Australian Open interviste, Kyrgios: “L'aiuto del pubblico è stato notevole"

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Australian Open interviste, Kyrgios: “L’aiuto del pubblico è stato notevole”

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Australian Open secondo turno, Kurgios b. Karlovic 7-5 6-4 5-7 6-4. L’intervista del dopo partita a Nick Kyrgios

Ti sei sentito in forma sta sera?
Sì, sapevo sarebbe stata dura. Il servizio è la cosa che crea più problemi alla schiena e anche mentalmente non è stato facile. Credo abbia il miglior servizio nel circuito, penso abbia fatto 37 ace. Sapevo cosa dovevo fare per risolvere il lavoro e son felice di questo.

Quanto ti ha aiutato il pubblico nei momenti difficili?
L’aiuto del pubblico è stato notevole e mi hanno supportato nei momenti chiave. Ci siamo divertiti molto è c’è stata interazione, a un certo punto hanno iniziato a dirmi dove avrebbe servito, da fuori sembra piuttosto facile.

L’atmosfera alla Rod Laver Arena paragonata ad altri campi è differente. Tu hai una preferenza?
No, non importa. Suppongo che se giochi in campi minori sarà un po’ più chiassoso, un po’ più fuori controllo. Dalla mia finale junior contro Thanasi non avevo più giocato nella Rod Laver Arena e all’epoca era quasi vuota. Non ne avevo mai avuto esperienza quindi non posso risponderti.

Credi che il pubblico sia di aiuto per i giocatori australiani?
Sì, li stanno supportando. Penso sia dura scegliere chi tifare ora che hanno Groth contro Kokkinakis.

Hai chiesto tu in quale campo o…
No, non ho domandato per nessun campo, ho solo visto che sono nel campo 3. È un buon campo, non mi lamento. Siamo in uno Slam.

Ivo si è sentito un po’ letargico nei primi due set. Lo avevi notato?
Non lo avevo notato, vedevo solo i suoi servizi passarmi continuamente. Sapevo che il primo set sarebbe stato importante e non volevo dargli troppa fiducia col servizio, penso di aver giocato i primi due set molto bene.

In questo turno sei sembrato un po’ più calmo, c’è una ragione particolare?
Volevo solo entrare nell’evento, credo che per il primo turno c’era troppa pressione e aspettative. Passarlo mi ha dato molta fiducia, è stata la prima vittoria dopo molto tempo. Sapevo che avrei fronteggiato molti servizi oggi quindi sono rimasto calmo e ho sfruttato le occasioni quando si sono presentate.

Come sta la tua schiena?
È ok.

Cosa possiamo apprendere dai tuoi capelli? Cosa ci dicono della tua personalità? E parlaci anche delle tue sopracciglia.
Non so, credo sia solo per via della giovinezza. Sai, non vedrai mai Roger o Novak fare cose del genere. Lo faccio e basta.

È anche divertente per te?
Suppongo di sì. L’anno scorso ero diventato quasi famoso per aver alcune linee nei miei capelli. È il mio ultimo Slam come teenager e non penso farò cose del genere a vent’anni.

Sei qualcuno che guarda avanti nel tabellone?
Di solito no, ma è difficile di questi tempo con i social media che dicono Kyrgos-Federer quarto turno appena il tabellone esce. Ma in questo torneo non ho guardato molto avanti. Sapevo di aver un grande incarico contro Delbonis e sono felice di averlo superato.

Quanta fiducia ti da battere un giocatore che consideri così importate?
Mi sento molto fiducioso, e credo lui abbia giocato molto bene. Ovviamente lottare fisicamente per cinque set ti da fiducia. Di Ivo penso che l’anno scorso sia stato il migliore della sua carriera, entrando persino nei top 20. Ha 25 anni ora e gioca un buon tennis, con quel servizio può battere molti giocatori e sapevo sarebbe stata dura. Questo mi da enorme sicurezza.

Quanta attenzione dai a cosa dicono i media?
Molta, è difficile non leggere quella roba, insomma, dovrebbe esserci molta aspettativa per australiani che giocano lo Slam in casa e noi sappiamo che c’è molta aspettativa su di noi. Sono felice di esserne uscito.

C’è stata una rivalità che guardavi da giovane e ti è piaciuta?
Sì, è difficile ignorare Federer e Nadal. Cioè, non si sfidano da molto tempo ormai, ma ogni volta che sono dalla stessa parte di tabellone ci stanno sicuramente pensando. Quella è la generazione che guardavo quando ero un ragazzino. Ancora adesso sono un ragazzino, tutto è successo molto velocemente.

Domani avrai il doppio con Thanasi, cosa possono aspettarsi i fan da lui?
Vedremo come andrà oggi, potrebbe soffrirne un po’ fisicamente. Non ne sono sicuro al momento. L’ultima volta che giocammo il doppio insieme vincemmo Wimbledon Junior, ci siamo divertiti ed è stato eccitante. Domani ci sarà da divertirsi.

Come ti prepari ad un servizio come quello di Ivo?
Non puoi, non ti puoi preparare. Realmente non puoi.

Non so se è un errore di traduzione ma Ivo riferendosi al tuo gioco ha detto che tu giochi solo in diagonale e lui avrebbe potuto avvantaggiarsi di ciò. Significa qualcosa questo per te?
No. no, niente. Non ho una risposta per questo.

Sei nervoso per il terzo turno?
Sì, sono nervoso quando entro in campo. So che è una grande opportunità in uno Slam giocare contro uno non classificato e so che c’è molta aspettativa. Ora farò tutto il possibile per recuperare nei prossimi due giorni e poi tornerò là fuori e darò il massimo.

Nel prossimo turno Roger-Vasselin o Jaziri. Sono al quinto ora. Questo gioca a tuo favore?
Sì, credo siano due giocatori ben allenati e l’hanno fatto in passato, sono due combattenti. Con Jaziri ho già giocato; mai con Roger-Vasselin. Sono entrambi buoni giocatori.

Sei il tipo di ragazzo che legge i giornali?
Non molto, ma ho letto il giornale oggi a pranzo. Aveva un titolo molto divertente, c’erano me, Thanasi e Lleyton fare un c’mon. Lui sembrava un nano, ho pensato fosse divertente.

Hai letto qualcosa si ciò che ha detto Pat Rafter?
No.

Guarderai Thanasi?
Sì, lo stavo guardando un po’ mentre facevo stretching.

Qual’è il tuo rapporto con Pat Rafter?
Piuttosto buono per quanto lo conosco. Ci siamo avvicinati a Perth come voi sapete bene, ci stiamo conoscendo a vicenda. Lui vuole solo vedere il meglio da noi, dunque va bene.

Lui ha detto che forse eri un po’ emotivo. Credi di star smettendo di far bravate in campo mentre stai migliorando?
Dillo di nuovo.

Invecchiando, pensi che le tue bravate e le tue scenate in campo…
Mi stai chiedendo se sto maturando?

Pat Rafter ha detto che eri ancora un po’ troppo emotivo in campo.
Uhm, cavolo, non lo so. Non so cosa dire su questo. Lui ha la sua opinione, suppongo.

Traduzione di Paolo Di Lorito

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