Auguri a Gabriela, campionessa “normale”.

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Auguri a Gabriela, campionessa “normale”.

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TENNIS PERSONAGGI – Compie oggi 44 anni Gabriela Sabatini, per tutti semplicemente “Gaby”, la campionessa che voleva solo giocare a tennis.

Quando si gioca a tennis ad altissimi livelli ci si abitua a stare sotto i riflettori, ma c’è una ex-campionessa che a stare al centro dell’attenzione non si abituò mai: Gabriela Sabatini compie oggi 44 anni, e dal momento del suo ritiro dalle scene tennistiche (avvenuto nel 1996 a soli 26 anni), si sono avute pochissime notizie che la riguardavano, anche se resta amatissima in Argentina (e non solo). Probabilmente è l’unica delle ex grandi giocatrici a non essere presente sui social network e a non avere un proprio sito internet, se si eccettua quello dedicato alla sua linea di profumi, attività a cui cominciò a dedicarsi quando calcava ancora i campi da tennis.

Timida e riservata, divenne subito un personaggio suo malgrado: grazie alla sua bellezza tipicamente latina era conosciuta anche da chi non era appassionato di tennis. Ben presto, però, questa sua grande fama si trasformò in un peso troppo grande da portare per lei. Come dichiarò tempo dopo: “amavo giocare a tennis e vincere. Ma la notorietà per me è sempre stato un problema, non mi piaceva: a volte mi è capitato di perdere di proposito, pur di non avere tutta la stampa addosso. Tutti mi parlavano della possibilità di diventare la numero 1, ma se avessi raggiunto quella posizione sarebbe stato un problema”. In questo caso, la memoria degli appassionati può probabilmente tornare alla finale di Wimbledon del 1991 contro Steffi Graf, quando Gabriela si trovò a due punti dal match con il servizio a disposizione e finì per perdere 8-6 al terzo set.

Fu una campionessa molto precoce, Gabriela, e si impose subito all’attenzione del grande pubblico. Passata professionista a 15 anni, il suo primo risultato di spicco fu una semifinale al Roland Garros persa contro Chris Evert (che vincerà poi il torneo riconquistando la prima posizione mondiale); qualche mese dopo entrerà nella top ten della classifica WTA.

Dotata di una grande varietà di colpi sia a fondocampo che a rete, aveva il suo punto di forza in uno splendido rovescio a una mano che faceva da contraltare a un servizio che Gianni Clerici definì semplicemente “atroce” e che spesso metteva le sue avversarie in condizione di poterla pressare già all’inizio dello scambio.

Nella seconda metà degli anni ’80 il suo nome venne legato indissolubilmente alla rivalità con Steffi Graf, con la quale si scontrò per 40 volte, risultando vincitrice in 11 occasioni, la più importante delle quali in finale agli US Open del 1990, quando la Sabatini vinse il suo primo e unico titolo del Grande Slam. Nella sua bacheca può vantare anche 2 WTA Championships – che allora si giocavano a New York – e una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Seul del 1988.

Autentica beniamina del pubblico italiano, anche per le sue origini marchigiane (a questo proposito, ha ricevuto circa 3 anni fa la cittadinanza onoraria di Potenza Picena), ha ottenuto grandi soddisfazioni agli Internazionali d’Italia, dove ha vinto il titolo per quattro volte e in altre due occasioni ha raggiunto la finale.

Raggiunse il suo best ranking al n. 3 nel 1989, ma restò per un decennio nelle prime 10 giocatrici mondiali; con 27 tornei totali vinti, Gaby diede definitivamente l’addio al tennis nel 1996, con un annuncio al Madison Square Garden di New York. Nel 2006 è entrata nella Hall of Fame.

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