ATP: istruzioni per l’uso – Volée e passanti

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ATP: istruzioni per l’uso – Volée e passanti

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TENNIS FOCUS – Un’altra stagione di tennis è andata in archivio. In attesa che cominci la prossima abbiamo deciso di volgere lo sguardo all’anno che è stato e compilare un piccolo prontuario che ci porterà attraverso i fondamentali del gioco e i loro migliori interpreti: da Federer a Djokovic, passando per Murray e…Lopez!. Paul Sassoon, traduzione di Giulio Gasparin

 

Con la vittoria di Novak Djokovic alle ATP Finals di Londra ed il primo successo targato Svizzera in Coppa Davis è finita ufficialmente questa sorprendente stagione di tennis. Per l’inizio della prossima, i fan dovranno aspettare poco più di un mese, mentre i loro idoli saranno intenti a ricaricare le batterie ed allenarsi in vista di un altro anno di grande tennis. (clicca qui per l’articolo in inglese)

Prima che ciò possa accadere, noi di Ubitennis.com abbiamo deciso di volgere lo sguardo all’anno che è stato e compilare un piccolo prontuario che ci porterà attraverso i fondamentali del gioco e i loro migliori interpreti.

Volée

Gli ultimi dieci o anche quindici anni hanno visto una sensibile diminuzione del gioco di volo, ma questa tendenza sembra esser stata invertita nel corso delle ultime due stagioni. I giocatori più offensivi hanno trovato nel gioco a rete un favorevole alleato per piegare la supremazia da fondo dei giocatori più difensivi e solidi. Una discesa a rete ben effettuata consente, infatti, di togliere tempo al proprio avversario e quindi rendere più complicato il suo recupero.

I giocatori di serve&volley puro sono comunque solo un ricordo di epoche che furono, anche se diversi giocatori usano questa tattica per mescolare le carte in tavola. Federer è forse tra i giocatori di vertice quello che ne fa un uso maggiore, ma non è la sua prima scelta come lo era per Edberg, Becker oMcEnroe.

1) Roger Federer:

Dei giocatori in attività, lo svizzero è sicuramente il più naturalmente dotato nei pressi della rete. All’inizio della sua carriera, Federer si presentava a rete con frequenza, salvo poi scegliere un più sicuro gioco da fondo, che comunque gli ha consentito di vincere tanti dei titoli slam che ha collezionato. Nelle ultime stagioni, ad ogni modo, l’elvetico è tornato a sfruttare tutta la sua classe nel gioco di volo. Quando il suo approccio è di qualità, sembra impossibile vederlo perdere un punto a rete, anche se sta proprio nei colpi di approccio il suo punto debole.

2) Feliciano Lopez:

Il mancino spagnolo è, al pari di Federer, un giocatore che spesso ricorre al serve&volley, soprattutto sulla sua amata erba. In passato, per Lopez, la discesa a rete era quasi un mantra, con i problemi che questo comportava. Ad oggi, la sua maggior pazienza e una più accurata decisione del momento giusto per attaccare hanno reso il suo gioco offensivo più efficace. Dal punto di vista estetico, lo spagnolo non ha nulla da imparare sull’esecuzione dei colpi da chi lo precede in classifica, ma resta comunque secondo per una minor capacità di crearsi da fondo l’occasione di scendere a rete.

3) Grigor Dimitrov:

Il bulgaro è sicuramente conosciuto nel circuito per lo stile dei suoi colpi da fondo di ‘Rogeriana’ somiglianza. In questa stagione, però, Dimitrov ha lavorato sodo sul gioco di volo, fatto che gli ha dato una maggior sicurezza nell’avanzare e prendere la rete. Nonostante il terzo posto in questa classifica, per il giovane tennista c’è ancora molto su cui lavorare.

4) Andy Murray:

In una stagione normale, lo scozzese si sarebbe piazzato davanti a Dimitrov in questo ranking, ma il 2014 è stato un anno difficile per Murray. La perdita di sicurezza nei propri mezzi offensivi ha portato il due volte vincitore slam a ritornare al gioco remissivo da fondo che lo aveva contraddistinto nella prima parte della carriera. Soprattutto nel finale di stagione, si è rivisto un Murray più offensivo e questo, per lui, passa inevitabilmente attraverso un aumento delle discese a rete.

5) Jo-Wilfried Tsonga:

Per il francese vale il discorso fatto per lo scozzese. Fatta esclusione per il titolo vinto al master 1000 di Toronto, per il transalpino è stata una stagione amara di successi. Se è vero che in passato le sue discese a rete si potevano spesso descrivere come confusionarie e un po’ improvvisate, una volta lì, grazie alle sue straordinarie doti atletiche e di anticipazione, spesso riusciva a conquistare il punto. Ora che Tsonga ha adottato una tattica più ragionata sembra però aver perso in efficacia. Proprio in terra canadese aveva dato segni di tutta la sua qualità e varietà nei pressi della rete, ma è sembrato esser un fuoco di paglia in questo buio 2014.

Passanti

Con l’aumento delle discese a rete da parte di sempre più giocatori, questo fondamentale è ritornato ovviamente a prendere importanza. È un colpo diverso dal normale colpo da fondo perché richiede maggior velocità di esecuzione e favorisce la precisione orizzontale alla profondità. La potenza è anche un fattore che può passare in secondo piano in questo tipo di esecuzione, a meno di tirare al corpo, quindi è naturale che precisione, rapidità di decisione e velocità di piedi diventino predominanti per la realizzazione di questo colpo.

1) Novak Djokovic:

È il numero uno del mondo e sicuramente il più forte dalla linea di fondo, ma la qualità dei suoi passanti non è da meno alle due sopracitate. Il serbo, grazie alle sue straordinarie capacità atletiche, sembra riuscire ad arrivare su qualunque approccio avversario e, anche nelle situazioni di equilibrio più precario, pescare dal cilindro un passante migliore dell’altro. Le doti coordinative e la velocità di piedi sono i due fattori chiave in questa sua abilità che spesso lascia l’avversario esterrefatto davanti a certi angoli che solo lui sembra potersi inventare.

2) Andy Murray:

Anche per il vincitore di Wimbledon nel 2013, alla base del suo talento in questo dipartimento ci sono le grandi doti di difesa ed una tecnica solida ed affidabile. Murray si muove molto bene ed è capace di trovare grandi angoli con i suoi passanti, soprattutto dal lato del rovescio. È infatti sul dritto che spesso viene attaccato quando l’avversario vuole scendere a rete.

3) Rafael Nadal:

Quello che è forse il più grande giocatore di sempre sul rosso è anche uno dei migliori cecchini del circuito quando si tratta di passanti. Come i due che lo precedono in questa classifica, anche per lui alla base di questa sua abilità nel passare ci sono velocità di piedi e grandi doti di difesa. La ragione per cui lo spagnolo si piazza dietro a chi lo precede è che la via della rete sembra essere una delle poche vie percorribili per chi lo voglia sconfiggere. Contrariamente a Murray, è il rovescio il lato più vulnerabile del maiorchino e quindi il colpo che può essere messo in difficoltà da discese a rete ben orchestrate.

http://youtu.be/4wB5g84zM3A

4) Kei Nishikori:

Il finalista degli ultimi US Open è il classico esempio di giocatore forgiato da Bollettieri: praticamente inefficace nei pressi della rete, ma un cecchino nei passanti. Contrariamente a chi lo precede qui, il giapponese non perde campo nel tentativo di guadagnare tempo sulla palla in arrivo, ma cerca di prendere la palla con grandissimo anticipo. Ed è questo timing eccezionale che diventa un’arma micidiale nei suoi passanti, poiché arrivano molto prima di quanto non succede con gli altri giocatori. Rimane questa però un’arma a doppio taglio, poiché il grande anticipo aumenta la difficoltà di esecuzione e può facilmente condurre all’errore, soprattutto in condizioni fisiche non ottimali.

5) David Ferrer:

Lo spagnolo è un altro maestro dei passanti, anche se le sue doti sono molto più legate alla sua eccezionale preparazione atletica. Ferrer sembra essere in grado di arrivare su ogni palla, risultando uno dei più frustranti giocatori si possano affrontare nel circuito. Queste sue capacità gli consentono di far giocare sempre una palla in più il che può portare l’avversario all’errore. Contrariamente ai campioni di cui sopra, lo spagnolo difficilmente produce colpi eccezionali o angoli impossibili, ma la sua grande lucidità tattica lo porta a trovare anche il più piccolo varco lasciato libero dall’avversario a rete.

Indice della rubrica:

ATP: istruzioni per l’uso – Servizio e Dritto
ATP: istruzioni per l’uso – Rovescio, slice e risposta

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