Australian Open interviste, Sharapova: "Non è intelligente giocare la settimana che precede uno Slam"

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Australian Open interviste, Sharapova: “Non è intelligente giocare la settimana che precede uno Slam”

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Australian Open: Sharapova b. Martic 6-4 6-1. L’intervista del dopo partita a Maria Sharapova

Senti che ci siano delle differenze tra quest’anno e quelli precedenti prima dell’inizio degli Australian Open? La situazione riguardo l’allenatore è sistemata, hai vinto un torneo prima di arrivare qui, ti senti del tutto diversa?
Sì, penso di essere in una situazione molto più tranquilla rispetto allo scorso anno. Lo scorso anno in questo momento il mio obiettivo era solo di giocare più match possibili per avere una buona sensazione per vedere a che punto fosse la spalla, a che punto fossi fisicamente, sapete, come avrei reagito giocando molti incontri. Certo con una squadra nuova, con alcuni membri nuovi della squadra. Così è passato un anno da ciò. È stato certamente fantastico vincere un titolo nelle scorse settimane. Ho giocato alcuni match diversi. Non penso di aver fatto questo durante la mia carriera, vincere un titolo per iniziare l’anno. È stato bello. Quando si arriva qui è tutto nuovo e fresco. Certo, è una bella sensazione avere quella vittoria, ma si deve ripartire da zero.

Che ne pensi della tua condizione di stasera?
Ho sentito che le condizioni erano un po’ diverse rispetto alla settimana precedente. Mi ero allenata di giorno. A Brisbane avevo giocato qualche match serale con il tetto. Era un po’ più fresco là all’esterno. In generale i campi erano un po’ più rapidi. Stasera il campo era un po’ più pesante. Ma ho affrontato un‘avversaria che è capace di giocare un ottimo tennis. Credo che fosse stata infortunata un po’ lo scorso anno o in quello precedente, ma sa giocare. Sapete, ha delle grandi armi. Sapevo che sarei dovuta essere davvero solida sin dall’inizio per affrontare un primo turno contro qualcuno che ha già giocato qualche match.

Che ne pensi dell’annuncio di Li Na che ha detto di essere incinta? Che genere di madre pensi che potrebbe essere?
Penso che sarà una grande madre. Penso che sia un nuovo capitolo della sua vita veramente eccitante. Credo che sia qualcosa che voleva da molto tempo. È davvero bello che sia riuscita a stabilizzarsi e a concentrarsi sulla sua famiglia, su suo marito e sul suo futuro figlio.

È qualcosa che alla fine piacerebbe anche a te?
Sì, certamente. Sono cresciuta essendo molto legata alla famiglia. Mia madre mi ha avuta quando era molto giovane, ma sono cresciuta avendo lei come mia migliore amica. È speciale. Spero un giorno di essere in grado di aver quel tipo di rapporto con mia madre e con i miei genitori, perché so che quando si è più giovani si è un po’ più ribelli. Ma mi è sempre piaciuto passare del tempo con i miei genitori, anche se mio padre è stato per molti anni un mio allenatore. Lo è ancora quando sono a casa. Adoro averli vicino. Sono figlia unica, quindi mi viziano un po’. Ma, sì, è una sensazione speciale.

Una tua collega, Ana Ivanovic, ha avuto un duro risultato oggi. Se leggessi gli archivi, dal tuo primo anno non penso che tu abbia avuto una singola sconfitta al primo turno di un torneo del Grand Slam.
L’ho avuta. Penso che fosse qui contro la Kirilenko.

È andata abbastanza bene, anche se nei primi turni.
Penso soprattutto dalla parte dei media e della stampa, si parla sempre delle sfide, del tabellone, delle future avversarie. Realisticamente è importante concentrarsi su cosa si ha davanti. Non si può guardare oltre, ma solo alla prossima avversaria. Penso che lo prendiamo tutti in maniera estremamente seria. Non si sa mai cosa accadrà. Ci si lascia veramente ispirare dalle avversarie che non sono teste di serie al primo turno o che provengono dalle qualificazioni, e tutte sono entusiaste di far bene in questo contesto. Non si può sottovalutare il loro potenziale e come giocano. Lotteranno fino all’ultimo punto. Ci sono state alcune sconfitte oggi. Certamente io ne ero a conoscenza. Ho guardato qualche partita alla TV. Ho avuto una lunga giornata prima del mio match. Ovviamente non volevo essere una di loro.

Più o meno durante la tua carriera non hai giocato molto la settimana che precede uno Slam. È un qualcosa che hai fatto consapevolmente? Se sì, spiega il motivo.
La settimana subito prima?

Sì.
Non è mai stato nel mio stile. Cerco sempre di arrivare fino in fondo ai tornei. Trovo che se sto partecipando a un torneo subito prima e gioco cinque match, arrivo allo Slam con l’intenzione di giocarne sette, pensando di giocare nell’arco di tre settimane 12 incontri. Non so se sia molto intelligente fisicamente o mentalmente. Preferisco iniziare un torneo sentendomi fresca e con la sensazione di aver avuto un buon allenamento. Non sono una che si allena giocando dei match. Gioco un paio di match e vediamo come va. Non è mai stato nel mio stile. Questo è il motivo per cui penso di non aver mai preferito giocare la settimana precedente.

 

Traduzione di Chiara Nardi

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