Tennis Space: Gael Monfils e la ricetta della sua elasticità

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Tennis Space: Gael Monfils e la ricetta della sua elasticità

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TENNIS – Consueto appuntamento su Tennis Space: Gael Monfils parla della sua proverbiale elasticità e dispensa interessanti consigli.

Nonostante sia stato oggetto di aspre critiche, insieme al connazionale Richard Gasquet, a causa del tardivo forfait in occasione del torneo di Atlanta, Gael Monfils ha mostrato la consueta gentilezza e disponibilità nel dispensare consigli durante il consueto appuntamento settimanale sulla tecnica dei tennisti, indetto da Tennis Space.
Focus di giornata: la sua proverbiale flessibilità.

Gael inizia così:”Sono abbastanza fortunato ad avere per natura una così grande elasticità, che addirittura aumenta ogni giorno di più e soprattutto quando serve durante le partite. Credo che questa peculiarità sia essenziale sia per prevenire gli infortuni di natura muscolare, che per migliorare le abilità difensive. Nel mio caso posso arpionare palle che per la maggior parte dei tennisti non dovrebbe essere possibile da fare. Poi ovviamente mi permette di essere più veloce e di raggiungere prima la palla, così da trovare subito la giusta posizione per colpire, magari con l’ausilio delle spaccate. Ad ogni modo non bisogna mai fare l’errore di lavorare sull’elasticità, senza prima essersi adeguatamente riscaldati e questo vale anche per me che sono fortunato per predisposizione naturale”. 

Passando ad analizzare nello specifico il lavoro sul campo e quello in palestra, il francese è ancora più chiaro. “In palestra occorre lavorare il giusto senza forzare, ma io suggerisco di andare a seguire lezioni di yoga e hip-pop per imparare a lavorare bene su diverse parti del corpo. Tutto questo migliorerà la flessibilità e tornerà utile anche in molteplici situazioni di gioco ed anche gli allenamenti sul campo ne trarranno beneficio”.

Tuttavia non tutti sono così fortunati come lui, ma Gael ne ha per tutti, anche per atleti normodotati. “Chi di natura è più rigido, non dovrebbe iniziare con allenamenti troppo complessi, ma cercare di migliorare le basi progressivamente e fare ogni giorni qualcosa di più del precedente. La routine deve migliorare giorno dopo giorno e questo migliorerà l’elasticità, ma non c’è bisogno di fare troppo in un singolo giorno e poi non essere in grado di muoversi il giorno seguente a causa dello sforzo eccessivo”.

Chiusura sul fiore all’occhiello del repertorio: le spaccate.
Vorrei cercare di evitarle, soprattutto evitare di eseguirle in gran velocità, perchè è un movimento molto impegnativo per tutto il corpo e il rischio di avere lesioni è molto alto. Anche quando mi alleno cerco di farne poche, ma durante le partite mi piace farle per salvare punti importanti nelle partite di cartello. Tutto sommato penso sempre che potrebbe fare la differenza e quindi se devo fare una spaccata, la faccio senza pensarci”.

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