Us Open donne, day 8: Williams facile, ora la aspetta Flavia. Krunic, fine del sogno: passa Azarenka

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Us Open donne, day 8: Williams facile, ora la aspetta Flavia. Krunic, fine del sogno: passa Azarenka

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TENNIS US OPEN – Serena Williams vince agevolmente contro Kaia Kanepi 6-3 6-3. Approda così ai quarti di finale, dove ad attenderla ci sarà Flavia Pennetta. Serena ha vinto tutte le 5 sfide con Flavia. Aleksandra Krunic termina qui il suo US Open. Dopo aver fatto fuori Petra Kvitova, la serba perde in tre set da Victoria Azarenka

Serena Williams: “Ho sempre vinto contro Flavia ma lei più invecchia, più gioca meglio!”

 

S. Williams b. K. Kanepi 6-3 6-3 (da NY, Alberto Prestileo)

Serena Williams approda ai quarti di finale. L’ultima rappresentante del tennis statunitense ancora in gara nei singolari si è sbarazzata di Kaia Kanepi in poco più di un’ora di gioco (65 minuti). Il punteggio, un doppio 6-3 6-3, rispecchia perfettamente l’andamento della partita, durante la quale la minore delle sorelle Williams è sempre stata in vantaggio e non ha mai avuto troppe occasioni per preoccuparsi. Il servizio, come sempre, ha fatto la differenza: 8 aces contro nessuno e, sebbene Serena chiedesse molto di più alla sua battuta, la percentuale delle prime palle messe in campo è identica: 56%. Non altissima, per la verità, perché significa metterne poco più di una ogni due. Ma Serena era in grado di approfittare delle seconde palle della Kanepi più di quanto lo fosse la ragazzona estone. Che infatti ha fatto appena 8 punti su 25 (il 32%) quando ha messo la “seconda”. Così Serena ha potuto fare cinque break contro i soli due della Kanepi.

Inutile dire che il pubblico, entusiasta, era tutto dalla parte di Serena che qui ha trionfato in 5 edizioni e che punta a conquistare il suo diciottesimo Slam, proprio come Roger Federer.

L’americana, adesso, se la vedrà contro Flavia Pennetta, vincitrice dell’ottavo contro Dellacqua. I precedenti tra le due sono tutte a favore di Williams: 5-0, con l’ultimo match giocato allo scorso torneo di Cincinnati, conclusosi con un doppio 6-2 assai poco incoraggiante per le chances della Flavia. La brindisina è riuscita a strappare un solo set a Serena in tutti questi duelli.

La CRONACA – Nel primo set Serena parte subito forte: sopra 1-0 guadagna subito quattro palle break, non consecutive, ma non riesce a sfruttarle. Deve così aspettare fino all’ottavo gioco, quando strappa il servizio alla Kanepi sfruttando un suo errore gratuito. Williams serve così per il set che porta a casa al secondo  setpoint utile.

Il secondo set è caratterizzato da un certo calo, più di concentrazione che d’altro, da parte di Serenona: avanti 1-0 e servizio, l’americana concede tre palle break. L’estone non si fa scappare l’occasione, costringendo l’avversaria ad una difficile volée di rovescio che s’infrange sulla rete. La parità, però, regge poco perché nel gioco successivo, Williams brekka nuovamente. La partita scivola via su binari tranquilli fino al settimo gioco, quando la numero 1 al mondo ha l’opportunità di strappare ancora il servizio a Kanepi, che sbaglia di dritto per il 5-2 in favore dell’americana. Kaia prova a riprendersi e riesce a dimezzare il doppio svantaggio: sul servizio Williams, ottiene 2 palle break che converte al primo tentativo con uno splendido rovescio. La partita potrebbe quindi riaprirsi se non fosse che nel game successivo Serena non molla e ottiene un match point sul 30-40. Da fondo Kanepi sbaglia ancora col rovescio e consegna il game, il set e la partita alla statunitense, dopo un’ora e 5 minuti.

“Sentivo molto la pressione per questa partita – ha detto Serena  nell’intervista sul campo – Volevo vincerla e volevo giocare bene. Così, durante il match, mi sono più volte detta di stare tranquilla, e che comunque… ci sarebbe stato il doppio (ride, ndr)!”

Poi Serena, tornando seria, prosegue con le solite frasi di rito: “Ai quarti adesso c’è Flavia (Pennetta), che è una giocatrice molto tosta: si muove bene in campo e gioca bene a tennis. Dovrò dare tutta me stessa per batterla.”

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V. Azarenka b. A. Krunic 4-6 6-4 6-4 (da NY, Alberto Prestileo)

Termina tra gli scroscianti applausi del pubblico dell’Arthur Ashe l’avventura di Aleksandra Krunic. Dopo due ore e 19 minuti di incessanti incitamenti, a far sua la partita è Victoria Azarenka. La bielorussa piega l’avversaria dopo essere stata in svantaggio di un set. A quel punto, la testa di serie numero 16 comincia a salire di colpi, mettendo in serie difficoltà l’avversaria: basti guardare la percentuale di prime in campo nel secondo set: 68%. Di questo, tra l’altro, il 71% è stato convertito in punti, mentre con la seconda ha ottenuto il 60%. Poche possibilità ha quindi avuto la piccola serba che, dal canto suo, tra il primo ed il secondo set, è calata, lasciando più campo alla più quotata collega.

CRONACA – All’ingresso in campo, è palese il nervosismo della ventunenne: il pubblico la ricopre di applausi e l’emozione è sempre più grande. Ed è forse proprio questa componente che fa andare sotto di due break la serba. Perde il servizio nel primo e nel terzo game, lasciando così che la numero 17 del mondo possa salire 4-0. Tuttavia, Aleksandra si rianima, le passa la paura e comincia a macinare gioco. Proprio nel quarto game, riesce a dimezzare lo svantaggio, conquistando così l’1-3 e servizio. Il set si riapre e il numerosissimo pubblico continua ad incitare la piccola beniamina. Arriva così la svolta: sul 4-3 e servizio Azarenka, Krunic ottiene tre palle del pareggio. La prima è subito quella buona perché dopo 6 colpi, Vicki è costretta all’errore, per la gioia dei tifosi. Da qui in avanti, Aleksandra non perde più un game, ottenendo così il 6-4 finale.

Alla ripresa dei giochi, Krunic non è evidentemente più impaurita dal contesto che la circonda e continua a giocare con molta naturalezza. La partita rimane così equilibrata, con le due giocatrici che si sforzano di prendere in mano il pallino del gioco, senza però riuscirci più di tanto. La svolta arriva al settimo gioco, quando Azarenka ottiene tre palle break: nella prima, la bielorussa forza la risposta, sbagliando; la seconda, Krunic l’annulla con un servizio vincente; alla terza, inizia un lungo scambio dal quale ne esce vincitrice Azarenka, che passa così in vantaggio: 4-3 e servizio. Da qui in poi, Victoria si limita a tenere i propri due turni di battuta, fino al 6-4 conclusivo.

Comincia così il terzo set: gli spettatori incitano con ancor più veemenza Aleksandra, vogliosi di vederla trionfare al termine di un bellissimo match. L’Azarenka, però, non è per niente d’accordo e, nel primo game del set decisivo, strappa immediatamente la battuta all’avversaria, andando così sopra 1-0 e servizio. Krunic però non demorde e sul 2-1 e servizio Azarenka, strappa ancora il servizio, rimettendo il punteggio in parità. La partita va avanti ma, sul 3 pari, arriva il break decisivo: Victoria, sul 30 pari, conquista un break point in maniera molto fortunosa. Il suo rovescio, infatti, prende il nastro e, nel moto di ricaduta, ricolpisce l’estremità della rete, facendo sì che la pallina ricadesse nell’altra metà campo. La bielorussa, gasata dall’evento, nel punto successivo, al termine di un lungo scambio, piazza il vincente di rovescio, brekkando così Krunic. Vica si porta dunque sul 4-3 e servizio e deve, a questo punto, solo non farselo strappare per vincere la partita. Aleksandra ha però intenzioni “bellicose” e conquista due palle break per il 4-4. Azarenka annulla però la prima con un rovescio vincente, e la seconda grazie ad un errore gratuito dell’avversaria. Da lì in poi, la bielorussa non rischia più e mette al sicuro il risultato: 4-6 6-4 6-4 ed approdo ai quarti di finale contro Makarova. 

Felicissima per la vittoria, Azarenka si è poi lasciata andare nell’intervista post partita, cantando, insieme al pubblico dell’Ashe, gli auguri di un buon compleanno al suo amico Gael Monfils.

Mi ha scritto un sms dopo la partita – ha detto in conferenza stampa in riferimento agli auguri all’amico Gael – Era molto contento ed emozionato!” 

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