 

Nel secondo la musica cambia, Almagro decide che così non può giocare e cerca di fare qualcosa in più. Le prime occasione di break arrivano però sempre per Verdasco che questa volta non è cinico come nel primo parziale. Almagro invece alla prima opportunità piazza la zampata salendo 3-1 e successivamente 4-1. I giochi sembrano finiti e il destino dell’incontro sembra doversi decidere al terzo, non per Verdasco che torna subito in partita sfruttando la settima palla break personale del set. In un lampo eccoci di nuovo in parità, 4-4. Il servizio di Verdasco la fa da padrone, slice o piatto non fa la differenza, il madrileno mette l’83% di prime in campo raccogliendo il 71% dei punti. Il decimo gioco è il più lungo della partita, Almagro non sfrutta cinque occasioni per andare un set pari. Set point annullati quasi tutti da Verdasco tranne il terzo dove Almagro sbaglia un dritto facile, cinque pari dunque.  Nei restanti game pre tiebreak non ci sono ulteriori rischi per chi serve, Almagro non perde un punto e Verdasco tiene il servizio a trenta.

I precedenti dei tiebreak tra i due sono nettamente a favore di Verdasco che ne ha vinti sette perdendone appena uno.  Il primo minibreak arriva sul 2-2 complice un recupero fantastico di Verdasco su un dritto stretto di Almagro. Da qui in poi succede di tutto, chi serve perde sempre il punto e Verdasco così si ritrova a servire sul 5-4. Nonostante non metta la prima arriva il match point che è poi il punto più bello del match, Almagro compie due super recuperi ma al terzo arriva lo smash definitivo di Verdasco. 

Vittoria tutto sommato meritata per il n.29 del mondo che dopo un primo set meritato è stato bravissimo a non mollare quando si è trovato ad un passo dalla sconfitta. Sesto titolo per in carriera, quattro anni dopo Barcellona. Vedremo adesso quanta fiducia darà questa vittoria al madrileno in vista della stagione sulla terra rossa. Nell’albo d’oro della competizione lo spagnolo succede a John Isner.

Prestigiosa, oltre alla competizione, anche la cerimonia del torneo che vede come cerimoniere il padre dei fratelli Bryan e come ospite d’onore il grande Roy Emerson, dodici volte campione slam. “E’ stata una bella competizione –ha detto il due volte finalista Almagro – mi complimento con Fernando che è stato bravissimo. È sempre bello giocare qui e ci rivedremo di certo l’anno prossimo”. Chiaramente di umore diverso il vincitore: “sono molto stanco – dice esordendo il madrileno strappando subito una risata al pubblico – è sempre difficile battere un amico. Non vincevo da quattro anni un torneo e ci tenevo davvero molto. Ringrazio l’organizzazione del torneo, mi hanno trattato come un re e ovviamente anche io sarò qui l’anno prossimo”.  

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