Cincinnati interviste, Federer: "Ero in dubbio se giocare o meno il torneo"

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Cincinnati interviste, Federer: “Ero in dubbio se giocare o meno il torneo”

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TENNIS ATP CINCINNATI INTERVISTE – Finale a Cincinnati. Roger Federer batte David Ferrer 63 16 62. Lo svizzero vince il suo sesto titolo qui, l’ottantesimo titolo ATP. L’intervista a Federer del dopo partita.

 

Ti sei sempre trovato bene in questo torneo, in tutti questi anni. C’è qualcosa di specifico che ti ha aiutato?

Credo soprattutto le condizioni, qui mi sono sempre sentito veramente bene. E’ stata una settimana di grande tennis. Certamente il fatto che sia la seconda o terza settimana su cemento aiuta molto, almeno per gli schemi di gioco. Naturalmente è anche un bel campo! Mi son sempre divertito qui, esattamente non ricordo quando vinsi il torneo la per prima volta, ma ti fa sempre pensare che tu possa farcela. Credo che sia il Master 1000 dove ho ottenuto più successi, è andato tutto bene e ne sono molto felice.

Hai giocato un primo set quasi perfetto e hai avuto alcune possibilità per comandare anche il secondo set, ma te le sei lasciate sfuggire. Cosa è successo all’inizio del secondo parziale?

Dai, non parliamo del secondo set, è così una bella giornata. Poi magari finisce l’intervista e abbiamo parlato più del secondo set che del match. Comunque, è cambiato qualcosa quando ho salvato le palle break e ho vinto il primo parziale, ho pensato che fosse il momento migliore per David, così è stato molto importante tenere il servizio. Ho avuto poi anche alcune possibilità all’inizio del secondo set, ma lui è stato bravo ad annullarle. Poi è successo tutto troppo velocemente e mi son ritrovato sotto 5 a 0. Non volevo perdere così male il parziale e ho cercato di rientrare. Magari, se fossi riuscito a risalire 5 a 2 oppure 5 a 3 le cose sarebbero andate diversamente, non puoi saperlo. Comunque alla fine del secondo set, mi son sentito meglio, come era successo a lui alla fine del primo. Il servizio è tornato a funzionare e sono riuscito ad esprimere un bel tennis. Alla fine posso dire di aver giocato un gran match.

C’è qualcosa che ti rende più orgoglioso questa settimana? Magari il trofeo?

Mi sono sentito sempre meglio durante la settimana, ho servito molto bene quando ne avevo bisogno. Non pensavo che sarebbe successo perché stavo ancora recuperando energie dopo Toronto ed ero in dubbio se giocare o meno. Devi cercare di capire come ti senti quando giochi, così ho aspettato fino a Lunedì, Martedì per vedere il mio livello di tennis. In allenamento sentivo che stavo recuperando abbastanza in fretta e così ci ho provato. Se giochi con meno pressione e magari ti senti in sintonia con la palla non puoi mai sapere cosa succederà. Credo che fosse più o meno lo stesso per David, era abbastanza stanco subito all’inizio del torneo. Come vedi abbiamo raggiunto la finale grazie al nostro tennis, con maggiore fiducia. Sono veramente contento di come ho giocato questa settimana, è andata sempre meglio. Per me è stato molto positivo recuperare così bene.

(Domanda riguardante i testa a testa tra Ferrer e Federer)

Quando gioco con lui non penso mai ai nostri scontri diretti, assolutamente. Ho realizzato solo alla fine durante la cerimonia che con lui non avevo mai perso. Non ci ho mai pensato perché ha giocato diversi match ed è sempre stato vicino a portare a casa il risultato. Gli scontri diretti non sempre sono indicativi, ad esempio non ci siamo mai incontrati negli slam. Sono molto contento di aver vinto oggi, David ha giocato un grande torneo, gli auguro il meglio.

Ritieni che sia più duro giocare un Master 1000 dietro l’altro invece che un intero slam? Come hai detto prima, non eri sicuro di giocare a causa del ritmo serrato.

È veramente faticoso giocare due tornei di questa importanza a distanza così ravvicinata. Ho disputato dieci match, questo significa giocare molto a tennis senza un giorno di riposo ed il problema è che non puoi mai recuperare pienamente… puoi provarci ma è molto difficile. Così il giorno di riposo durante uno slam, a volte è vitale. Poi magari vinci un match in tre rapidi set e non avverti la tensione perché sei sempre in comando. Così risparmi le energie e puoi dedicarti all’allenamento. Giocare giorno dopo giorno, sempre, è molto faticoso sia mentalmente che fisicamente, soprattutto mentalmente. Giocare tornei a distanza così ravvicinata è una sfida per ogni tennista.

Perché quindi continui a giocare così?

Onestamente non lo so, mi piace. Sento di esprimere un buon livello di tennis. Come abbiamo ribadito prima entrambi, non ero sicuro di giocare questo torneo, magari per prepararmi in vista dell’Us Open. Oggi invece mi sento addirittura meglio. Analizziamo i fatti come se non avessi giocato: mi sarei allenato o magari avrei staccato per alcuni giorni? Devi sempre lavorare duro. Credo fermamente che giocare partite di questo calibro sia l’allenamento migliore. Non tornerò in Svizzera, rimarrò qui e penso che ogni risultato ottenuto qui sia lo stesso, nel bene o nel male, un importante allenamento; ti senti più concentrato. Ora però posso riposarmi un po’, tutto sta nel cercare di mantenere la tua condizione, è molto importante anche per lo spirito. Posso divertirmi un po’ a New York e poi allenarmi senza commettere gli stessi errori dell’anno scorso. Mi ero allenato con troppa foga, a volte anche dopo i match. Ora invece devo mantenere stabile il mio livello di gioco.

Puoi parlarci un po’ delle cose che sono cambiate con Stefan e di come sia cambiato il tuo gioco con il nuovo tipo di lavoro?

Mi sento bene e comunque assolutamente non a disagio. Quando passi del tempo con il tuo idolo, ti ci devi abituare e non è facile.
Sono molto felice di aver passato il periodo di assestamento. Ora siamo come una famiglia e non ci annoiamo mai, parliamo di tennis ma non sempre, ci divertiamo. Sono fortunato ad avere il suo aiuto. Naturalmente non puoi prescindere dal duro lavoro, devi continuare ad impegnarti per rimanere in forma. Sono contento che lui mi abbia aiutato in questo modo, per tornare a vincere. E’ stato grande.

Hai superato il record di Sampras da alcuni anni e anche Nadal sta arrivando. Cosa ne pensi di Serena? Avete 17 titoli slam ciascuno.

Non ci ho mai pensato, assolutamente. Non so se è la stessa cosa per te, ma per me è così. Senza dubbio sta facendo grandi cose, è fantastico continuare a giocare e a vincere così.

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