ATP, WTA: al via Washington, Stanford e Kitzbuhel

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ATP, WTA: al via Washington, Stanford e Kitzbuhel

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TENNIS – Gli uomini a cavallo tra Washington D.C. e Kitzbuhel, mentre le donne tutte nel continente americano, ma divise dai 900 chilometri che separano la capitale statunitense e Stanford.

Le Emirates Airline US Open Series 2014 prendono definitivamente avvio sia per gli uomini che per le donne. Ad essere precisi, il circuito maschile ha già inaugurato questa fase della stagione con il torneo di Atlanta della passata settimana, mentre, quello femminile fa il passo definitivo oggi a Washington D.C., primo appuntamento combined dopo la conclusione di Wimbledon. Le US Open Series hanno preso avvio nel 2004 con lo scopo di premiare il migliore giocatore e giocatrice sul cemento outdoor statunitense, premiandolo con un bonus di 1 milione di dollari nel caso in cui lo stesso giocatore vinca anche gli US Open. I precedenti di questo tipo sono soltanto due in ambito WTA ed ATP: da un lato Clijster nel 2005 e Serena Williams l’anno passato e dall’altro Federer nel 2007 e Nadal nel 2013.

ATP

WTA

21 luglio

Atlanta

28 luglio

Washington

Washington (International)

Stanford (Premier)

4 luglio

Toronto

Monreal

10 luglio

Cincinnati

17 luglio

Winston Salem

New Haven

25 luglio

US OPEN

Calendario Emirates Airline US Open 2014

L’ATP Citi Open di Washington D.C. prende avvio nel 1968, quando fu consentito ad amatori e professionisti di poter concorrere per il prize monay adottando lo stile Open. In 44 edizioni, ben 18 sono state conquistate da rappresentanti a stelle strisce: Arthur Ashe, Gottfried, Connors, Roddick, Blake, ma è Andre Agassi a detenere il record di titoli con cinque in cassaforte (’90, ’91, ’95, ’98, ’99). Negli ultimi cinque anni sono stati gli argentini a farla da padrone con la vittoria di Nalbandian nel 2010 e quelle di Del Potro nel 2008 e 2009, anno della conquista degli US Open a danno di Federer, per poi ripetersi nel 2013. Ovviamente il ragazzone di quasi due metri di altezza originario di Tandil non potrà difendere punti e titoli essendo in fase di recupero dall’intervento al polso, anche se la buona notizia della settimana è che ha ripreso ad allenare il rovescio bimane.

Per giocatori come Berdych, Nishikori e Raonic è arrivato il momento di tornare in campo e rimboccarsi le maniche, dopo essersi rilassati nella fase post-Wimbledon. La crescita di Milos Raonic è innegabile e ci sono ottime premesse per altrettanti buoni risultati anche in quasta fase della stagione, se guardiamo ai dati che lo riguardano: 5 titoli su cemento, anche se 4 indoor, e il suo indice di performance sulla stessa superficie all’interno dell’anno lo pone soltanto alle spalle di Djokovic,Nadal, Federer, Del Potro e Cilic, i quali sono a parimerito. Milos dovrebbe superare agevolmente i primi turni del torneo, incontrare in sedicesimi Matosevic o Hewitt che su questa superficie non lo impensieriranno più di tanto. Una partita diversa potrebbe essere quella contro Isner in ottavi, dati i risultati di quest’ultimo nelle ultime settimane (quarti sull’erba di Newport e finale ad Atlanta). La parte centrale del tabellone era dominata da Dimitrov prima del suo ritiro, per un eventuale scontro con Tomic in sedicesimi: l’australiano ha aggiunto alla sua bacheca il titolo di Bogota due settimane fa, ma la fiducia nel suo gioco non è paragonabile a quella che avrebbe potuto avere il bulgaro con tre tornei vinti quest’anno e semifinale a Wimbledon, tra l’altro persa contro colui che avrebbe sollevato la coppa dorata dell’All England Club. La febbre del bulgaro però, rende questo discorso privo di ogni utilità pratica.

Nella parte alta vediamo i nomi di Berdych, il cui gioco su cemento è certamente più produttivo di quello su altre superfici, tant’è che sul cemento ha in attivo in carriera 274 partite vinte e 152 perse e 5 titoli vinti. Nishikori, infine, piacevole sorpresa della fase in terra e speriamo anche in quella americana, i cui precedenti fanno ben sperare dato che in carriera ha vinto 5 titoli di cui 4 sul duro.

Anche per quanto riguarda il tabellone del WTA Citi Open, torneo che ha preso avvio solo tre anni fa, con vittoria di Petrova nel 2011 e di Rybarikova nelle due edizioni successive, scendono di nuovo in campo giocatrici come Safarova, Madison Keys, Alize Cornet, Kuznetsova, Stephens e Makarova. Ma essendo questo un appuntamento della categoria International, molte delle giocatrici di vertice preferiscono partecipare al Bank of the West Classic di Stanford, dove scende di nuovo in campo Serena Williams, la quale avrà gli occhi di tutti puntati contro con lo scopo di analizzarne il linguaggio del corpo per verificare il suo stato di forma, sia fisico che mentale dopo i dubbi che si sono sollevati intorno a lei nell’ultimo mese. L’americana ha davanti a sè alcune avversarie che potrebbe fungere da test, tra cui una all’interno del terzetto Wickmayer, Lisicki ed Ivanovic, la quale sarà anche lei sotto osservazione dopo aver cambiato l’ennesimo allenatore della sua carriera giunta al decimo anno tra i professionisti. Anche la minore delle Williams, Venus, è in tabellone ma risulterà chiusa da Azarenka in alto e Petkovic in basso. La seconda testa di serie è Radwanska, la quale domina la parte più semplice del tabellone, dove si notano soltanto SuarezNavarro, Kerber, Muguruza e Cibulkova, anche se va ammesso che in questi primi sei mesi, Agnieszka ha deluso mancando l’obiettivo del salto di qualità tanto atteso per quest’anno.

Concludiamo con il quarto ed ultimo torneo che inizia oggi: bet-at-home Cup Kitzbuhel. Torneo giocato in terra austriaca per tutti gli appassionati “terraioli” che si vogliono godere gli ultimi sette giorni di tennis professionistico nel vecchio continente. Accedono al tabellone principale soltanto Lorenzi e Seppi, data la debacle di Quinzi, Cecchinato e Bellotti in qualificazione. Lorenzi rischia fin dal primo turno contro Haase, eliminato in quarti da Juan Monaco la settimana passata a Gstaad, mentre Seppi attende il vincente tra Riba e Dustin Brown ed ha un tabellone un pò più “semplice” rispetto a quello di Paolo, poichè il triestino potrebbe imbattersi in ottavi in Nieminen, a corto di risultati, oppure in Monaco, battuto sul rosso tre volte su quattro incontri.

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