Mardy Fish a USA Today: "Sto meglio, voglio giocare di nuovo"

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Mardy Fish a USA Today: “Sto meglio, voglio giocare di nuovo”

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TENNIS – Mardy Fish, ritiratosi appena un anno fa, torna a parlare di tennis e della sua voglia di tornare a solcare i campi dell’US Open.

“Voglio giocare di nuovo.” Mardy Fish, ritiratosi proprio un anno fa, esordisce così in un’intervista rilasciata a USA Today. Il tennista americano, stando alle sue parole, ha voglia di ricominciare a giocare, malgrado lui stesso ammetta la non facilità della cosa: “Non so se sarò nuovamente in grado. Può essere di sì, può essere di no. So che sarà una battaglia giornaliera, però voglio provarci.”

Tanto forte è il desiderio, che Fish avrebbe voluto tornare già dal prossimo US Open, in doppio con l’altro americano, Andy Roddick, prima però di scoprire che il buon Andy non fosse ammissibile al protocollo anti doping del torneo.

Fish ha poi parlato del momento più triste della sua carriera, quando alzò bandiera bianca prima di un match contro Roger Federer proprio all’Open degli Stati Uniti. In preda infatti ad un attacco di panico, decise di non scendere in campo e, successivamente quello stesso giorno, non volle neanche ripartire per Los Angeles con sua moglie. “Stacey, mia moglie, nonostante l’aereo avesse già lasciato il gate, balzò in piedi vedendomi nel panico e obbligò gli assistenti di volo a farci scendere. Fu una cosa molto imbarazzante,” racconta il 32enne. Nei giorni seguenti, marito e moglie rimasero a New York per altri 5 giorni prima che l’ex giocatore fosse in grado di ripartire. Ma anche al suo ritorno a casa le cose non andarono particolarmente bene, tanto da non essere in grado di lasciare la propria dimora per i successivi 3 mesi. “Fu orribile. Avevo attacchi d’ansia ogni 30 minuti, ogni giorno. Fu la cosa più brutta, non smettevano mai.”

Fortunatamente, con l’aiuto di diverse terapie mediche, gli attacchi cessarono. “Adesso ho fatto molta strada, sto meglio,” dice oggi. Tuttavia, Fish continua la terapia, affinché tali sconvenienti possano non ritornare più, ed inoltre, continua a non essere in grado di viaggiare da solo o passare la notte senza la compagnia di qualcuno.

“Fu il trauma più grande della mia vita, e arrivò sui campi da tennis. È qualcosa che non scorderò mai!”  Da lì in poi, ovviamente, Fish giocò sempre meno spesso, fino ad arrivare al ritiro, giunto proprio lo scorso anno. Malgrado tutto, però, è sempre rimasto in contatto con gli altri giocatori, come il già citato Roddick, Blake ed Isner, nella speranza che un giorno, chi ancora in attività, possa riabbracciarlo sui campi.

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