Malek Jaziri, primo tunisino ad aver mai giocato l'Australian Open

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Malek Jaziri, primo tunisino ad aver mai giocato l’Australian Open

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Malek Jaziri approda al terzo turno degli Australian Open 2015 e fa parlare di se per il tennis invece che per incidenti diplomatici

La Tunisia non sforna troppi campioni di tennis. Certo c’è Nicola Pietrangeli, nato a Tunisi, ma italiano, vincitore di due Roland Garros e che arrivò nei quarti in Australia nel ’57; e c’è Pierre Darmon, che rappresentò la Francia ed arrivò ai quarti in Australia nel ’65.

Malek Jaziri però è il primo tunisino a rappresentare il proprio paese di nascita all’Australian Open.

Numero 75 del mondo, Jaziri ha compiuto 31 anni ieri (20 gennaio). Il compleanno l’ha passato dormendo e risposandosi dopo una vittoria in 4 set e oltre tre ore di gioco contro il kazako Kukushkin (51). L’aveva celebrato però a bordo campo il giorno prima. “È stata una sensazione meravigliosa” racconta Malek “la prima volta a Melbourne e dopo aver vinto il match la folla mi ha cantato tanti auguri a te!”. Oggi ha sconfitto in 5 set il francese Roger-Vasselin (119), che nel primo turno aveva giocato solo un quarto d’ora prima che Robredo si ritirasse, ed è approdato al terzo turno. L’ultima volta che un giocatore rappresentante la Tunisia ha raggiunto il terzo turno di un major è stato un bel pò di tempo fa, nel 1961 a Parigi, con Mustapha Belkhodja.

Durante il match contro Roger-Vasselin, Jaziri ha anche chiamato varie volte il medico perchè non si sentiva bene. “Mi girava la testa all’inizio, e quindi ho chiamato il dottore, ma era durante il cambio campo”. Spiega Jaziri “No, niente trucchi, altrimenti avrei potuto chiamare un medical timeout”.

Giocatore del circuito challenger, cresciuto ammirando Sampras e il suo serve and volley (“non l’ho mai visto dal vivo ma mi ricordo tutti i meravigliosi momenti in cui guardavo i suoi match in TV”), la carriera di Malek Jaziri è stata segnata da infortuni. “Mi sono dovuto fermare per quasi due anni a causa degli infortuni, e l’altr’anno per 4 mesi. È dura perchè devi fermati, guarire, rimetterti in forma e prendere il ritmo. Ora sono stanco dopo un match di 4 set e uno di 5, ma fisicamente a posto”.

Finora Jaziri era salito agli onori della cronaca non tanto per il tennis giocato, quanto per un incidente diplomatico nell’ottobre 2013, quando durante il Challenger a Tashkent, Uzbekistan, la federazione tunisina gli ordinò di ritirarsi per non affrontare il giocatore israeliano Amir Weintraub nei quarti. Jaziri non ha molta voglia di tornare sull’argomento “È una cosa di due anni fa e appartiene al passato. Io voglio concentrarmi sul futuro”.

Prima di oggi il miglior risultato di Jaziri ad uno slam è stato il secondo turno, centrato agli US Open nel 2011, a Wimbledon nel 2012 e sempre nel 2012 al Roland Garros, dove perse in 5 set dallo spagnolo Marcel Granollers, mancando 2 match point. “Sì, ho avuto dei flash back, ma ho cercato di non pensarci e giocare la mia partita” afferma Malek. “È veramente l’happy slam per me. Alla mia prima partecpazione arrivo al terzo turno. La folla qua è fantastica, tutti i campi sono pieni di gente che fa il tifo. Amo Melbourne e il mio sogno continua”.

Ora però dovrà affrontare il beniamino di casa Nick Kyrgios che aveva incontrato nel 2013 alle qualificazioni degli US open e da cui era stato sconfitto in 3 set dall’allora 18enne australiano.”So che la folla sarà tutta per lui e giocherò in uno dei campi principali“, dice Jaziri “ma ho già giocato su campi centrali altrove. Sono tranquillo e farò la mia partita“.

A sostenerlo  a questo Australian Open c’è Goran Ivanisevic, che è stato visto dargli consigli durante il primo round contro Kukushkin “No, non mi allena, ma siamo buoni amici e mi dà una mano qui”.

E poi c’è la signora di Dallas. “Sì è la mia portafortuna, sono molto contento che sia venuta. Stavo da lei a Dallas l’altr’anno e sono arrivato in finale. Era all’inizio dell’anno nel 2014 e ho finito l’anno nei top 100. L’ho rivista qua, forse quindi finirò l’anno nei top 20″.

 

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