TENNIS WTA CINCINNATI – Le pagelle del Wta Premier 5 che si è appena concluso. Serena riesce a tornare la più forte, si rivede Ana Ivanovic, una buona Sharapova e una (ancora) insufficiente Bouchard.

Serena Williams, voto 9.
Alla vincitrice del torneo non si poteva dare di meno, di solito; soprattutto poi quando veniva da un momento difficile, una stagione complicata, ma almeno a Cincinnati è riuscita a riconquistarsi il palcoscenico. Un cammino di tutto rispetto quello di Serena Williams, che ha dovuto affrontare la migliore Wozniacki del 2014 in semifinale ed in finale ha annichilito una Ivanovic in ottima forma. E’ sempre facile metterla in cima ai pronostici, ma l’americana quest’anno non ci ha abituati a rispettarli. Tanto di cappello quindi per essere riuscita a conquistare uno dei pochi tornei che le mancavano nel palmares, partendo da favorita e rispettando le previsioni.

Ana Ivanovic, voto 8.
Ha ritrovato la top10, ha ritrovato i risultati. La stagione di Ana Ivanovic è stata in costante crescendo; si poteva ipotizzare una frenata dopo il cambio di coach, invece la serba ha continuato a marciare scalando le posizioni nel ranking WTA. A Cincinnati ha giocato e vinto il match dell’anno contro Maria Sharapova ed ha ritrovato la finale in un Premier 5 che le mancava da quando perse con Zvonareva nel 2009 ad Indian Wells. Le manca l’acuto, ma confidiamo che possa arrivare a Flushing Meadows.

Maria Sharapova, Caroline Wozniakci voto 7.
Sembra scontato continuare a scalare i voti seguendo l’ordine delle classificate, ma effettivamente Maria e Caroline sono quelle che hanno giocato meglio, tolte le finaliste. Sharapova ha mancato di un soffio al semifinale, sciupando quel vantaggio di 5-4 nel terzo set, ed ha battuto Simona Halep nei quarti. Caroline invece ha ritrovato progressivamente la migliore se stessa dell’anno. McIlroy è storia passata, ma sappiamo quanto sia stupido ridurre tutto alla sfera sentimentale. La sola ad averle sbarrato la strada è stata ancora Serena WIlliams, come a Montreal una settimana fa, ma la danese le ha, ancora una volta, strappato un set. Due guerriere.

Elina Svitolina, voto 7,5.
Migliori risultato in un Premier5 per la giovane teenager classe 1994. E’ lei la vera sorpresa del torneo, giacché ha battuto la campionessa di Wimbledon, Kvitova, nei sedicesimi e Carla Suarez Navarro negli ottavi. L’ucraina è stata fermata solo da Ana Ivanovic nei quarti, ma questo non le basta a garantirle un voto negativo.

Le italiane, voto 6.
La sufficienza a tutte le italiane perché hanno fatto, o provato a fare, la loro parte. Un sei d’ufficio dunque, anche se con sfumature negative. La Vinci è uscita contro Lisicki, stessa sorte per Errani che ci aveva perso già una settimana prima, ma per entrambe la sconfitta è stata giustificabile. Stesso discorso per Camila Giorgi, che sì, può vincere con la Kuzsnetsova, ma è anche più probabile che ci perda, vista la caratura dell’avversaria. Menzione speciale comunque per Flavia Pennetta, che ha rimesso al suo posto la promessa americana Taylor Townsend e poi si è infranta contro lo scoglio Williams. Di certo lei è stata la migliore.

Eugenie Bouchard, voto 4.
Anche lei può perdere da Kuzsnetsova, ci mancherebbe. Ma probabilmente non doveva farlo adesso, dopo la clamorosa sconfitta in casa, a Montreal, e dopo aver conquistato una finale in uno Slam. Insomma la canadese era chiamata a dare delle risposte e s’è presentata facendo scena muta. Anzi, qualcosa l’ha detto: “Ho perso ma è stato un buon match”, ma il voto negativo resta comunque. E’ ancora impegnata a New Heaven, ma non si presenta a New York con un buon viatico.

Menzione finale per Kuzsnetsova, nominata fin troppe volte, che sa ancora dare filo da torcere a molte, come ha fatto con la finalista Ivanovic, trascinandola al terzo set agli ottavi.