US Open, Cilic centra l'impresa: battuto Federer in 3 set, ora c'è Nishikori

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US Open, Cilic centra l’impresa: battuto Federer in 3 set, ora c’è Nishikori

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TENNIS US OPEN – Marin Cilic batte clamorosamente Roger Federer in tre set, 6-3 6-4 6-4, e vola in finale, dove affronterà Kei Nishikori. Goran Ivanisevic, intervistato appena finito il match:”Ha dato una lezione di tennis a Roger Federer!Ha servito tre aces nell’ultimo game? Proprio come me, il suo coach”

M. Cilic b. R. Federer 6-3 6-4 6-4 (da NY, Alberto Prestileo)

Goran Ivanisevic: “È stata una partita bellissima. Marin è sempre stato concentrato e aggressivo. La sua più bella partita di sempre”

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Marin Cilic, in un’ora e 45 minuti, ha battuto Roger Federer, 5 volte vincitore del torneo, in tre set, 6-3 6-4 6-4, raggiungendo così la sua prima, storica finale Slam. Nell’atto conclusivo del torneo, il croato se la vedrà con Kei Nishikori, in un’inedita finale maschile.

Il croato ha giocato la sua miglior partita contro il campione elvetico, malgrado comunque il 56% al servizio e i 23 errori gratuiti, cifre tutt’altro che perfette. Ha però messo in mostra un gioco solido, aggressivo, e dimostrandosi migliorato tantissimo, anche rispetto al match contro Simon, contro cui non era sicuramente stato così bravo. Cilic raggiunge per la prima volta una finale Slam e, per la prima volta, in un torneo superiore ad un Master 500. Il croato, infatti, non è mai stato in finale di un Masters1000!

Dall’altro lato, Roger Federer perde clamorosamente la possibilità di arrivare in finale e di vincere, quindi, il suo diciottesimo Slam. Un’occasione d’oro perché, non ce ne voglia Nishikori, allo svizzero difficilmente capiterà di nuovo di non dover affrontare un top10 in finale. Era addirittura dal 2002 che non accadeva, ed era la finale del Roland Garros tra Costa e Ferrero. 

CRONACA – Nel primo set, Cilic ha sicuramente i meriti, come dice lo stesso Ivanisevic (“È stato aggressivo fin da subito, sempre concentrato”), di essere partito forte, senza farsi intimidire né dalla figura di Roger, sicuramente più carismatica, né tanto meno dal palcoscenico. Perché, e chi vi scrive era presente, i 25443 dell’Arthur Ashe, che in teoria ne potrebbe contenere solo 23771 ma i senza biglietto hanno comunque trovato modo di assistere, facevano veramente paura. Ad ogni punto di Federer, un boato si alzava dalle tribune. Questo avrebbe potuto trasmettere insicurezza, mettere pressione addosso o qualsiasi altra cosa a Marin Cilic che, invece, è stato freddo, lucido e sicuro di sé. “Sì, mi sento più sicuro – dice lui stesso in conferenza –  Sto bene, i colpi sono più compatti e mi muovo con più naturalezza sul campo. Sono in grado di arrivare su delle palle dove prima neanche pensavo di poter prendere. E in più, adesso sono in grado di recuperare più velocemente. Ad esempio, non pensavo che dopo la partita contro Simon, fossi in grado di poter giocare di nuovo ad alti livelli. E invece così non è stato.“Così, dopo appena quattro game, strappa il servizio a Roger, portandosi quindi 3-1 e servizio. Nel gioco successivo, Federer avrebbe il break point per pareggiare i conti, ma Marin piazza il vincente di dritto e tanti saluti al primo set che, praticamente, termina lì. Il croato infatti ottiene tre set point sul 5-3 e servizio e, alla prima, spara l’ace che gli vale il game ed il primo set. 

Il secondo set è ancora più rapido del primo: Cilic ottiene il break nel primo gioco e, da quel momento in poi, il set scivola via senza alcuna emozione. Federer non riesce ad impensierire l’avversario che, invece, si accontenta del break già conquistato, senza provare ad ottenerne un secondo. Conquista così altri tre set point e, questa volta, ‘aspetta’ il secondo per l’ace. Dopo un’ora e 6 minuti, Cilic è avanti di due set e si appresta cominciare il terzo in pieno furore agonistico.

Alla ripresa dei giochi, per la prima volta nel match, Roger Federer va in vantaggio: tiene infatti il suo primo turno di servizio e va così avanti 1-0. Ma non è tutto perché l’elvetico punta alla clamorosa rimonta. Nel game successivo, infatti, stappa il servizio a Cilic con un gran rovescio lungolinea. L’Arthur Ashe esulta al punto del proprio idolo ma la gioia dura poco. Nel terzo gioco, infatti, il croato ottiene due palle break, e alla seconda converte. Sulla ritrovata posizione di parità, Cilic torna a giocare in scioltezza, brekkando ancora il pentacampione del torneo: nel settimo game arrivano due break point, non consecutivi, e al secondo Cilic strappa il servizio, portandosi 4-3 e servizio. Si arriva dunque al game finale, perché Roger non trova vie per mettere in difficoltà un avversario che, quando serve per il match, piazza tre aces (“Come il suo allenatore, come me”, ci dice Ivanisevic) e un rovescio lungolinea. “Be’, diciamo che il mio cuore ha sobbalzato quando ho mancato il quarto – dice sorridendo in conferenza stampa a proposito dell’ultimo game – Durante i primi tre, non ho sentito nulla. Anche quando ho servito per chiudere il secondo set, ho battuto bene. Sono sempre stato molto rilassato.

Game, Set and Match Marin Cilic in un’ora e 45 minuti. 6-3 6-4 6-4 recita il pesantissimo passivo.

In finale, contro il croato ci sarà Kei Nishikori che ha vinto 5 dei 7 precedenti. L’ultimo, vinto sulla terra di Barcellona.

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