Clement: "Ora è più complicato, ma ce la metteremo tutta per vincere"

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Clement: “Ora è più complicato, ma ce la metteremo tutta per vincere”

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TENNIS INTERVISTE FINALE COPPA DAVIS – Le dichiarazioni del post partita della squadra francese dopo il doppio. Svizzera b. Francia 6-3 7-5 6-4. Traduzione di Federico Bertelli

Alla fine del secondo set avete pensato di fare qualcosa di diverso per spezzare il ritmo della coppia svizzera?

(Benneteau): Sì. Alla fine del secondo set ci siamo andati molto vicini. Non credo che avremmo dovuto cambiare parecchio. Avremmo dovuto mettere insieme alcuni pezzi per completare il puzzle e davvero mancava poco.

Il nostro gioco di risposta è migliorato e di rimando loro hanno giocato bene a rete. Avremmo potuto essere migliori in quel momento. Avremmo potuto rispondere bene allo stesso tempo entrambi. Questa è una delle chiavi in doppio.

Perdere il secondo set è stato davvero duro, perché avevamo la sensazione che lo avremmo potuto vincere. Sul punteggio di un set pari tutto poteva essere diverso. Ma non è successo perché hanno giocato davvero bene. In definitiva hanno espresso un ottimo tennis durante tutti i 3 set.

Richard, di solito sei in grado di esprimere performance migliori, soprattutto a rete: come ti sembra di aver giocato oggi?

(Gasquet): Avrei potuto giocare meglio. Non sono stato in grado di convertire i break point avuti a disposizione nel secondo set. Se fossimo riusciti a breakkarli sarebbe stato più facile portare a casa il secondo set, nel quale abbiamo avuto 5 palle break, anche se questo non implica che avremmo vinto.

In un caso sono stato sfortunato, la risposta di dritto ha colpito il nastro e poi è uscita (ndt: a federer battuto). Non ho giocato un match eccezionale oggi e sono deluso. Sono deluso per il match, ma i nostri avversari hanno giocato molto bene. Hanno risposto molto bene e hanno eseguito delle combinazioni molto interessanti. Sono stati impressionanti.

Julien, come giudicheresti la vostra performance?

Come ha detto Richard, sono stati molto solidi. Roger ha servito incredibilmente bene.  Sono stati molto efficienti.

A rete Stan ha giocato estremamente bene, sbagliando poco. Credo che non abbiamo risposto bene, anche se abbiamo giocato contro due giocatori dal servizio eccezionale: Stan serve a 210-220 Km/h, mentre Roger varia molto. In doppio sappiamo che le cose possono cambiare molto velocemente: se la risposta di Richard non avesse pizzicato il nastro lo stadio sarebbe esploso e ci sarebbe stata un’atmosfera differente.

Ci puoi dire se ci sono state sorprese nella scelta dei due doppisti?

(Benneteau): è andato tutto come era stato deciso fin dall’inizio. Questo è ciò che è successo.

Per chiarire la cosa: ieri notte sapevate già chi avrebbe giocato oggi?

(Benneteau): Sì

Sapevi con grande anticipo che avresti giocato con Richard?

Sapevo che se avessi giocato, il mio partner sarebbe stato probabilmente Richard.

Julien, mi piacerebbe sapere se ieri notte c’è stata una vera discussione in merito al fatto che Jo dovesse giocare oggi, per compensare la sua sconfitta.

Si, c’è stata una discussione con il capitano (Arnaud Clement, ndt) e con Jo. Il capitano ha anche parlato con me. Questo è quello che è successo.

Prima che andaste a letto, Richard e Julien sapevano già che avrebbero giocato il doppio oggi?

(Clement) Sì lo sapevano.

Perché non si sono allenati insieme allora?

(Clement): A volte hanno avuto dei programmi differenti. A volte uno preferiva alzarsi un po’ più tardi dell’altro. Non era molto importante il fatto che si allenassero insieme per riscaldarsi questa mattina, perché avevano già avuto tempo per farlo.

Perché hai avuto fiducia in Richard e Julien, anche se quest’anno non avevano mai giocato in Davis assieme?

(Clement): Perché non avrei dovuto avere fiducia in una coppia che ha vinto molti titoli e la medaglia d’oro alle Olimpiadi?

Sapete già chi giocherà domani?

(Benneteau): Non ancora, anche se le idee sono abbastanza chiare in merito.

Avete le spalle al muro adesso. Storicamente le prospettive non sono molto rosee sull’1-2 (ndt. Negli ultimi 50 anni solo in 3 occasioni la squadra sotto 2-1 è riuscita ad alzare l’insalatiera). Che cosa dirai ai tuoi giocatori adesso?

(Clement): Naturalmente le cose sono molto complicate ora. Dobbiamo compiere un’impresa. Abbiamo ancora una chance, e ce la metteremo tutta. Sarà una grande sfida cercare di battere il n.2 e il n. 4 del mondo in una finale di Coppa Davis. Ma anche se abbiamo poche possibilità, ce la giocheremo fino in fondo.

Ieri non hai giocato, ma si ha l’impressione che tu, come Arnaud Clement e Jo non abbiate giudicato all’altezza il pubblico di ieri, per essere una finale di Coppa Davis. Oggi com’è andata?

(Benneteau): il pubblico è stato eccezionale. Anche durante il riscaldamento mattutino abbiamo avuto l’impressione che ci fosse un grande entusiasmo. Quando siamo scesi in campo l’atmosfera era eccezionale. Ogni volta che abbiamo avuto bisogno del pubblico, la gente ha risposto. Ci hanno supportato. Gli elvetici facevano parecchio chiasso, ma è normale, visto che hanno giocato molto bene. È normale che i tifosi fossero euforici. Ma il pubblico di parte francese ci ha sostenuto e spero che continuino a farlo anche domani.

Tornando sull’argomento, Julien, abbiamo visto Jo piangere durante gli inni. Si è emozionato. Perchè pensi sia successo? Forse perché avrebbe voluto giocare.

(Benneteau): Neppure io ero lontano dallo sciogliermi in lacrime. Le emozioni erano veramente forti. Nell’arco di una vita, di una carriera, avere 27.000 persone che ti accompagnano a cantare l’inno nazionale è qualcosa di veramente raro. Queste emozioni si possono spiegare senza bisogno di tirare fuori infortuni o altro. Stavo per mettermi a piangere io stesso.

 

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