Gli auguri di Ubaldo ai lettori con dati e novità

Editoriali del Direttore

Gli auguri di Ubaldo ai lettori con dati e novità

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TENNIS – Nell’augurarvi ogni bene e felicità per il 2015 consentiteci di informarvi su Ubitennis anche se a qualcuno parrà autocelebrazione. Siamo il sito leader nazionale. Per il Google Rank Ubitennis ha grado 6, cioè 2 punti in più rispetto al Google Rank del sito Fit, 4 punti in più degli altri siti di tennis. Quest’anno pubblicati quasi 7.000 fra articoli, video, audio. 200.000 commenti di voi lettori. L’aiuto che vi chiediamo non è di soldi ma…

 

Cari lettori di Ubitennis,

Un milione di auguri per un più felice Anno Nuovo. Con tanti ringraziamenti per quanti ci seguono con affetto e ci aiutano, con i loro social network, a farci conoscere ai loro amici segnalando a volte il sito e qualche nostro articolo. Non abbiamo mai chiesto contributi a nessuno, tranne questo, il vostro “passaparola internettiano” che non dovrebbe costarvi molto. Ma potrebbe aiutare moltissimo se ai vostri amici foste in grado di chiedere altrettanto.

E’ stato un anno ricco di soddisfazioni con tutti i dati di Ubitennis.com in costante aumento grazie ad un lavoro incessante di tutta la redazione fissa (nove ragazzi, fondamentali che ringrazio di cuore) con oltre 5.100 inserimenti editoriali fra articoli, video, audio, fotogallery, pubblicati dal 1° aprile ad oggi, cioè da quando (il 1° aprile 2014 e non è stato uno scherzo!) ci siamo trasferiti da una prima piattaforma all’attuale, una WordPress con un “template”che a breve verrà ancora modificato per renderlo graficamente più moderno e leggibile. 

Così come per il massacrante lavoro della redazione devo ringraziare principalmente i 9 redattori, dal mio vice vicario Stefano Pentagallo a (ladies first) Laura Guidobaldi, Chiara Bracco, Francesca Moscatelli, ai “big boys” Daniele Vallotto, Claudio Giuliani, Danilo Princiotto, Luca De Gaspari, Giulio Fedele, per tutto quello che è stato il lavoro di emigrazione di server e implementazione template e grafica non mi sarei mai salvato senza l’apporto di Michele Lucchetti e Claudio Giuliani. E per gli accrediti Vanni Gibertini. Ci sarebbero almeno altri dieci collaboratori da ringraziare fortemente, fotografi italiani e stranieri, rassegna stampa, columnist, saggi, detentori di rubriche importantissime ed apprezzate (anche per la continuità e la puntualità) ma l’elenco vi diventerebbe forse insopportabile. Ma il nostro è stato un grande lavoro di squadra.  

Un lavoro enorme di cui probabilmente i nostri censori più critici forse non si rendono tanto conto. Altrimenti sarebbero certo più teneri. Spesso non riesco a rendermene conto appieno nemmeno io, che pure dedico al sito giorno dopo giorno, Capodanno, Pasqua, Ferragosto, Natale e feste comandate comprese, un numero di ore impressionante (tale da far dire ai miei familiari, con toni che sfiorano il rimprovero: “Ubitennis è più di un figlio per te!”. Mi sono preso recentemente 5 giorni di vacanza per stare con la famiglia…e mi sono sentito in colpa nei confronti dei miei redattori e di voi lettori, tanto per dire l’affetto quasi morboso che mi lega ormai indissolubilmente a questa creatura!) perchè il mondo Web, e il tennis che si gioca ovunque a tutti i livelli e a tutti i fusi orari, non ti dà tregua e respiro se vuoi far sempre più e meglio.

Ma più che il lavoro redazionale, sempre da ispirare, costruire, migliorare, limare, sono stati proprio questi complessi passaggi tecnici e non solo grafici, con tante modifiche grafiche (e non) da discutere, approvare, modificare, a pesare molto su chi, come il sottoscritto, non appartiene alla generazione della civiltà (?) internettiana e si è trovato ad interagire con troppe componenti allo stesso tempo, a cominciare dalle tre diverse home page che hanno reso Ubitennis unico sito trilingue di tennis al mondo...ma sulle home inglese e spagnola ci sarebbe un lavoro enorme di adeguamento da fare e io non sono stato in grado di farlo come avrei voluto. In Italia l’appello rivolto alla ricerca di nuovi collaboratori ha procurato oltre un centinaio di risposte e un conseguente enorme lavoro per visionare i curricula e capire le richieste e le qualità di ognuno (che andranno pian piano testate, ma non sarà un lavoro che si sbriga alla svelta: chi ci ha scritto dandoci la sua disponibilità abbia quindi tanta pazienza; intanto lo ringraziamo calorosamente). Ma alle home page straniere invece mancano collaboratori e non riusciremo mai a trovarne con la stessa facilità, finché queste non decolleranno. L’uovo e la gallina insomma.

Ho segnalato gli oltre 5.000 inserimenti editoriali di vario tipo dal 1° aprile in poi – curioso, rifletto ora, che il 1° aprile sia anche l’anniversario del mio matrimonio, risalente al 1989, 25 anni fa – perchè oggi dovrei entrare sull’ormai abbandonata piattaforma ONE per risalire a tutti quelli inseriti nei primi 3 mesi del 2014.

Presumendo che la media sia stata più o meno costante, anche se a gennaio con l’Australian Open facciamo sempre uno sforzo straordinario – e nel 2015 con 5 inviati in loco a Melbourne sarà ancora più straordinaria del solito la messe di servizi che pubblicheremo – nel 2014 abbiamo dunque pubblicato fra i 6.800 e i 7.000 servizi. Uno sforzo pazzesco se ci pensate, per un servizio gratuito!

Con la nuova piattaforma dei commenti Disqus, sempre dal 1° aprile in poi, posso dirvi che a stasera avevamo ricevuto 163.227 commenti dei lettori. Insomma nell’anno sono stati più di 200.000. Quasi incredibile. Su 200.000 commenti è inevitabile che qualcuno sia…ahinoi, insultante nei nostri confronti, o anche nei confronti di qualche lettore.

Riguardo ai post dei lettori abbiamo volutamente utilizzato due policies: a giorni li abbiamo lasciati liberi – come quando ne siamo stati travolti nei giorni finali degli Slam: nel solo weekend di Wimbledon ne abbiamo ricevuti 7.491! sarebbe stato un lavoro impossibile controllarli con attenzione tutti – ma in genere abbiamo cercato di moderarli per evitare che se ne impadronissero chi è portato a trascendere (i cafoni, purtroppo, ci sono dappertutto) e a dequalificare Ubitennis.com.

Ma il controllo è sempre soggettivo, chi modera non è mai la stessa persona, è inevitabile scontentare qualcuno.

Grazie al cambio di template, che potrete vedere fra non molto, arriveremo – anche attraverso l’invio di una newsletter ben calibrata ed esclusiva per chi vorrà riceverla – ad una registrazione almeno parziale dei lettori, onde sottrarsi sempre più al dilagare degli “incappucciati informatici”.

Abbiamo abbandonato la piattaforma che ci ospitava e quindi finalmente potremo affrontare e realizzare progetti da tempo messi in cantiere.

Ogni anno, riguardo ai numeri di Ubitennis, mi trovo a scrivere cose simili. Potrei fare addirittura un copia e incolla…perchè per me anche i numeri fatti da Ubitennis nel 2014 sono numeri incredibili sebbene i risultati dei nostri tennisti italiani, maschi soprattutto, non siano stati purtroppo eccezionali. Inserirò quindi come post scriptum alcuni stralci di quanto scrissi un anno fa..

Di nuovo tantissimi auguri di cuore a tutti ebuon tennis a tutti, restateci fedeli, scriveteci i vostri suggerimenti, mandateci i vostri commenti che apprezziamo di più...cioè quelli che rappresentano approfondimenti intelligenti di temi svolti o da svolgere, insomma di quelli che fanno riflettere, risparmiandoci invece i commenti da ultrà dei tifosi di questo o quello…quando lasciano il tempo che trovano (cioè la maggior parte delle volte!)

Ubaldo Scanagatta

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POST SCRIPTUM (copia di stralci degli auguri di un anno fa per chi non li avesse letti)

Ubitennis, nato nel maggio 2008 sulla scia di un blog “Servizi Vincenti” che avevo aperto nel novembe 2006 (esordendo con un’intervista a Federer in quel di Shanghai), grazie all’aiuto di tanti giovani desiderosi di affacciarsi al mondo del giornalismo, è stato per tutti, me compreso, una meravigliosa palestra.

Sono onesto con voi e me stesso nel dire che un Masters di giornalismo non avrebbe potuto far crescere nessuno quanto questa esperienza dai mille risvolti organizzativi e redazionali.

Un conto è avere 100 giornalisti a busta paga, un altro è nascere come una community di amici disponibili a lavorare in equipe con lo spirito di chi non chiede ma dà secondo i propri tempi, le proprie attitudini e disponibilità. Con l’inevitabile massiccio turn-over che comporta come conseguenza il dover reclutare ed istruire sempre nuove persone a fare nuove cose nel minor tempo possibile.

Ho già scritto troppe volte di quanti “allievi/e” – permettetemi di chiamarli così – hanno trovato uno sbocco professionale grazie a Ubitennis, quanti sono diventati giornalisti con tanto di tesserino, quanti hanno avuto accesso da accreditati – sono centinaia! – in vari tornei sparsi per il mondo imparando così a comportarsi come gli inviati dell grandi testate internazionali (non dico di quelle nazionali perchè ormai nessun giornale italiano, salvo di tanto in tanto la Gazzetta, manda un inviato per un intero torneo). Posso garantirvi che tutti quelli che sono stati con noi hanno imparato qualcosa. Molto o poco è dipeso anche dal loro impegno. Ma hanno potuto inserirlo nei loro CV.

Diversi ragazzi che hanno lavorato per Ubitennis, e imparato a fare ricerche sul web e sui giornali, articoli, brevi e lunghi, titoli, editing, i giornalisti insomma, hanno conquistato il tesserino pubblicisti, collaborazioni (da me stesso incoraggiate e favorite in maniera quasi…autolesionista) presso giornali, radio, federazioni, altri siti web …e questa per me è stata una grandissima soddisfazione, un grandissimo motivo di orgoglio.

Sono tutte persone, giovani e meno giovani, che contribuiscono, con la loro passione e con l’esperienza che hanno maturato, a promuovere il tennis, lo sport che io amo da sempre e al quale ho dedicato tutta una vita lavorativa, ricavandone soddisfazioni personali. Sì, proprio tante. Invece purtroppo tranquillità economica e serenità proprio no, con tutte le battaglie che ho dovuto combattere per la mia infinita testardaggine nel voler tenere la schiena dritta.

Un primo giudice ha dato ragione a me e non alla Fit che voleva bloccare il vostro diritto di critica – molto prima che il mio dal momento che mi erano stati chiesti 300.000 euro di risarcimento per via di alcuni vostri commenti e mai per quanto avevo scritto io – ma questa vicenda giudiziaria, durata 3 anni e mezzo e risolta brillantemente dall’avvocato Massimo Rossi che non finirò mai di ringraziare, ha fatto perdere un sacco di energie e tempo a tanti che avrebbero avuto ben altro da fare, incluso il sottoscritto che anzichè dover stare a ribattere assurde accuse avrebbe preferito impegnarsi a far crescere sempre più e meglio questo sito. Forse, ripensandoci, è proprio quello che qualcuno non voleva.

N.B. Nel 2014 a quella sentenza la FIT non si è appellata. A breve dovrebbe arrivare un’altra sentenza per un’altra azione giudiziaria promossa dalla FIT. Vi terrò informati sugli sviluppi.

Fin qui ho privilegiato sempre lo sviluppo giornalistico rispetto a quello economico. Avessi privilegiato il secondo mi sarei potuto “vendere” a chi voleva condizionarmi. Condizionamenti subiti anche da molti potenziali sponsor di Ubitennis che temono di inimicarsi i potenti del momento finanziando Ubitennis. E preferiscono astenersi, quando potrebbero avere invece tutto l’interesse a promuoversi in un sito così verticale dal target ben individuato. Io mi astengo, qui, dal citare i casi più clamorosi di “asservimento” pro bono pacis.

Oggi posso permettermi di compensare solo pochi collaboratori, i più fedeli e i più assidui, i più entusiasti e più disinteressati. Pochi, troppo pochi e non quanto vorrei. Ma non è stato possibile muoversi diversamente per sopravvivere. La storia del giovanissimo Ubitennis dice però che solo 3 anni fa nemmeno questi piccoli passi potevano considerarsi sicuri. Io sono profondamente persuaso oggi più che mai, sia pur senza nascondermi difficoltà obiettive, che ci siano concreti fondamenti per poterlo fare con un numero sempre maggiore di persone perfino in questi tempi di crisi generale, in cui tantissime aziende incluse quelle a capo delle testate editoriali più importanti (Corsera, Repubblica, tutte o quasi i magazines) stanno licenziando o prepensionando gente a tutto spiano.

E questo mi basta per andare avanti, anche se internet è una sanguisuga che ti prosciuga, che non ti dà tregua...tant’è che sono le quattro e mezzo del mattino di Natale quando sto scrivendo queste righe di auguri dedicate a voi, o almeno a chi ci segue e, facendolo, dimostra di apprezzare quel che faccio e che tutti insieme noi di Ubitennis facciamo.

Sono talmente tante le iniziative cui stiamo mettendo mano – anche in relazione al nostro gioco Tennis Virtual Tour che secondo me è geniale e non a caso nel frattempo ha raggiunto circa 3.000 giocatori (raddoppiandoli in pochi mesi; N.B. A fine 2014 sono quasi 6.000!) – che non avrebbe senso adesso farne l’elenco. Le vedrete e se vi piaceranno, e coinvolgeranno, vi capiterà di parlarne con gli amici sui social network o al circolo del tennis, e sempre più gente ci scoprirà.

Ci siamo resi conto che sempre più gente si diverte a fare pronostici per mettere a prova la propria competenza, sia che giochi senza investire soldi sia che scommetta, che quel settore pronostici lo rafforzeremo fortemente con un team ad hoc. Di più non voglio anticipare.

Oggi mi limito a ringraziare calorosamente tutti i collaboratori di Ubitennis, quelli vecchi, i presenti, quelli nuovi che subentreranno e che cercheremo di formare per aiutarli un domani anche a volare con le proprie ali. Molti sono diventati veri amici. Con molti abbiamo condiviso momenti bellissimi che io non dimenticherò. E spero anche loro.

Ubitennis sarà sempre, vi garantisco, un sito indipendente dal potere, da qualunque sigla rappresentato (ATP, WTA, ITF, FIT, CONI), perchè il modo di fare autentico giornalismo è uno solo: libero.

Il che non significa che non prenderemo posizioni sbagliate, granchi, buchi giornalistici. Cercheremo soltanto di limitare tutte le nostre carenze nei limiti delle nostre capacità. Ma lavorando cercheremo anche di divertirci e possibilmente divertirvi, pur sapendo di avere a che fare con una concorrenza sempre più agguerrita (e non sempre leale, non sempre non agevolata da rendite di posizione).

Di nuovo tantissimi auguri di cuore a tutti e …buon tennis a tutti (saluto non originalissimo, ma di cui vanto il copyright fin dalle primissime mie telecronache per Tele+).

Ubaldo Scanagatta

P.S: Se vi pare che a Ubitennis manchi qualche rubrica in particolare, scrivete, suggerite e vedremo se riusciremo a realizzarla. Con o senza il vostro aiuto.

 

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