Bollettieri sulla crisi del tennis USA, "Serve puntare sull'emulazione dei migliori"

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Bollettieri sulla crisi del tennis USA, “Serve puntare sull’emulazione dei migliori”

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TENNIS – Nick Bollettieri dice la sua sulla crisi del tennis USA, il coach 83enne, non vede un futuro roseo

Il fondatore della Tennis Academy di Bradenton, che ha affiancato e visto crescere talenti del passato e del presente – basti pensare ad Agassi, Sampras, Seles, le Williams e Sharapova – ammette il profondo periodo di crisi del tennis americano, che quest’anno vede in ottavi del suo torneo più prestigioso, lo US Open, soltanto Serena Williams, e una deblace maschile che certo non fa ben sperare, “Non credo ci sarà un’altra età dell’oro come nel trentennio apertosi negli anni ’70”.

A dire del coach 83enne, il problema ha radici socio-economiche che vanno oltre al talento, “Qui in America il tennis è troppo caro. I genitori leggono sui giornali che i campioni di football sono pagati 10 milioni di dollari l’anno, 20 quelli di basket, poco meno nel baseball. Perché dovrebbero tirar fuori anche 150-200 dollari fra affitto del campo e istruttore?”.

Ed ecco la ricetta anticrisi… “…Se io fossi a capo del tennis Usa darei spazio ai giovani affamati. Farei dure selezioni a livello nazionale, dando priorità alla taglia e alla potenza. L’altezza media nel circuito maschile è 1,90, 1,78 nelle donne. Prenderei i 40 migliori ragazzi e ragazze e li metterei nello stesso centro, tutti spesati. Una volta che hai la crema della crema, cominci a lavorarci sopra e punti sull’effetto emulazione”.

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