Scommesse, altri sospetti su Starace. 60.000 euro versati, secondo l'accusa

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Scommesse, altri sospetti su Starace. 60.000 euro versati, secondo l’accusa

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TENNIS E SCOMMESSE – La Gazzetta dello Sport di oggi dà notizia dello sviluppo delle indagini. Il pm di Martino ha intenzione di dimostrare il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. Si infittiscono i sospetti su Starace: gli inquirenti avrebbero in mano “carte inequivocabili”

 

Oggi la Gazzetta aggiunge un altro tassello al puzzle dell’inchiesta su tennis e scommesse. Secondo Francesco Ceniti il pm Roberto di Martino è convinto di avere prove sufficienti a dimostrare l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Inoltre, sembra che l’accusa abbia in mano delle prove inequivocabili riguardanti il coinvolgimento di Potito Starace. In particolare ci sarebbero le prove di 60.000 euro versati per truccare le partite. Secondo l’accusa anche Barcellona 2009 rientra tra i tornei truccati: Starace vi partecipò e venne eliminato al primo turno dopo aver vinto il primo set ed essersi ritirato sul 2-0 del terzo set. La settimana scorsa la procura aveva ipotizzato che Potito avesse venduto la finale del torneo di Casablanca, giocata poco prima del torneo di Barcellona. Starace ha risposto il giorno dopo con un comunicato secco, riportato da Ubitennis. Qui sotto alcuni passi dell’articolo apparso oggi sulla Gazzetta:

Starace e le scommesse
Sospetti pure su Barcellona

Nell’inchiesta di Cremona finisce una partita persa in Spagna nel 2011
Francesco Ceniti

(…) Il destino di Daniele Bracciali e Potito Starace sembra legato pure nelle indagini condotte dalla Procura di Cremona: ieri altro giro d’interrogatori per Roberto Goretti, attuale d.s. del Perugia. Il pm Roberto di Martino è convinto di avere in mano prove più che sufficienti per dimostrare l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. In altre parole: partite di tennis vendute a un tariffario stabilito per favorire scommesse a colpo sicuro. Goretti, nella visione del pubblico ministero, è parte attiva almeno quanto Manlio Bruni e Francesco Giannone, i due ex commercialisti di Signori che per gli inquirenti fanno parte del cosiddetto clan dei bolognesi. (…) In ogni caso l’inchiesta è in discesa: sarebbero almeno 7 i soggetti nel mirino del pm. Entro pochi mesi potrebbero arrivare le richieste di rinvio a giudizio, anche per Bracciali e Starace. Su Bracciali, già interrogato nelle scorse settimane, gli inquirenti non avrebbero dubbi: le chat, le parole di Bruni, gli altri elementi raccolti vanno nella stessa direzione. (…) Un discorso che con aspetti diversi vale anche per Starace. A differenza di Bracciali non è finito nella rete delle intercettazioni, ma contro di lui pesano le testimonianze di Goretti e Bruni. Non solo: chat, sms e altro materiale in mano a chi indaga sarebbero schiaccianti nei confronti del campano. Dopo una combine nel 2009 (rivelata da Goretti) e la finale di Casablanca (con chat e messaggi tra Bruni e Bracciali) adesso spunta anche il torneo di Barcellona, poche settimane dopo la sconfitta in Marocco. In mano al pm ci sarebbero carte inequivocabili (compresi i soldi versati, circa 60 mila euro) che dimostrerebbero la truffa in nome delle scommesse. Giusto per la cronaca: Starace uscì da quel torneo al primo turno, perdendo in modo particolare contro lo spagnolo Gimeno Traver: vittoria 6-4 al primo set, poi 1-6 e il ritiro quando era sotto 2-0 nel terzo. (…)

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