WTA Birmingham: buon esordio per Schiavone e Giorgi, avanti Bencic

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WTA Birmingham: buon esordio per Schiavone e Giorgi, avanti Bencic

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TENNIS – I primi risultati dal torneo WTA di Birmingham vedono la vittoria di Francesca Schiavone su Zheng, di Camila Giorgi su Katy Dunne e di Belinda Bencic su Vekic. Da Birmingham, Giulio Fedele

Appena arrivato in aeroporto corro all’Edgbaston Priory Tennis Club di Birmingham, situato 4km dal centro della città. Non faccio in tempo a toccare l’erba soffice dell’ Ann Jones Centre Court che devo correre in sala stampa per prendere il pass per vedere Camila Giorgi giocare contro l’idolo locale, tale Katy Dunne, 19enne inglese che è riuscita miracolosamente a passare le qualificazioni battendo la ben più esperta Timea Babos nel turno decisivo. Purtroppo pare io abbia perso Francesca Schiavone e Tamira Paszek, che è un’erbivora D.O.C, ma, mentre l’italiana ha vinto, quest’ultima ha perso da Victoria Duval, altra qualificata. Stranamente, per quel che avevo visto al Roland Garros, ha perso anche Ajla Tomljanovic da una ottima Mona Barthel ed altrettanto ha fatto Kiki Mladenovic, che era in controllo del match contro la Peer fino al 5-1 del primo set; si è fatta raggiungere fino al 6-4 e poi ha perso gli altri due set in maniera netta 6-2 6-2. Brutta giornata quindi per le sorprese del Roland Garros.

Ma torniamo alla nostra Giorgi, che è stata spostata sul campo 1 perché Kichenok-Fichman è durata più del previsto (con la Fichman che dopo aver perso 6-3 al terzo ha lanciato un urlo in aria che ha spaventato la folla). Ero notevolmente curioso di vederla giocare sull’erba, cercando di capire come adattasse il suo gioco a questa superficie. Molto aggressiva (forse più del solito), con uno spiccato istinto verso la rete, Camila aspettava la seconda dell’avversaria quasi sulla linea di metà campo, colpiva sempre e solo in anticipo e non l’ho mai vista realmente difendere. Il problema è che il servizio non funzionava ed i gratuiti erano veramente troppi nel primo set. A furia di doppi falli (tirava praticamente due prime invece che una seconda) ha perso il primo set 6-4, pur avendo rimontato un break. Nel secondo invece la ragazza è rimasta più centrata e completa e ha conquistato un rapido 6-1. Sergio Giorgi stava nell’angolo sinistro del campo, dove avevano disposto due sedie per lo staff delle giocatrici; praticamente era l’unico che faceva rumore incitando la figlia, nemmeno la folla si prodigava nei cori per la giovane britannica. Un aspetto che vorrei sottolineare è il diverso atteggiamento delle due giocatrici e dei rispettivi angoli. Katy a volte la vedevo sorridere quando Giorgi sparava il vincente, come a dire: “Ecco, ora mi massacra, è troppo forte!”; mentre Camila l’ho vista lamentarsi diverse volte con l’arbitro (assieme al padre, che ha scatenato l’ilarità della folla in una mini-lite alla Fognini) e lanciare violentemente una pallina per il nervosismo. Katy Dunne si è poi ritirata nel terzo set, per un dolore all’inguine della coscia destra; a nulla è servito l’intervento del fisioterapista, la poveretta ha lasciato il campo sul 2-1 per Camila nel terzo set, vistosamente coperta dalle lacrime per dover abbandonare il torneo di casa in maniera indegna. Invece Camila ha chiesto il nome dell’arbitro (Juan Zhang), con il padre che le ripeteva di ”lasciare stare”, alimentando una polemica durata tutto il match per delle chiamate dubbie.

Me ne sono andato dal campo assieme a Sergio Giorgi, per aspettare la povera Katy in sala stampa e sperare in qualche sua dichiarazione confortante.

La piccola Katy s’è presentata ai giornalisti con un sorriso a trentadue denti, le lacrime non c’erano più, e con una naturalezza inaspettata ha risposto alle poche domande rivolte, per la sua seconda ‘vera’ conferenza stampa: “Avevo una fasciatura già a partire dall’ultimo turno delle qualificazioni, speravo che non mi desse fastidio, in realtà non credevo nemmeno di poter arrivare al terzo set. Camila è una giocatrice molto dura da affrontare, cerca subito il vincente e sapevo che non appena avessi accorciato, avrei perso il punto. Ho avuto una fantastica settimana, cercherò di rimettermi in fretta per prepararmi a dovere per le qualificazioni di Wimbledon”.

Da tenere d’occhio questa piccola 19enne, ha tutte le carte in regola per entrare in top100.. e poi la sua presenza è un fresco piacere!

Un esordio tutto sommato buono quello di Francesca Schiavone sull’erba di Birmingham. Il match è stato più lottato di quanto non dica il punteggio, caratterizzato da break e contro-break. Nel primo set la prima a tenere un turno di battuta sarà l’italiana sul 2-2, che affidandosi al serve&volley riuscirà poi a strappare il servizio alla cinese per issarsi 5-2 e chiudere il parziale 6-3.

Nel terzo gioco del secondo set Schiavone ottiene un primo break, ma Zheng, decisa a rimanere in partita, riuscirà a pareggiare i conti per il 4-4. Poco male, Francesca le strapperà di nuovo il servizio nel game successivo, poi due palle break tenacemente annullate, servendo per il match, non lasceranno scampo all’asiatica: 6-3 6-4.

Nella sfida fra quasi coetanee, Vekic compirà 18 anni il prossimo 28 giugno, Belinda Bencic ha avuto la meglio in due set: 6-4 6-4. Curioso il siparietto tra la tennista croata e il suo coach, David Felgate.

La giovane allieva si è così lamentata: “Questo campo è dannatamente bagnato!”, Felgate ha risposto a tono: “Non è bagnato, la gente ha giocato su campi in erba per 150 anni e tu ti stai lagnando”.

Tutti i risultati del primo turno:
Coco Vandeweghe b. Zarina Diyas  6-4  7-5
Yanina Wickmayer b. Bojana Jovanovski  6-4  6-4
Belinda Bencic b. Donna Vekic  6-4  6-4
Virginie Razzano b. Karolina Pliskova  7-6(1)  6-3
Kimiko Date-Krumm b. Paula Ormaechea  6-3  6-1
Lauren Davis b. [Q] Tamira Paszek  6-3  3-6  6-2
Francesca Schiavone b. Jie Zheng  6-3  6-4
Varvara Lepchenko b. Alison Van Uytvanck  6-4  6-0

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