Wawrinka: "Sono tra i favoriti a Parigi"

Interviste

Wawrinka: “Sono tra i favoriti a Parigi”

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TENNIS ATP MONTE-CARLO, S. Wawrinka b. R.Federer 4-6 7-6, 6-2. L’intervista del dopo partita a S.Wawrinka.

Un grande giorno per te e il tennis Svizzero. Come analizzeresti il match ?
Penso che all’inizio eravamo entrambi nervosi. Nel primo set non ci muovevamo molto bene perché esitavamo molto guardandoci l’un l’altro. Ma lui giocava meglio di me. Stava servendo un po’ meglio. Per me era importante combattere con me stesso. Non è mai facile giocare contro di lui specialmente in una finale. Ma mi accorgevo che stavo giocando un buon tennis. Bastava poco per andare in vantaggio. Ho cominciato a giocare più aggressivo cercando di mettergli pressione. Quando vinci un match come questo è per uno o due punti, specialmente nel tiebreak. Penso di aver giocato un grande tiebreak. Stavo servendo bene ed ero aggressivo. Poi sono andato in vantaggio all’inizio del terzo set. Mi sono detto che lui era un po’ stanco. Io stavo giocando sempre meglio e mi stavo muovendo bene.

Cosa è successo quando hai preso il warning ? Nel match eri rilassato o teso e rilassato allo stesso tempo. Non ci sono stati molti “C’mon” a causa dell’amicizia o per quale motivo ?
Ho preso il warning per una stupida parola, ma non è stato un gran problema per me. Stavo cercando la soluzione per giocare meglio cercando di non essere troppo nervoso. Giocare contro Roger è sempre qualcosa di speciale. Sappiamo che sono sempre match strani, specialmente nella finale di oggi. E’ il mio migliore amico nel tour e ci rispettiamo molto. Stavo in campo per vincere il match. Prima e dopo restiamo ancora buoni amici. Durante il match abbiamo tentato di tutto per vincere. Oggi sono veramente felice di averlo fatto.

Quanta fiducia ti dà la tua prestazione, non solo di oggi ma di tutta la settimana, per la stagione sulla terra ?
Tanta, sicuramente. Posso vedere che quando ci sono mentalmente e sto combattendo, posso giocare a tennis e posso battere chiunque. Questo è stato importante per me dopo la Coppa Davis per giocare bene, essere pronto per un match difficile ed essere pronto per combattere con me stesso. Sono veramente contento di aver vinto un Master 1000 così presto dopo aver vinto il mio primo Slam, non me lo aspettavo. Quando sono arrivato qui per me si trattava di un test. Sapevo che stavo giocando un buon tennis, ma non mi aspettavo di vincere perché il tabellone era molto difficile. Posso vedere che quando mi muovo bene, quando lotto con me stesso, posso battere qualsiasi giocatore.

Quest’anno hai vinto il tuo primo Slam e oggi il tuo primo Master 1000. Cosa è cambiato in te, nella tua mente, per essere un buon giocatore e un vincente ?
Beh, era già cambiato qualcosa l’anno scorso quando per la prima volta sono arrivato ai quarti al Roland Garros, in finale a Madrid e in semifinale agli U.S. Open. Ho iniziato a realizzare che ero in grado di battere chiunque. E’ per questo che sto facendo bene quest’anno, sono sorpreso di dove sono, ma non lo sono relativamente al modo di giocare in campo, al modo di muovermi e al modo per cui sto vincendo tutti questi match.

Magnus Norman ti ha consigliato qualcosa di speciale sulla terra ? Ti ha detto “Devi fare qualcosa di speciale sulla terra e puoi riuscire a vincere il Roland Garros” ?
Con Magnus abbiamo iniziato l’anno scorso, i primi giorni eravamo sulla terra prima dell’ Estoril. E’ lì che abbiamo iniziato ad allenarci e sicuramente mi ha dato consigli differenti rispetto a giocare sull’erba o sul duro. Non ci aspettavamo di vincere un torneo dopo una settimana di allenamento. Facciamo ogni giorno un buon lavoro. Cerchiamo di focalizzarci ogni giorno per allenarci bene e per cercare di vincere ogni match. Questo è tutto. Ho vinto il mio Grand Slam sul duro e questo significa che non sono in grado di giocare solo sulla terra. Qui ho vinto il mio primo Master 1000 sulla terra. Sono cresciuto sulla terra e per me è facile giocare bene su questa superficie. Mi bastano uno o due giorni per tornare al mio livello.

Con i tuoi buoni risultati sulla terra, sarai il favorito al Roland Garros ? Come ti preparerai ?
Beh, prima ci sono Roma e Madrid. Dopo questa vittoria credo che sarò nella Top 3. Sulla terra gioco bene ed è normale che potrei essere un favorito al Roland Garros ma non ne sono molto sicuro perché sono ancora molto lontano da giocatori come Rafa, Novak e Roger. Ad ogni modo, non cambierò niente nel modo di avvicinarmi ai tornei.

Questa finale era diversa da tutte le altre. Non sembravate nemici in campo. Roger era felice di congratularsi con te subito dopo il match.
Sì, è piuttosto raro nello sport, soprattutto in uno sport così individuale. Siamo amici. Non siamo nemici sul campo. Eravamo in campo per cercare di vincere ma abbiamo molto rispetto l’uno dell’altro. Prima del match abbiamo pranzato insieme e dopo il match abbiamo riso negli spogliatoi. Questo è il motivo per cui siamo riusciti a fare bene alle Olimpiadi.

Se fossi più sicuro di te stesso, credi che cominceresti a pensare di poter essere il nuovo Nr. 1 ?
No, sono troppo lontano per il momento. Il numero uno l’anno scorso ha vinto due Slam e cinque Master 1000 in un solo anno. Devi riuscire a vincere la maggior parte dei tornei che giochi per essere il numero uno. Quando giocherò a Roma o a Madrid, penserò solo ad arrivare il più lontano possibile nel torneo. Ad ogni modo è ancora troppo presto per parlarne.

Hai appena detto che sei troppo lontano dai Top Player, ma non pensi di essere in grado di batterli ?
Quando inizio un match contro di loro, penso sempre di poterli battere. Sono sul campo per vincere. Adesso sono più solido e ottengo migliori risultati ma non posso ancora paragonarmi con Nadal o Djokovic. La mia carriera è diversa. Io ho la mia carriera e ne sono felice, cerco solo di fare meglio.

Traduzione di Yelena Apebe

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