Ora è ufficiale: Wimbledon resta gratuito (in Inghilterra, si intende)

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Ora è ufficiale: Wimbledon resta gratuito (in Inghilterra, si intende)

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TENNIS FLASH – Smentite le voci di un possibile passaggio ad un canale a pagamento, gli inglesi potranno continuare a godersi lo spettacolo sulla BBC, in chiaro. Ma in Italia?

Se il torneo di Wimbledon, trasmesso dalla BBC fin dal 1939, fosse stato acquistato da una rete a pagamento, senza dubbio si sarebbe potuto parlare di rivoluzione. E si sa, agli inglesi non piacciono le rivoluzioni, essendo gelosamente custodi delle loro tradizioni. Così non se ne farà nulla. Almeno fino al 2017 restano le buone abitudini: televisione di Stato e prati verdi.
Tutto ciò non può che suscitare in noi poveri italiani una profonda invidia. Certo, i canali a pagamento offrono un prodotto mediamente superiore, per continuità e qualità del commento (chi non ricorda quelle partite di venti o trent’anni fa che la RAI interrompeva nelle fasi più concitate, per trasmettere il telegiornale?). Tuttavia i grandi appuntamenti restano confinati nella nicchia del satellite (Eurosport o Sky) e ciò respinge inevitabilmente il grande pubblico.
Borg e McEnroe entravano in tutte le case, Federer e Djokovic bisogna andarseli a cercare, da appassionati.
Non esiste la ricetta migliore in assoluto, ma sarebbe interessante scoprire la reazione del pubblico di massa seduto in poltrona a vedersi lo spettacolo di Wimbledon sulla RAI. Quali ascolti avrebbe potuto ottenere il sublime epilogo di quest’anno?

Riccardo Urbani

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