Cincinnati, urrà Federar e Serena Arrivano a New York da favoriti (Gazzetta dello Sport)

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Cincinnati, urrà Federar e Serena Arrivano a New York da favoriti (Gazzetta dello Sport)

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Rubrica a cura di Daniele Flavi

Cincinnati, urrà Federar e Serena Arrivano a New York da favoriti

 

La gazzetta dello sport del 18.08.2014

 

Per Roger 6 titolo nel Masters 1000 preferito, contro Ferrer. La Williams abbatte un altro tabù Roger Federer e Serena Williams si aggiudicano Cincinnati e chiudono alla grande i tornei prima degli Us Open, l’ultimo Slam stagionale al via lunedì a New York, col quale tutt’e due vogliono riscattare le delusioni negli altri Majors. Sul cemento dell’Ohio, lo svizzero, dopo la finale di Toronto persa con Tsonga, domina Ferrer, l’afroamericana, dopo il successo di Stanford contro Kerber e la semifinale di Montreal contro la sorella Venus, doma Ana Ivanovic. E poi al microfono in campo si dice «ansiosa» di giocare a Flushing Meadows. Nella finale Masters 1000 più anziana dal 1990, il 33enne Federer — così offensivo solo ad inizio carriera doma per la 16a volta il 32enne Ferrer, è il 22 urrà nei Masters 1000, il 6 nel torneo in Ohio, 1’80 titolo Atp. Altri numeri importanti per il numero 3 del mondo. Che, nel primo set, sfrutta il harakiri al servizio del numero 2 di Spagna, epoi resiste a 4 palle-break per guadagnare il parziale in mezz’oretta. Poi però manca lui 4 occasioni dell’immediato break, si disunisce contro il mastino che si trova di fronte e salva a malapena 2 set point dell’umiliante 6-0. Anche se poi, con un colpetto d’acceleratore al servizio, chiude al terzo set. Freddezza Per la numero 1 del mondo non è solo il titolo numero 62 ma è anche uno schiaffo al destino dopo 6 sfortunati campagne a Cincy dove, 12 mesi fa, fu stoppata sotto il traguardo da Victoria Azarenka e la conferma della sua freddezza, perché, proprio da allora, si è aggiudicata 8 finali su 8. Di cui 5 quest’anno. Di forza, come ieri contro la serba capace di stoppare Serenona agli Australian Open di gennaio (bilancio 1-8). Recupero Ana può comunque essere soddisfatta della quinta finale dell’anno: per la prima volta dal 2009, rientra fra le prime 10 del mondo (da 11 a 9), a conferma del più concreto rilancio dal 2008, quand’era numero 1. E, grazie all’infortunio della Li Na, sarà fra le prime 8 teste di serie agli Us Open. La semifinale contro Maria Sharapova la rilancia alla grande. Perché, come altre volte, Ana la dolce s’è smarrita sul più bello, addirittura dal 6-2 4-0 e poi 5-2, facendo si raggiungere e superare dalla russa di ghiaccio, fino al clamoroso 6-2 5-7 2-4. Ma stavolta ha vinto, salvando 2 match point

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