Toni Nadal: "Rafael si allenerà già 15 giorni dopo l'intervento, saremo pronti per un grande 2015"

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Toni Nadal: “Rafael si allenerà già 15 giorni dopo l’intervento, saremo pronti per un grande 2015”

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TENNIS – Toni Nadal, coach e zio dell´ex numero uno al mondo Rafael, è stato intervistato in radio da Cope.es, dove ha parlato dei problemi fisici del nipote, tracciando un bilancio su questa stagione e parlando della prossima

Rafa si sta preparando per l’intervento chirurgico che si terrà la settimana prossima. Non ha mai subito un’operazione, ma non ha paura perchè non è un intervento complicato. Voglio dire, sarebbe meglio non andare mai sotto i ferri nella nostra vita. Presumibilmente inizieremo ad allenarci due settimane dopo l’operazione, in modo di essere pronti nelle 5 settimane successive per un match ufficiale. La nostra idea era di fare l’operazione il prima possibile in modo di avere tempo necessario per essere al 100% per Melbourne,perciò andremo lì con grande entusiasmo e pronti ad arrivare nelle fasi finali del torneo. Se siamo favoriti? Non lo so. L’obiettivo nel 2015 sarà rimanere sani e non ricadere in infortuni quali il polso e tutti quelli che ha avuto, in modo da vedere se possiamo fare una grande stagione“. Così ha parlato Toni Nadal, nell’intervista in cui ha parlato del presente e del futuro del campione spagnolo.

Il coach quindi, ha anche fatto un bilancio sulla stagione 2014 dicendo: “È stato un anno molto irregolare, abbiamo iniziato bene, poi nella finale dell’Open di Australia Rafa ha avuto il problema alla schiena. Peccato, stava giocando bene. Aveva battuto Nishikori e Federer in semi, successivamente l’infortunio lo ha colpito mentalmente ed è diventato triste. Ha vinto a Madrid e al Roland Garros, tornei che ridimensionano questa stagione. Dall’infortunio dopo Wimbledon è cambiato tutto”.

Infine, ultima battuta sulla Coppa Davis e quindi sull’arrivo in panchina di Gala Leon: “Le parole dette in precedenza da lei non l’hanno aiutata. Sta prestando più attenzione al fatto di essere da donna un capitano di Davis rispetto alle capacità di guidare una squadra per la retta via. Bisognerebbe che i giocatori votino chi sia la prescelta, e non chiedere a lei se sia disponibile o meno a fare il capitano. Sarebbe stato meglio scegliere chi ha vissuto le emozioni nei grandi palcoscenici e quindi chiedere ai giocatori. Se vedremo Rafa in Davis? Lui è sempre disponibile a giocare, se sta bene“.

Gabriele Ferrara

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