ITF Future Piombino: il tennis "al tempo della crisi"

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ITF Future Piombino: il tennis “al tempo della crisi”

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TENNIS FUTURES – È iniziata la nona edizione del Tenaris Dalmine Città di Piombino, Future maschile da 15.000 dollari. “In questo momento molti tornei hanno “chiuso”, il “Tenaris Dalmine” per valori tecnici e montepremi quest’anno è il più importante della Toscana”, racconta Cristiano Lozito, Presidente dell’Associazione Tennistica Piombinese. David Guez e Martin Vaisse sono le prime due tds del tabellone principale.

Mentre i riflettori del tennis sono tutti puntati su Flushing Meadows per l’inizio degli US Open, dove chi perde al primo turno si consola con oltre 30.000 dollari, a Piombino (provincia di Livorno, per chi non avesse ben presente) è iniziato, nello stesso 25 Agosto, il tradizionale torneo internazionale del circuito Future.

L’universo dei tornei Future, per chi non lo ricordasse, è il passaggio obbligato per ragazzi di belle speranze (spesso con genitori al seguito) alla ricerca di punti per passare al circuito superiore dei Challenger e poi – se le speranze sono ben riposte – al professionismo dell’ATP.

E’ anche il circuito dove tennisti già affermati ricominciano, dopo infortuni o problemi di vario genere, una seconda carriera cercando di venirne via più in fretta possibile.

E’, ancora, il circuito dove stazionano buoni giocatori che, per tante ragioni, non hanno saputo o potuto fare il passo necessario per raggiungere il livello del “tennis che conta”, quella top 100 o poco più che permette di entrare di diritto nei main draw degli slam dove, come si diceva sopra, si intascano cifre consistenti anche perdendo al primo turno.

Sono tornei popolati di speranze, di bisogno di risultati, di occasioni perdute, di voglia di giocare, di passione.

In qualche modo Piombino, e la sua attuale realtà sociale ed economica, è la location ideale per questo livello di tennis: le cronache di questi ultimi anni sono note anche ai più distratti e parlano di un polo siderurgico ormai in crisi (irreversibile?) quando, negli anni in cui io qui iniziavo a giocare a tennis e Ubaldo Scanagatta ci onorava della sua partecipazione ai tornei locali di seconda e terza categoria, la città era invece un riferimento per la produzione di longherine di acciaio per le ferrovie di tutto il mondo.

La crisi del settore, la mancanza di alternative economiche, le illusioni di smaltimento della Concordia, le promesse elettorali fini a sé stesse, hanno fatto il resto ed ora Piombino vive in un limbo di speranze vaghe e di rimpianto per le occasioni perdute.

Io, che a Piombino sono cresciuto, ho studiato fino alla maturità classica (Liceo Classico che oggi non esiste più…) e ho riempito le mie giornate con il tennis, mi ricordo bene, nei tempi di benessere economico di questa città operaia, tutta l’offerta sportiva disponibile per chiunque.

Da Piombino sono venuti su calciatori famosi (poi, spesso, divenuti allenatori importanti), olimpionici di vela, di scherma, di atletica. Per quanto riguarda il tennis la memoria diventa la mia personale e ricordo, ragazzina poco più piccola di me, quella che è oggi la mamma di Stefano Travaglia e che ottima giocatrice è stata pure lei; amici che hanno giocato a lungo da ottimi dilettanti e altri ancora che sono diventati tecnici anche importanti; altri che oggi continuano ad occuparsi di tennis, magari organizzando il torneo di cui stiamo parlando…

Ma Piombino è una città orgogliosa, gente “di scoglio” come dice un ex calciatore e allenatore di qui (Aldo Agroppi), e vuole guardare avanti, non rinunciando ad organizzare – pur tra grandi difficoltà – il “suo” torneo internazionale di tennis.

Queste le parole del Presidente dell’Associazione Tennistica Piombinese, Cristiano Lozito:

«Anche quest’anno siamo riusciti a mettere in scena il torneo, grazie al contributo degli sponsor e delle decine di volontari. Non era scontato nè banale riuscire a organizzarlo di nuovo in un frangente particolare come quello che sta vivendo la città. In questo senso voglio ringraziare gli sponsor che anche stavolta hanno offerto il loro sostegno, e in particolare Tenaris Dalmine che ha colto il significato profondo di questa nona edizione, quello di dimostrare, anche in campo sportivo, che la città non vuole spegnersi ma anzi ha sia le capacità che la decisa intenzione di non fermarsi e pure di crescere. In questo momento molti tornei hanno “chiuso”, il “Tenaris Dalmine” per valori tecnici e montepremi quest’anno è il più importante della Toscana».

Queste quelle del sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, reduce in ambito sportivo come commissario tecnico dai successi negli Europei di nuoto in acque libere di Berlino:

«Sono da sempre favorevole alle grandi manifestazioni sportive nel nostro territorio sia per motivazioni tecniche con atleti in grado di raggiungere l’eccellenza, sia perché in una città in crisi sarebbe sbagliato dare messaggi di depressione. La crisi dovrebbe anzi essere concepita come un momento di cambiamento che in termini positivi guarda all’evoluzione. Come assessore allo sport ho avuto modo di apprezzare società ben strutturate, che riescono a realizzare eventi apparentemente più grandi di loro grazie – come nel caso dell’Associazione tennistica Piombinese – alla comprovata efficienza nell’organizzazione. Piombino in questo senso è città aperta e capace, pronta a ripartire in tutti i campi».

Dopo questo lungo preambolo anche un po’ personale (chiedo scusa ma gli organizzatori del torneo, e Piombino tutta, si meritavano qualche parola in più…), vediamo il torneo, di cui darò conto, per le sue fasi salienti e i risultati di rilievo, nei prossimi giorni fino alla sua conclusione.

Il tabellone principale vede, come prime due teste di serie, i francesi David Guez e Martin Vaisse, rispettivamente 213 e 240 nel ranking mondiale. Presenti all’appello anche il giovanissimo tedesco Robin Kern, vincitore della scorsa edizione, numero quattro della competizione, dietro al belga Yannick Mertens. Primo italiano in elenco nel main draw è invece il carrarese Claudio Grassi che ha conquistato il Future piombinese nel 2010, sfiorando il bis nel 2012 nella finale persa contro il cileno Jorge Aguilar.

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