Dieci domande a Victor Estrella Burgos

Interviste

Dieci domande a Victor Estrella Burgos

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TENNIS INTERVISTE – A 33 anni, Victor Estrella Burgos ha centrato a Bogotà la sua prima vittoria su un top 20, Richard Gasquet. In questa intervista concessa a marzo per il sito dell’ATP confessa la sua ammirazione per Roger Federer, i suoi obiettivi per il 2014 ed il pensiero del ritiro che l’ha sfiorato in seguito ad un lungo infortunio. Traduzione di Stefano Pentagallo

Leggi qui l’intervista originale

“L’amore per il gioco ha bisogno d’essere lì presente. Se volete sopravvivere al duro lavoro, è necessario disporre di passione.”

Quando un ispirato Roger Federer ha pronunciato queste parole durante lo Us Open del 2013, il 32enne non stava riferendosi solo a se stesso.

La prospettiva dello svizzero risuona con tutta una popolazione di giocatori che lotta per costruirsi una carriera nell’ATP, indipendentemente dalle loro origini o dalla loro classifica.

Gli ostacoli dovuti alla razza possono spesso rappresentare un’occasione e nutrire la passione di un giocatore. Per il numero 99 Victor Estrella Burgos, le parole del suo idolo incarnano la sua battaglia per continuare a perseguire il suo sogno, anche all’età di 33 anni.

Estrella, che è diventato professionista 12 anni fa, è diventato il primo giocatore della Repubblica Dominicana ad entrare nella Top 100 dopo essersi aggiudicato il titolo nel Challenger di Salinas, in Ecuador.

Poco dopo aver intrapreso la sua carriera professionistica nel 2002, Estrella ha appeso la racchetta per alcuni anni e ha lavorato come allenatore nel suo paese d’origine. Nel 2006 si è trasferito a Miami per allenarsi, un viaggio dal quale è risorto. Avrebbe successivamente vinto 18 titoli del circuito Futures prima di sfondare finalmente a livello Challenger, catturando il suo primo trofeo a Medellin, in Colombia, nel 2011.

Nel mese di ottobre del 2012, Estrella ha subito una battuta d’arresto nel tie di Coppa Davis giocato contro il Messico. Durante un allenamento nel suo tennis club locale, si è rotto la cartilagine del gomito destro, restando fuori per sei mesi. Rientrato a settembre del 2013 ha trionfato a Quito e Bogotà e ha accumulato un record di 19-5 dall’inizio di novembre.

La recente tendenza dei giocatori a raggiungere il loro picco col sopravanzare dei 30 anni è sempre più marcata e Estrella rientra certamente in questa categoria.

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(1) Come spieghi la tua improvvisa ascesa nella Top 100 e i risultati che hai ottenuto dopo tutti questi anni?
Durante il mio lungo infortunio, ho passato sei mesi difficili in cui ho pensato al ritiro. Ho ricevuto il sostegno di persone vicine a me che mi hanno dato la forza per non mollare. Quando ho iniziato il processo di recupero sono diventato più determinato, fisicamente più energico e non vedevo l’ora di tornare. Sono maturato molto e sono diventato anche più forte mentalmente. Mi sono allenato duramente e sono tornato nel tour con il forte desiderio di guadagnare punti nel Ranking e di acquisire fiducia ed eccomi qui. Ho vinto tre tornei, raggiunto un’altra finale e mi sono quasi qualificato per gli US Open, dopo soli quattro mesi.

(2) Dopo aver vinto a Salinas, hai detto “Senza dubbio, questo è stato il momento migliore della mia carriera”. Perché ti sei sentito in quel modo e quali sono state le tue emozioni?
E’ stata una gioia immensa raggiungere tale obiettivo e vedere che tutti i sacrifici ed il lavoro fatto hanno dato i loro frutti. Quando superi molte avversità, la vittoria è molto dolce. Si riduce la pressione e mi dà fiducia per continuare ad affrontare tutte le sfide con umiltà, senza essere mai soddisfatto per quello che ho ottenuto finora.

(3) Qual è l’aspetto più difficile da sostenere in una carriera professionistica nel tennis?
E’ uno sport fisicamente e mentalmente molto impegnativo. È necessario capire qual è il modo migliore per non lasciarsi influenzare dalle avversità. Nel 2006, ho avuto un’occasione che non potevo lasciarmi sfuggire, se volevo avere successo. Ho dato tutto quello che avevo dentro di me e per questo ho raggiunto quello che ho oggi.

(4) Hai vinto quattro titoli Challenger in quattro finali sulla terra battuta. E’ la tua superficie preferita? Quali sono i punti di forza del tuo gioco?
Senza dubbio è la mia superficie preferita, ma ho avuto anche buoni risultati sul cemento. I titoli dimostrano che sulla terra battuta faccio meglio. Considero servizio e dritto i miei punti di forza, insieme al mio topspin e allo slice di rovescio.

(5) Cosa hai tratto dall’esperienza accumulata con la tua prima vittoria nel circuito ATP arrivata lo scorso anno a Bogotà? Quali aree del tuo gioco senti che hai bisogno di migliorare per tornare a giocare partite del genere e fare un ulteriore passo avanti?
E’ stata una bellissima esperienza che mi ha dato la sensazione di poter giocare a quel livello. Devo mantenere una buona forma fisica per tornare a giocare partite del genere e puntare più in alto, motivo per cui continuo a lottare.

(6) Come hai iniziato a giocare a tennis?
Ho iniziato a giocare all’età di nove anni quando ero un raccattapalle nel club vicino casa mia a Santiago de los Caballeros.

(7) A chi ti sei ispirato durante la tua carriera?
Ho sempre ammirato Roger Federer per la naturalezza, per come sembra giochi senza fare il minimo sforzo. Con il suo talento fa sembrare tutto così facile.

(8) Tu sei il primo giocatore dalla Repubblica Dominicana a raggiungere la Top 100. Cosa significa questo risultato per te.
E’ bello che il mio paese stia cominciando ad essere riconosciuto per i suoi risultati nel tennis. Abbiamo raggiunto la nostra più alta posizione nel Ranking per nazioni al numero 27. E’ bello che ci stiamo rendendo conto che il tennis ha un futuro qui e poter dare così il sostegno che merita, soprattutto ai giocatori più giovani per continuare a crescere e a migliorare il loro gioco.

(9) Raccontaci qualcosa di te che la maggior parte dei tifosi non sanno. Cosa fai per divertirti fuori dal campo?
Mi piace molto il baseball. Ogni volta che ho l’occasione, gioco con i miei amici nel primo club in cui ho giocato nella Repubblica Dominicana.

(10) Quali sono i tuoi obiettivi per il resto del 2014?
Beh, il mio obiettivo è quello di raggiungere la Top 50 nel Ranking ATP. Sto giocando il mio miglior tennis e spero di giocare il mio primo Slam e di mantenere la mia posizione.

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