Più equilibrio ora che alla vigilia. Forse la Francia leggera favorita?

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Più equilibrio ora che alla vigilia. Forse la Francia leggera favorita?

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TENNIS COPPA DAVIS – Roger Federer giocherà anche il doppio con Stan Wawrinka. Lo pensano tutti. E stamattina i due si sono “scaldati” a fianco contro Lammer-Chiudinelli. La Francia sceglie a sorpresa la coppia Gasquet-Benneteau. Vedi ultima ora a fianco.  Ma non è detto che il doppio decida l’incontro. All’interno il video del divertente dialogo con Luthi e Federer…  

 

Fino a ieri ci si era soffermati, nello stilare un pronostico, sulla schiena di Roger Federer e sulla possibile influenza del pubblico francese.

Stasera, dopo l’1a1 con cui si è conclusa la prima elettrizzante giornata – forse più elettrizzante per l’atmosfera di questo stadio, di questo pubblico (27.432 spettatori, record assoluto per la Davis), di questo incredibile teatro che per il livello di gioco (sebbene i due vincitori abbiano fatto vedere colpi super-spettacolari, in particolare i rovesci di Wawrinka e i dritti di Monfils) – l’aspetto più positivo è il fatto che questa finale di Davis dovrà come minimo arrivare alla terza giornata per decretare un vincitore. Ma quale?

Io credo che vedremo in campo nel doppio le due formazioni più forti e quotate, da una parte Gasquet e Tsonga (con Tsonga che non ha mai perso un doppio in 5 match, mentre Gasquet ne ha vinti 2 su 3, i due giocati al fianco di Tsonga: e particolarmente significativo quello vinto su Berdych e Stepanek, più che su Hewitt-Guccione che per l’appunto hanno invece sconfitto Federer e Wawrinka) e dall’altra Wawrinka-Federer.

Se Luthi schierasse in doppio Chiudinelli al posto di Federer secondo me sarebbe folle. Anche un Federer all’80 per cento vale di più di Chiudinelli, se non altro per la diversa personalità, per l’ascendente che avrebbe sui suoi avversari.

È vero che Federer e Wawrinka dopo aver vinto l’oro olimpico a Pechino hanno spesso deluso in Davis: hanno perso quattro volte su 6, l’ultima dai kazaki Golubev e Nedovyesov quest’anno, lo scorso anno dagli olandesi Haase e Rojer, in passato da Mike Bryan e Mardy Fish, e sull’erba da Guccione e Hewitt, ma il loro potenziale resta notevole…a confronto con un doppio che schieri Chiudinelli.

Tanto più in una situazione del genere, nella quale Federer in singolare non dà grande garanzie. Diverso sarebbe stato il caso di un Federer in piena forma. Ecco perché se alla vigilia di questa finale si potevano considerare gli svizzeri favoriti in 4 singolari e sfavoriti nel doppio, adesso la situazione sembra essersi modificata in maniera abbastanza decisa. Da un possibile 4-1 per la Svizzera, siamo ora più orientati verso un 3-2 per la Francia.

Ho chiesto ad Angelo Cucaro di informarsi e informarci sulle quote dei bookmakers adesso.

Magari mi smentiranno. Ma il Monfils di stasera mi ha impressionato quasi quanto Wawrinka, anche se nelle due perfomances vittoriose dei due è difficile capire quanto siano stati agevolati dall’incerta condizione delle loro due vittime.
Non mi è piaciuto Tsonga e non mi è piaciuto Federer, infatti. Nel caso dello svizzero ero però condizionato, almeno quanto lui stesso, dai suoi supposti problemi alla schiena. Mentre per quanto concerne Tsonga non me lo aspettavo così piatto, passivo. Non vinceva gli scambi di dritto, figurarsi quelli di rovescio.

Il Federer di stasera non era certo il miglior Federer, però il Monfils scatenato di stasera potrebbe sul 2 pari esaltarsi ancora di più e dimostrarsi capace di tutto contro Wawrinka, il quale oggi ha certo dimostrato progressi di personalità, però sull’eventuale 2 pari potrebbe anche tremare più di Monfils che…essendo un po’ matto e un altro po’ inconsciente secondo me giocherà un’altra grande partita. Monfils perde tante partite che non dovrebbe perdere perché va via di testa, ma in un match di Coppa Davis, con l’assistenza di un capitano e con il pubblico che lo sostiene secondo me è un giocatore che può salire di un buon venti per cento rispetto all’abituale rendimento.

Non a caso Monfils che considera questa come la più importante vittoria della carriera per le particolari circostanze che la contrassegnano (“La finale, l’avversario mai battuto prima sulla terra battuta, l’aver giocato davanti a questa folla, certamente uno dei tre top-match della mia vita”), dopo aver detto di essere sceso in campo un po’ nervoso poi “la gente mi ha dato una gran carica (sugli spalti anche Santoro e Leconte con tanto di sciarpa francese al collo, n.d.r.), mi ha stimolato a giocare i miei colpi, a servire con il massimo della forza, con i dritti più potenti … mi sono bastati due o tre games e mi sono sentito su, al massimo…sono riuscito a dimenticare la tensione abbastanza presto”.

Ma Gael è talmente matto che quando gli è stato chiesto quali fossero le altre due partite cui si riferiva quando ha accennato alle sue tre migliori ha risposto: “La prima quando ho battuto mio padre, la seconda quando ho…perso con Lleyton Hewitt a Bercy, 63 76, ma c’era anche quella volta una grandissima atmosfera…”.
Strano Gael non abbia ricordato allora i suoi match con Fognini!

Federer ha fatto buon viso a cattiva sorte quando è venuto a dirci in conferenza stampa che “mi sento bene, l’aspetto incoraggiante è che ora ho delle informazioni sulla mia condizione e che ho finito meglio di come avevo cominciato. Non ho mai sentito dolori lancinanti, ma chi ha giocato ad alti livelli sa che si sente la paura di farsi male…è come un fantasma che senti presente e che può uscire fuori in ogni momento”.

A seguito di queste dichiarazioni quasi ottimistiche, ho preferito chiedere allora a Luthi: “Puoi dirci se hai più chances di vincere il punto del doppio con Roger o un singolare con lui dopo averlo visto giocare…”

E Luthi, come del resto prevedibile, ha fatto il pesce in barile: “Non puoi saperlo prima di un match, è difficile dirlo, Penso che sia molto positivo, come hai detto (?), che lui si è sentito sempre meglio nel corso del match. Sì vedremo quale sia la decisione più giusta da prendere. Ma non te lo posso dire adesso…”.

E io: “Beh, scusa, ma non credo che tu abbia risposto alla mia domanda…”

“Questo è possibile…” – mi ha risposto sorridendo.

Io: Forse non hai capito…

Interviene Roger Federer: – Oppure non voleva risponderti. Metti anche quest’ipotesi eh…(ride Roger e ridono tutti in sala conferenze).

Io: –Beh, allora Roger puoi rispondere te che sei più spontaneo…
Roger si nega, sia pur sorridendo: “No, no… – e comincia a parlare in svizzero tedesco a Luhti che, per tutta risposta, precisa: “Ho capito, ho capito la domanda (e tutti di nuovo ridono…ma la risposta alla domanda non arriva, ormai non mi restava che rassegnarmi. Ma, insomma, noi giornalisti ci si deve pur provare, sennò è inutile andare alle conferenze stampa).

Di seguito il video del divertente siparietto

La pretattica è comprensibile, anche se non serve a niente. Non è che Tsonga e Gasquet dormiranno in modo diverso sapendo di dover affrontare una coppia piuttosto che l’altra.

Capitan Clement l’aveva anche detto, a proposito del match di Monfils: “Gael è sceso in campo pensando di dover giocare contro un fortissimo Federer…non puoi scendere in campo contando sul fatto che l’avversario non possa giocare bene. Sarebbe stato un grave errore. Il modo più sicuro per perdere è pensare che l’avversario non riuscirà a correre o a giocare bene. Devi focalizzare il tuo tennis su quello che l’avversario fa, adattarsi alle sue strategie. Questo è quello che Gael ha fatto molto bene. Roger ha fatto diversi errori sì, anche gratuiti. Ma avevo anche la sensazione che potesse muoversi bene. Non ci siamo potuti rendere conto di alcun problema con la sua schiena nel corso del match…”.

Dopo di che Clement ha detto di essere praticamente sicuro che a scendere in campo nel doppio saranno proprio Federer e Wawrinka, fianco a fianco.

È circolata allora la battuta: “E Mirka Federer farà un tifo infernale per entrambi!”.

Vabbè, bisogna anche poter scherzare no? Uno spettatore ha gridato stasera “crybaby” (“piagnone”) a Wawrinka quando lo svizzero aveva perso il secondo set con Tsonga, riferendosi naturalmente all’ infelice aggettivo usato da Mirka Federer sabato scorso a Londra. Un collega svizzero mi ha ricordato stasera che quell’aggettivo “crybaby” per  un tennista svizzero si era molto più sottolineato per Federer piuttosto che per Wawrinka. Quante volte, in effetti, abbiamo visto Federer in lacrime, sia dopo uno Slam vinto sia dopo uno perso.

Il doppio è in programma alle 15,30. Tutti lo considerano, come sempre, molto importante. Eppure non sarà decisivo. Perché in caso di sconfitta del duo svizzero un Federer in miglior condizione potrebbe battere Tsonga e Wawrinka rovesciare l’1-2 in un 3-2 (anche se non è successo tante volte), così come nel caso di una vittoria svizzera in doppio Tsonga potrebbe benissimo battere questo Federer poco convinto (lo ha già battuto anche al Roland Garros, oltre che a Wimbledon) e poi Monfils fare il miracolo battendo Wawrinka come gli è riuscito 2 volte su 4, anche se i due non si sono ma affrontati sulla terra rossa.
Insomma, potrebbe davvero dimostrarsi una finale di Coppa Davis indimenticabile, decisa all’ultimissimo punto dell’ultimissimo singolare.

Intanto stasera in hotel ho incontrato Arnaud Boetsch, ex vincitore di coppa Davis nel ’96 – fu suo il punto decisivo contro Kulti a Malmoe – nonché manager della Rolex e commentatore tv con Patrice Dominguez , e mi ha detto: “Secondo me la Francia vincerà il doppio e poi Clement sostituirà Tsonga con Gasquet.”

Un rapido sondaggio fra i giornalisti presenti nel nostro hotel ha detto che quasi tutti, salvo naturalmente gli svizzeri e i tedeschi, vorrebbero vedere la Francia vittoriosa per 3-2 con Monfils che conquista il punto decisivo.

Questa sarebbe, aggiungo, anche la sola situazione che spingerebbe Roger Federer a giocare la Coppa Davis anche l’anno prossimo. Se invece la Svizzera vincesse la Coppa potreste star sicuri che Roger non la giocherebbe più. E questa allora, se non cambia formula, potrebbe essere l’ultima vera grande finale con interesse mondiale. Fino a quando una fase finale a 8 squadre in un’unica sede non diventerà un evento mondiale anche televisivamente

 

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