Quali saranno le giovani speranze più attese nel 2015?

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Quali saranno le giovani speranze più attese nel 2015?

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TENNIS – Quali saranno le speranze per il tennis ATP del 2015? Dai più noti Thiem, Coric, Zverev ai meno famosi Schwartzman, Ymer, Lokoli, Garin. Un prontuario da tenere a mente per la prossima stagione!

L’articolo seguente ha lo scopo di presentare alcuni tennisti che nel 2015 dovranno essere seguiti con attenzione. Non tutti i giovani tennisti sono stati inseriti in questa lista, (il cui ordine è completamente casuale), per diverse ragioni che mi accingo a segnalarvi. Prima fra tutte perché sono già affermati, (Dimitrov su tutti), ed è quindi inutile aggiungere materiale alla già sterminata bibliografia che li circonda. Altri tennisti, magari già altrettanto famosi, non sono in lista perché, probabilmente, non hanno così tanto talento che possa sopperire alla carenza di una vita d’atleta, (il riferimento a Bernard Tomic non è certamente casuale).

Oppure, infine, cosa assai più semplice e scontata, trattasi di mera dimenticanza per la quale, nonostante tutti gli accorgimenti presi non posso farci nulla e, della quale, mi scuso fin d’ora. Premetto infine che tra la lista dei giocatori segnalati non viene riportato Gianluigi Quinzi. Questo non perché non nutra speranze sul nostro portacolori, (tutt’altro), ma perché ho già scritto parecchio in precedenza e aggiungere altro materiale a quanto già affermato sarebbe fuorviante ed insignificante.

 

Dominic Thiem (AUT) 21 anni, numero 39 ATP

Poco da dire su Thiem. Lo conoscono già tutti quindi questa presentazione sarà breve. Giocatore dotato di un magnifico rovescio e di un ottimo diritto, nel 2015 dovrà continuare a migliorare specialmente nella parte atletica (ancora un po’ troppo carente), nel servizio (buono, ma certamente migliorabile) e nella tenuta mentale che a volte presenta delle lacune. Giocatore da tenere in grande considerazione perché il talento è di primissimo piano e forse il solo Dimitrov gli è superiore. A mio avviso Thiem è superiore ad un altro prospetto interessante come il belga David Goffin che gli è avanti di 17 posti in classifica.

Goffin, a differenza di Thiem, ha un fisico minuto che potrebbe creargli qualche difficoltà nonostante possa ancora scalare qualche posizione in graduatoria. Se fosse nel pugilato, Goffin non potrebbe competere con la gran parte dei tennisti moderni perché sarebbe far combattere un peso massimo con uno leggero. Già solo per questo il talento belga va apprezzato e sostenuto.

 

Nick Kyrgios (AUS): 19 anni, numero 51 ATP 

Questo ragazzo è davvero forte. Non c’è nessuno, al momento, così giovane ad avere i risultati del tennista australiano. Nel 2014 ha giocato relativamente poco, ma gli scalpi ottenuti sono incoraggianti per azzardare l’ipotesi che questo giocatore diventerà davvero molto forte. Oltre alla ben nota vittoria con Nadal a Wimbledon, ha superato avversari di buon (ottimo) livello come Marinko Matosevic, Richard Gasquet, Mikhail Youzhny, Tommy Robredo e Denis Istomin.
Se a queste ci aggiungiamo le sconfitte lottate contro Raonic (nei quarti di finale a Wimbledon), Gael Monfils (in Davis) e Tommy Robredo (agli US Open) non vederlo a ridosso dei primi 30  al mondo a fine 2015 sarebbe una delusione. Una grossa delusione.

Giocatore dotato di una potenza incredibile, di una fortissima tenuta mentale e di un’ottima, (vista la stazza), mobilità da fondocampo. Più che una promessa, una certezza.

 

Alexander Zverev (GER) 17 anni, numero 137 ATP

Con Kyrgios e Coric l’atleta tedesco è sicuramente quello che si è fatto preferire tra le nuove leve del tennis mondiale nella stagione appena conclusa.

Giocatore molto potente, dotato di un’ottima mobilita da fondocampo e di un servizio già di primissimo livello, il diciassettenne nato ad  Amburgo ha scalato velocemente la classifica fino ad issarsi in pianta stabile nei top 150.

Figlio di Alexander Zverev sr, professionista nell’unione sovietica e fratello di Mischa Zverev, (che ha raggiunto la quarantacinquesima posizione mondiale nel 2009), è stato con Gianluigi Quinzi il più giovane ad aggiudicarsi il Bonfiglio (tra i più prestigiosi tornei giovanili). Insomma, le stigmate del predestinato erano già evidenti gli scorsi anni..

Il miglior risultato nel 2014 è stato senza dubbio l’aver raggiunto la semifinale del torneo di casa (Amburgo). Anno che era iniziato nel migliore dei modi con l’affermazione dello Slam, categoria jrs, in Australia. Da quel momento, il precoce talento tedesco, ha abbandonato il circuito dei ragazzi per fare conoscenza con quello dei professionisti, dove ha ottenuto ottimi risultati, (tra questi l’affermazione anche nel ricco torneo challenger di Braunschweig).

Nonostante sia un giocatore che per conformità fisica e per modo di giocare, dovrebbe trovare preferenza nelle superfici veloci, in realtà, al momento, i migliori risultati nel circuito maggiore li ha ottenuti sulla terra rossa. Tutto ciò fa presupporre quanto il 2015 potrebbe essere una stagione estremamente redditizia per il talento tedesco passato in pochi mesi da numero 828 a 137.

L’unica pecca di quest’annata è stata la programmazione dei tornei da disputare forse un po’ troppo densa. In alcune situazioni, come il torneo di Umago, Zverev si è presentato in campo evidentemente stanco e quando si è stanchi non solo si perdono le partite, ma si rischia di farsi male, (cosa estremamente più pericolosa). Anche la programmazione della stagione deve essere curata nei minimi particolari ed è importante che il team che segue il ragazzo lo capisca e apporti i dovuti accorgimenti.

 

Diego Sebastian Schwartzman (ARG) 22 anni, numero 61 ATP

Con Juan Martin Del Potro pronto al rientro, l’Argentina ha finalmente ritrovando una giovane speranza che negli ultimi anni si era un po’ persa nel limbo del circuito minore: Diego Sebastian Schwartzman. L’argentino di Buenos Aires è finalmente riuscito a disputare una buona stagione coronata con la vittoria alle finals del circuito challenger.

In patria lo chiamano il nuovo Coria per la sua velocità e per la sua struttura fisica non certo mastodontica (è alto appena 170 centimetri), ma in realtà il paragone, a mio avviso più azzeccato, è quello con Hewitt.

Coria era un giocatore che con la racchetta poteva fare qualsiasi cosa, (la palla corta di Guillermo, per fare un esempio, rimarrà scolpita per sempre nella mente di tutti gli appassionati tennistici), Diego non ha quella destrezza.
Il ventiduenne argentino ha uno stile molto simile a quello dell’australiano Hewitt: giocatore di grande carattere e di ottima regolarità riesce ad appoggiarsi benissimo ai colpi dei suoi rivali utilizzando la velocità di palla degli avversari. Insomma, più gli si tira forte più lui è contento.  Il paragone sembra quasi irriverente se consideriamo i risultati dell’australiano che ha iniziato a vincere a 16 anni, ma lo stile di gioco di Diego lo ricorda parecchio.

Purtroppo come Hewitt (specialmente l’ultimo Hewitt) l’argentino deve fare i conti con una palla forse troppo leggera (ancor più di quella dell’australiano) per riuscire veramente ad imporsi ad altissimo livello. Anche se questa stagione un giovane giapponese ha dimostrato che se si hanno le qualità e se si crede in sé stessi, i risultati presto o tardi arriveranno. Ovviamente stiamo parlando di Nishikori. Ma Nishikori è un fenomeno, mentre l’argentino forse solo un ottimo giocatore.

L’ottimo 2014 disputato, la crescita tecnica e fisica conseguita in questa stagione, la sua grande tenacia e dedizione al lavoro credo possano portare Schwatrzman a concludere il 2015 almeno tra i primi 40 giocatori al mondo e chissà che sulla terra non possa dare fastidio a qualche big.

 

Jiri Vesely (CZE) 21 anni, numero 66 ATP

 Se in precedenza abbiamo descritto un giocatore di grande grinta, concentrazione e regolarità, ora ci troviamo di fronte a tutto l’opposto.

Il ventunenne giocatore ceco è tanto esplosivo e potente con i colpi di rimbalzo e d’inizio gioco, quanto distratto e incline allo scoramento.
Nonostante questi difetti, sono in molti a credere che il giovane ceco si ritaglierà uno spazio di primissimo piano nel mondo del tennis.
Se sarà fortunato a trovare una guida tecnica che riesca a fargli incanalare tutta l’energia che solitamente spreca nelle imprecazioni o nei momenti d’ira quando le cose non girano al meglio, è sicuramente un potenziale top 10. Non nel 2015 credo, ma prima o poi potrà arrivarci.

Come stile ricorda molto il connazionale Berdych e, come il suo idolo, deve lavorare molto negli spostamenti laterali ancora notevolmente approssimativi. Il tempo c’è, l’età è dalla sua e da casa si porta dietro due colpi, servizio e dritto, che sono già di altissimo livello.

Per lui, questa stagione, lo scalpo di Gael Monfils a Wimbledon quando avanti due set a zero (e avanti di un break nel terzo), si è fatto rimontare e trascinare al quinto dove è riuscito a dimostrare il suo talento e la sua tenacia aggiudicandosi l’ultimo parziale per 6/4 quando oramai appariva chiaro che l’inerzia fosse tutta dalla parte del galvanizzato transalpino.

 

Borna Coric (CRO) 18 anni, numero 91 ATP

 Numero 91 ATP ancora per poco (molto poco, credo). Per il 2015 sono in pochi (pochissimi) a non credere che entrerà stabilmente tra i primi 40 al mondo (come minimo). Non mi dilungo molto nel presentare questo giocatore perché è già conosciutissimo anche complice la vittoria contro Nadal (menomato) a Basilea.

Il nuovo Djokovic lo chiamano. Paragone, a mio avviso, non fu mai tanto azzeccato; e questa volta, anche un croato dovrà essere lusingato dal venir paragonato a un serbo.

Coric è il classico attaccante da fondocampo, solido in tutti i fondamentali con una buonissima velocità di palla e una buona battuta, dotato di una fortissima tenuta mentale. Per fare davvero il salto di qualità, dovrà irrobustirsi ancora un pochettino al fine di far camminare la sua palla ancora di più. Ma attenzione, se i miglioramenti nel 2015 saranno della stessa portata avvenuti tra fine del 2013 e 2014, questo ragazzo, inizierà stabilmente ad occupare i titoli delle riviste specializzate.

 

Andrey Kuznetsov (RUS) 23 anni, numero 93 ATP

 Partiamo dal presupposto che come la gran parte dei tennisti russi è matto.

E’ (forse?) questa una valida ragione per capacitarsi del fatto che sia appena dentro i 100 nonostante un talento cristallino che ricorda molto quello del connazionale Kafelnikov? Credo di si, nonostante ciò, bando ai preamboli, passiamo alla presentazione dell’atleta.

Giocatore che più longilineo non si può, magro fino all’inverosimile, Kuznetsov riesce comunque a generare un’ottima velocità di palla grazie a colpi piattissimi, soprattutto un rovescio bimane di grandissima qualità.

Se riuscirà a mettere a posto i tasselli del suo tennis, a rimanere libero dagli infortuni, (purtroppo sempre un po’ bersagliato, specialmente nell’ultima stagione), e a trovare una certa continuità, potrebbe essere quello che in Russia stanno attendendo con trepidazione.
Sublime, nel 2014, il match disputato e vinto a Wimbledon contro David Ferrer, battuto 6/2 nella partita decisiva, collezionando una serie impressionante di accelerazioni e, conseguenti, colpi vincenti.  Quella di Wimbledon è stata per lui l’unica perla in un’annata costellata da infortuni e prestazioni scadenti, (per le sue potenzialità ovviamente).

Ex numero 3 del mondo jrs, deve lavorare tantissimo in palestra per irrobustirsi e costruirsi un fisico degno del suo talento che è davvero di primissima fascia. Per lui il 2015 sarà fondamentale per non essere annoverato nella lunghissima schiera dei talenti inespressi.

 

Elias Ymer (SWE) 18 anni, numero 213 ATP

 Altro giocatore molto interessante. Lo svedese di origine etiopica, (di cui conosce perfettamente anche la lingua), è un giocatore da tenere davvero d’occhio nel prossimo 2015. Appena lo vedi giocare si capisce immediatamente che questo ragazzo potrà fare cose importanti. Non è altissimo (circa 183 centimetri), è dotato però di un servizio molto potente, di un buon rovescio (anche se c’è ancora parecchio da migliorare con il colpo bimane), ma soprattutto di un diritto devastante. A tratti ricorda il diritto di Jo Wilfired Tsonga per quanto è potente. Il 2014 è stata per lui un’annata abbastanza strana. Lo aveva programmato quasi tutto a disputare tornei ITF per costruirsi una buona classifica, ma non appena ha notato che maramaldeggiava a quel livello, ha alzato il tiro e, da metà 2014 in avanti, ha disputato con continuità, e discreti risultati, i tornei challenger.

Attenzione a lui anche per un altro motivo: il ragazzo svedese è seguito come coach da Magnus Norman, l’artefice dell’esplosione di Wawrinka.
Ymer deve lavorare su rovescio, sulla continuità e sulla mobilità da fondocampo (la parte atletica presenta ancora grosse pecche). Se riuscirà a migliorare in questi aspetti, sicuramente nel 2015 potrà scalare velocemente la classifica ed entrare in pianta stabile nei primi 100 giocatori del mondo.

 

Laurent Lokoli (FRA) 20 anni, numero 285 mondiale.

 La scuola francese continua a sfornare una sfilza di talenti e giocatori di ottimo livello, aspettando che arrivi prima o poi il campione. Purtroppo per i transalpini nessuno sforzo amministrativo o scolastico sostituirà mai i miracoli del caso, cui si devono i grandi uomini. Tra tutti i misteri della nascita è questo il più inaccessibile alla nostra ambiziosa analisi moderna.

Credo che aspetteranno ancora un po’. Ho grossi dubbi che l’attesa del fuoriclasse si completi con la maturazione di Laurent Lokoli, ciononostante il ragazzo transalpino è un prospetto interessante che va osservato con attenzione.
Passiamo alla presentazione del tennista, di origini (paterne) congolesi e (per madre) croate, dopo questa doverosa premessa.

Lokoli come struttura e modo di giocare, ricorda il connazionale Gael Monfils anche se non pare promettere, almeno a colui che scrive, altrettanto bene.

Per il momento il transalpino, che ha iniziato a giocare a 3 anni, che ha come idolo Roger Federer, come superficie preferita la terra rossa e che viene soprannominato per le bizzarrie che tiene in campo (e fuori) “el loko” , ha mostrato più talento nella “sfida” contro Monfils a colpi di breakdance tenuta per intrattenere il pubblico parigino in una uggiosa giornata al Roland Garros, piuttosto che in un campo da tennis…

Eppure il talento sono in molti a giurare che c’è.

Si definisce un giocatore offensivo, dotato di un diritto e un servizio molto potenti. Sul rovescio c’è ancora tantissimo lavoro da fare. Anche per lui il 2015 è una stagione importante dopo aver concluso il 2014 tra i primi 300 al mondo.

 

Thanasi Kokkinakis (AUS) 18 anni, numero 150 ATP

 Pete Sampras è stato uno dei più grandi tennisti della storia ed era di origine greca. L’origine ellenica è il comune denominatore che unisce, al momento, Sampras a questo giovane ragazzo australiano. Auguriamo a Kokkinakis che possa anche solo lontanamente, avvicinare la sontuosa carriera di Pistol Pete.

Il diciottenne di Adelaide, in realtà, nel 2014 non ha ottenuto grandissimi risultati ed ha rallentato quella che in molti ritenevano una certa esplosione tra i giovani rampanti del circuito tennistico mondiale.

I guai fisici sono stati la causa principale di questa situazione.

L’altra realtà è che, forse, Kokkinakis sia meno forte rispetto ad altri giovanissimi del circuito.

I margini di miglioramento sono evidentissimi, specialmente dalla parte del rovescio e soprattutto dal fisico che è ancora troppo minuto per questi livelli, (se lo paragoniamo a Kirgyos sembra il fratello rachitico).

Giocatore comunque molto interessante e da seguire con attenzione nel 2015.

 

Kyle Edmund (GBR)19 anni, numero 193 ATP.

 Edmund è l’unica vera grande speranza britannica, di vedere Murray giocare in Davis con un compagno competitivo. Il diciannovenne nato in Sud Africa, ma di passaporto britannico, curato e vezzeggiato dalla ricca Federazione Inglese è pronto per affrontare un 2015 dove tenterà di consolidare le sue potenzialità. Giocatore dotato di buona potenza, non disdegna qualche sortita a rete essendo bravo nel gioco al volo, (gioca da anni con continuità anche il doppio a livello juniors dove ha conseguito ottimi risultati). Nonostante preferisca giocare sul veloce ha ottenuto buoni risultati anche sulla terra rossa a livello challengers. Edmund è sicuramente un giocatore da tenere in grande considerazione per il futuro: potente, attaccante dal fondo dotato di ottimo servizio e diritto. Recentemente Greg Rusedsky non è più il suo allenatore, (e visto il lavoro fatto dispiace per il ragazzo), ma se Kyle darà continuità ai progressi mostrati nel 2014, il 2015 potrebbe essere una stagione molto positiva.

 

Christian Garin (CIL) 18 anni, numero 293 ATP

 Ed eccoci giunti alla presentazione del giocatore cui gli appassionati cileni ripongono le loro speranze nel vedere continuare la serie di grandi giocatori dopo Marcelo Rios, Nicolas Massu e Fernando Gonzalez. Non è la più facile delle pressioni da sostenere, ma il ragazzo ha le spalle larghe e sicuramente ci proverà.

Anche se il giocatore appare interessante, il 2014 non sembra avvalorare molto le speranze suddette; infatti, in questa stagione, il nativo di Santiago del Cile non ha particolarmente brillato, salvo in sporadiche occasioni, in qualche torneo challenger.

Deve lavorare ancora molto per trovare un colpo che gli possa regalare qualche punto diretto dato che, al momento, ha una buona solidità, ma fa ancora troppo fatica a trovare i vincenti.

L’età è certamente dalla sua e l’esperto tecnico Guillermo Perez Roldan potrà aiutarlo a progredire.

Al momento le avvisagli di inizio 2013 quando nel torneo di casa riuscì ad estromettere Dusan Lajovic e a mettere in difficoltà Jeremy Chardy, sembrano essere ingannatrici, ma forse a fine 2015 le idee potrebbero meglio delinearsi nel considerare le sue effettive potenzialità.

E’ comunque lo stesso giocatore che nel 2013 vinse il torneo del Roland Garros di categoria juniores dominando in semifinale Borna Coric e facendo fare solo 5 giochi in finale ad Alexander Zverev. Il 2015 per lui sarà l’anno della verità.

 

 

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