Fed Cup: Safarova e Kvitova perfette, Italia sotto 2-0

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Fed Cup: Safarova e Kvitova perfette, Italia sotto 2-0

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TENNIS FED CUP – La nr.2 ceca lascia 5 game (6-4 6-1) a Sara Errani che regge sino al 4 pari del 1° set. La Giorgi fa quel che può contro una Kvitova perfetta al servizio (6-4 6-2). Verso una finale R.Ceca-Germania

FED CUP, Semifinale

R.Ceca-Italia 2-0

Finisce (giustamente) 2-0 per le ceche la prima giornata della semifinale di Fed Cup a Ostrava dove si affrontano R.Ceca ed Italia.
Safarova e Kvitova quasi con punteggio simile (6-4 6-1 la prima alla Errani, 6-4 6-2 la seconda alla Giorgi) si sono sbarazzate delle nostre atlete e portano così la loro rappresentativa ad un passo dalla terza finale in 4 anni.
Troppo forti le tenniste di casa per le nostre giocatrici, nella sostanza mai in partita o comunque mai in grado di far sembrare i loro match in bilico.
Sara Errani ha retto sino al 4 pari del 1° set contro la Safarova, ma non appena la sua avversaria ha trovato il ritmo la nostra giocatrice è scomparsa dal campo, sommersa dai vincenti della sua avversaria.
Senza storia nemmeno il secondo singolare, in verità più per merito della Kvitova che non per demerito della Giorgi.
La tennista ceca ha servito con una continuità spaventosa (9 ace e 3 servizi vincenti, 80% di prime di cui il 76% delle stesse trasformate in punti), ed ha concesso palle break solo nell’ultimo game del match quando serviva sul 5-2.
La Giorgi non ha sfigurato, ma per battere la sua avversaria oggi ci sarebbe voluta una maggiore varietà di colpi, lo sfidarla sul ritmo e sulla potenza non poteva che portare (almeno contro la Kvitova vista oggi) a questo risultato finale.
Le nostre speranze sono così davvero ridotte al lumicino, sembra davvero improbo dopo quanto visto oggi che alle azzurre riesca la rimonta.

 

Safarova-Errani 64 61

Si parte con la Errani al servizio e non ci poteva essere inizio peggiore. Break a zero della Safarova che indovina subito 3 vincenti con Sara che le gioca troppo corto e sempre sul diritto.
Ma la tensione per la posta in palio è alta, immediato controbreak di Sara (anche lei a zero), 1 pari è tutto da rifare.
L’azzurra fatica a trovare la misura dei colpi e soprattutto la profondità, ma almeno inizia a variare il ritmo e cerca un po’ di più il rovescio della tennista ceca, che chiamata a palleggiare inizia a sbagliare. Sara così allunga con un altro break nel quarto game e sale 3-1.
Purtroppo però la Errani ha seri problemi con il servizio, serve sì oltre il 60% ma sia con la prima che con la seconda fa pochi punti (saldo sulla sua battuta a fine set 9 punti vinti e 15 persi).
La Safarova appena può inizia ad aggredire sulla risposta, soprattutto sulla seconda che a volte Sara tira ad una velocità davvero ridicola.
La ceca così centra il controbreak e nel game seguente, dopo aver annullato due palle del 2-4, con un paio di diritti vincenti tiene la battuta e torna in parità sul 3-3.
Sara sembra muoversi male a fondo campo, il suo feroce movimento dei piedi lungo la linea è oramai un pallido ricordo, l’azzurra sembra meno sicura ed adotta una tattica troppo attendista.
La Errani tiene la battuta nel settimo game ma poi subisce la veemenza della Safarova, che inizia ad impallinarla da tutte le parti, approfittando anche del fatto che l’azzurra invece di insistere sulle variazioni dei colpi la mette sul ritmo, mettendo praticamente in palla l’avversaria che dilaga.
Così la ceca strappa il servizio all’avversaria nel nono gioco e con gran sicurezza chiude il primo set 6-4 dopo 39 minuti.

Sara prova a cambiare marcia nel secondo set, ma dopo aver tenuto con autorità il game d’apertura si scioglie come neve al sole di fronte al bombardamento della Safarova.
L’azzurra subisce il break nel terzo game e scompare letteralmente dal campo.
La Safarova domina in lungo e in largo, la Errani gioca sempre troppo corto e viene sommersa di vincenti, sia di diritto che di rovescio.
Per la tennista ceca è tutto facile, la contesa si chiude velocemente con un rapido 6-1, la faccia di Sara è la chiara testimonianza di una giocatrice in crisi d’identità e con poca fiducia in sé stessa.

Kvitova-Giorgi 64 62

Il compito di Camila non è facile, dopo la bella figura all’esordio a Cleveland contro gli Stati Uniti, oggi l’azzurra deve provare a ribaltare il pronostico contro Petra Kvitova e soprattutto riportare in parità le sorti della semifinale contro la R.Ceca.
Conoscendo la sua avversaria, bisogna innanzitutto vedere come è scesa dal letto la tennista ceca, che se in giornata è quasi ingiocabile, ma in caso contrario ci si potrebbe anche provare.

Purtroppo però è Camila che inizia malissimo, arrivano 3 doppi falli nel game d’apertura, la Kvitova alla terza occasione sfrutta la palla break e strappa il servizio.
Come nel match della Errani l’inizio non poteva essere peggiore, anche perché la nr.1 locale non sembra in vena di regali, veleggia tranquilla al comando dopo il break iniziale, mantenendo senza problemi la battuta (nel primo set cede solo 5 punti alla risposta).
La Giorgi invece sul 2-4 si deve salvare dallo 0-40 con un paio di servizi vincenti. L’azzurra annulla anche una quarta palla break e poi alla fine tiene la battuta.
Camila non gioca male, piazza quando può le sue accelerazioni, ma quando si tratta di rispondere è notte fonda, per mettere in crisi la Kvitova ci vorrebbe ben altro oggi che una lotta sul ritmo e la potenza.
Nel frattempo fuori dal palazzetto imperversa una tempesta che causa un guasto all’impianto di illuminazione del palazzetto, le luci si spengono quasi tutte, il match viene sospeso per circa una ventina di minuti.
Al ritorno in campo la musica non cambia, la Kvitova chiude 6-4 il primo set con un ace, si mette davvero male per l’Italia.

Il secondo set oltretutto inizia come il primo, due doppi falli di Camila, di cui uno su palla break e la Kvitova prende di nuovo in mano le sorti dell’incontro.
La ceca continua a far male quando serve, le sue prime spesso hanno un taglio esterno che manda fuori campo la Giorgi e così la Kvitova se l’azzurra risponde ha il campo aperto per chiudere lo scambio.
Camila non riesce proprio a giocare alla risposta, si difende come può, lotta sui suoi turni di battuta ma nel settimo gioco cede nuovamente la battuta per il 5-2 Kvitova che va a servire per il match.

Proprio nell’ultimo game però, forse complice anche un minimo di rilassamento dell’avversaria, la Giorgi si procura le prime palle break del match. Saranno 4 in tutto, ma la Kvitova le annulla e dopo un game estenuante (18 punti giocati) chiude al quarto match point.

Vista la situazione nell’altra semifinale a Brisbane sembra si vada verso una finale R.Ceca-Germania

 

 

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