A Stan "the man" Wawrinka il "premio Robin Soderling"

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A Stan “the man” Wawrinka il “premio Robin Soderling”

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TENNIS – Stan Wawrinka vince il “Premio internazionale Robin Soderling”. Sconfitto Kyrgios, terzo Dustin Brown. Una votazione che non mancherà di provocare polemiche. di Claudio Giuliani e Roberto Salerno

Come molti lettori di Ubitennis sapranno, si è appena conclusa una curiosa iniziativa che arriva verosimilmente da tifosi di Federer. Un gruppo di affezionati lettori (purtroppo anonimi) del nostro sito – notoriamente UbiNadal – ha pensato di festeggiare la sconfitta del 31 maggio del 2009 di Rafa a Parigi, istituendo un premio simbolico che ogni anno premia il tennista che ha inflitto la sconfitta più cocente allo spagnolo. Come non poteva essere altrimenti il premio è stato intitolato a Robin Soderling, lo sfortunato giocatore svedese che – forse colpito dalla nemesi nadaliana – sembra aver anzitempo concluso la sua carriera ad alti livelli.

Gli anni scorsi il premio era stato assegnato a Roger Federer (2010); Novak Djokovic (2011); Lukas Rosol (2012) e Steve Darcis (2013). Si pensava che si potesse completare la tripletta wimbledoniana ma una variazione del sistema di votazione – da quest’anno una sorta di suffragio universale – ha visto prevalere Wawrinka su Nick Kyrgios, il giovane australiano protagonista di un grande torneo nei prati londinesi. Forse un’occasione perduta per gli organizzatori che ci sembra abbiano tradito lo spirito originario del premio. Soderling non vinse quello slam, mentre il valore del premio va rintracciato proprio nell’eccezionalità dell’evento. La sensazione è che si siano lasciati trascinare da considerazioni poco sportive.

Una sconfitta in finale, per di più con lo spagnolo in campo con evidenti problemi fisici, forse può soddisfare tifosi particolarmente sfegatati ma lascia poche tracce nella performance di Nadal.  La sconfitta con Soderling fu storica per lo stupore che provocò (secondo il nostro Rino Tommasi una delle sorprese più clamorose della storia di tutti gli sport). Così come avevano poco senso le assegnazioni del premio 2010 e 2011, visto che di tutto si può parlare tranne che di sorpresa.  Un passo indietro che speriamo l’anno prossimo venga corretto, inducendo gli organizzatori ad una più attenta selezione delle nomination.

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