Fognini scivola 0-6 0-4 e questa volta si ritira (Martucci). Fognini, adesso anche la sfortuna (Valesio)

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Fognini scivola 0-6 0-4 e questa volta si ritira (Martucci). Fognini, adesso anche la sfortuna (Valesio)

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Fognini scivola 0-6 0-4 e questa volta si ritira (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport)

Alzi la mano chi gli aveva creduto, a Montecarlo, quando ha chiamato aiuto al fisioterapista per farsi rincerottare il solito adduttore destro e poi ha perso 6-0 il terzo set contro Tsonga. Alzi la mano chi pensava — dopo il successo in doppio di martedì insieme a Melzer — che Fabio Fognini si sarebbe ritirato ieri nel primo match dopo quel crollo, nell’esordio del singolare di Barcellona, peraltro addirittura 0-6 0-4 contro il colombiano Santiago Giraldo. Eppure tutto ció è successo. Otto giorni fa, il numero 13 del mondo, s’era visto crollare il mondo addosso con Tsonga negli ottavi del Masters 1000 nel Principato: dopo aver vinto il primo set 7-5 ed aver avuto ben sei palle-break nel secondo, aveva perso 9 games di fila. A Barcellona, non aveva avvertito fastidi in doppio, ma li ha accusati 24 ore dopo, in singolare, ha provato a superarli, non c’è riuscito e ha quindi preferito fermarsi.

Il professor Pierfrancesco Parra, medico delle nazionali azzurre, si era già attivato dopo Montecarlo per verificare i problemi del ligure. Che però ha voluto disputare il torneo di Barcellona, dove risiede da anni, e cercherà di giocare il doppio, domani, invece di farsi controllare gli adduttori, già fonte di problemi alla vigilia degli Australian Open di gennaio, come in passato. Ricordate i quarti del Roland Garros 2011, quando, bloccato da un guaio al retto femorale, Fabio giocò quasi da fermo con Montanes, annullò 5 match point e rimontò da 2-5 a 11-9 al quinto set? Il pubblico lo fischiò, supponendo avesse i crampi. Ma «l’italien» fu poi costretto a rinunciare ai quarti con Djokovic. La verità è che i tennisti, invece di confezionarsi un mese di vacanza in più a dicembre (che poi usano per le esibizioni), non sono mai riusciti a sfrondare la durissima stagione sulla terra rossa europea. E in queste settimane che portano al Roland Garros dal 25 maggio, arrancano (…)

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Fognini, adesso anche la sfortuna (Piero Valesio, Tuttosport)

VERREBBE quasi da essere d’accordo con il suo inconscio, quando gli suggerisce (senza che lui se ne accorga) che c’è un complotto planetario ai suoi danni. Ci si è messa pure la sfortuna adesso. Dopo il trionfo in Coppa Davis Fabio Fognini sta vivendo qualcosa di molto simile ad una speriamo breve via crucis. Prima le fatiche di Montecarlo seguite poi dalla sceneggiata di cui s’è abbondantemente parlato: ora, dopo una settimana di ritiro atletico-spirituale, un infortunio. Davanti al quale si resta con il fiato sospeso perché un momento peggiore, per infortunarsi, uno come Fabio non avrebbe potuto trovarlo. Giusto all’inizio della stagione sulla terra europea, il suo elemento naturale; il periodo in cui avrebbe dovuto esprimere il massimo sforzo per raggiungere la tanto agognata top ten. Auguriamoci che quel tentativo possa avere luogo lo stesso: ma certo i segnali arrivati da Barcellona sono perlomeno contraddittori. Nel match contro Santiago Giraldo Fabio si è ritirato quando era sotto 10-0: contro il colombiano non è parso mai seriamente in partita. I problema pare essere al fianco: in linea puramente teorica nulla che non possa essere curato e guarito grazie alla cure del professor Parra e del suo laser prima di Monaco.

Ma a stupire è la frequenza con cui Fabio s’infortuna o si ammala. L’anno scorso giocò in Davis a Torino con un febbre quasi da cavallo; quest’anno a Napoli con una costola dolorante; ad inizio stagione si è infortunato alla coscia, è tornato in Italia a curarsi, poi ha ripreso a fare il globetrotter. E ricordate in che stato giocò l’ultimo set a Roland Garros nel match “epico” contro Montanes? Ora questo nuovo stop. E se fosse che pure gli infortuni, le influenze o quant’altro, fossero conseguenze derivanti dalla vertigine da successo obbligato? Vai a sapere. Certo quando c’è qualcosa che s’inceppa nella nostra serenità siamo preda assai più facile del primo virus che passa oppure (soprattutto nel caso degli sportivi) di qualche problema muscolare. Se si dovesse posare sul tavolo una tesi ecco che le grandi aspettative che danni pesano sul capo di Fabio (e l’attenzione di cui lui e le questioni personali che lo riguardano sono stati fatti oggetto nelle ultime settimane) potrebbero rappresentare per lui un notevole motivo di stress che poi gli presenta il conto: nel senso che è talmente tirato che poi si fa male. Si potrebbero altresì trovare altri motivi di ordine alimentare: oppure riguardanti la preparazione. Chissà (…)

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