Australian Open interviste, Murray: “Allo US Open stavo male, per Rafa trattamento diverso"

Interviste

Australian Open interviste, Murray: “Allo US Open stavo male, per Rafa trattamento diverso”

Pubblicato

il

 

Australian Open: A. Murray b. J. Sousa 6-1 6-1 7-5. L’intervista del dopopartita a Andy Murray


Il luogo era diverso ma il risultato uguale, qual è il verdetto odierno sulla prestazione?

Penso di aver giocato bene oggi. Sono riuscito a comandare molti scambi. Ho tenuto la linea di fondo campo molto bene. Sì, una buona prestazione.
Non sono riuscito a sentire bene la conversazione sul match point. Sousa ti invitava a chiamare il challenge perchè lui li aveva terminati?

Non sapevo cosa sarebbe successo quando mi sono avvicinato alla rete. Non sapevo lui non avesse più challenge quando ci sono arrivato. Mi ha chiesto riguardo al punto e io pensavo fosse fuori. Mi sentivo come “mi spiace, ma penso che fosse fuori”.

Come hai reagito alla sconfitta di Roger?

Ho visto letteralmente solo il match point mentre andavo a fare la vasca di ghiaccio. Ovviamente è una sorpresa ma le sconfitte impreviste capitano nello sport odierno. Quindi, sì, è qualcosa che, non so, potrebbe essere per l’importanza che alcuni nel mondo del tennis danno a fatti come questo. Ma nello sport in generale è sempre successo, ancor più oggi. Certamente è una sorpresa. Non ho visto la partita. Non so se Roger abbia giocato molto male o Seppi incredibilmente bene. Non lo so. Ma se Roger non ha giocato così bene, è abbastanza facile perdere a questi livelli.

Giochi con Dimitrov al prossimo turno. Lui ti ha ovviamente sconfitto a Wimbledon; tu l’hai battuto a Parigi. Quali sono i tuoi pensieri dovendolo incontrare nel prossimo match?

Sarà una partita molto dura ovviamente. Ha giocato bene negli Slam lo scorso anno. Certamente è un giocatore di talento. E’ risaputo, lui è uno dei giovani che sta tentando la scalata, quindi sarà motivato. Spero di giocare un buon match e rendergli la vita difficile.

Speri che la partita sia sulla Rod Laver Arena considerato che conosci bene le condizioni di quel campo?

Onestamente non mi preoccupo molto di questo. Penso che la Hisense e la Laver siano molto simili.
La Margaret Court è più veloce a mio parere. Sì, c’è qualche leggera differenza tra la Laver e la Hisense. Comunque oggi l’atmosfera era fantastica sulla Hisense. Per quello che dicono la gente e i giocatori, credo che sia dovuto al fatto che è un grande stadio dove non si ha bisogno dei biglietti per entrare, quindi trovi i tifosi più irriducibili. Questo crea una grande atmosfera. Penso che avendo perso Roger, ci sia più possibilità che io giochi sulla Laver. Ma c’è ancora Rafa e alcuni australiani in gioco, quindi chissà.

Pensi che questo sia il torneo dove i giocatori senza testa di serie siano i più pericolosi?

Davvero, non lo so. Mi spiego, dal momento in cui entri in campo tu affronti ogni match allo stesso modo. Il tuo lavoro è sempre cercare di giocare meglio dell’avversario che sta dall’altra parte della rete. Non mi concentro molto sui favoriti, sulle classifiche, tabelloni o chi sfiderai nel quarto turno. Devi solo concentrarti sulla partita e sperare di andare in campo con una buona tattica, una buona comprensione del modo in cui giocherai e vedere quello che succede.

La paura di giocare contro Roger o Rafa è cambiata negli spogliatoi negli ultimi anni?

Non lo so, a essere onesto. Sono sempre abbastanza contento di giocare contro di loro. Certamente sono giocatori incredibili e molto difficili da battere. Ma non lo so, non parlo di Roger o Rafa con gli altri giocatori o in realtà di chiunque altro. Non parlo con gli altri giocatori di tennis o di questo genere di cose. Ma qualunque sia l’intimidazione che loro dovrebbero causare, certamente sarebbe alimentata grazie ai risultati che hanno ottenuto.

In campo hai parlato di quanto è importante risparmiare le energie il più possibile. Come ti senti fisicamente dopo queste prime tre partite?

Sì, mi sento bene. Ovviamente penso che oggi sia stato il mio match più lungo. Ma sì, mi sento abbastanza bene. E’ noto, verso gli ultimi turni di questo torneo si tende a giocare più di notte. Ma ad oggi ho giocato tre partite nella parte più calda della giornata. Fortunatamente non sono state molto lunghe e non mi hanno stancato troppo.

Di solito è difficile fare previsioni sugli Australian Open a causa della sosta natalizia e delle vacanze in generale. Prima di questo torneo Nadal diceva di non essere in buona condizione; Federer ha appena perso; Djokovic ha avuto l’influenza e qualche problema; tu? Ti senti in una posizione migliore rispetto a loro, in forma?

No, penso che tutti abbiano problemi. Tutti i giocatori hanno diversi impegni da gestire e certamente siccome tutti stiamo lontani per 5/6 settimane dai tornei nessuno è sicuro della propria condizione. Giochiamo moltissime settimane dal primo di gennaio fino alla metà di dicembre. Una sosta di 6 settimane è moltissimo per noi. E sì, non sempre, ma potrei dire che gli Australian Open nel corso degli anni sono stati il torneo meno prevedibile probabilmente a causa di questo. Anche per le condizioni atmosferiche, come possono influenzare i giocatori. Non penso sia a causa del Natale o del fatto che i giocatori vanno in vacanza, perché so che molti si allenano duramente durante la pausa. Penso sia una mancanza di partite. E’ una cosa a cui non siamo abituati.

Il tuo tweet riguardo alla reazione alla vittoria di Rafa dell’altro ieri, era qualcosa che non riuscivi a trattenere?

No, non è così. Solo mi sono ricordato cosa è successo quando sono uscito dal campo agli US Open dopo aver avuto molti problemi e fastidi. E’ stato molto sgradevole e abbastanza doloroso. Alcune delle cose che hanno detto su di me penso che fossero totalmente ingiuste. La scorsa notte lo ha in qualche modo dimostrato. Non ho visto tutta la partita ma certamente Rafa stava combattendo in cattive condizioni. E’ stato un grande impegno superare quella partita, che è quello che tutti giustamente dicono. Ma certamente non è stato così per me agli US Open quando io ero nelle stesse condizioni. E quindi, sì, non capisco perché questo invece sia stato il caso.

Pensi che Roger possa ancora vincere uno Slam?

Non ne ho idea a essere onesto. Mi spiego, se dovessi scommetterci penso che punterei sul si. Lo scorso anno ha giocato un grandissimo Wimbledon. Ho giocato contro di lui lo scorso anno e giocava veramente, veramente bene. Ovviamente ho avuto un’esperienza “interessante” con lui all’O2 Arena. E sì, sta ancora giocando un grande tennis. Ma, come ho detto, Roger sa meglio di tutti quanto è difficile vincere questi tornei. E penso che ovviamente quando gioca al suo massimo questo gli possa apparire più facile, ma non lo è. Non è una cosa facile da fare. Se ti capita una giornata storta, puoi perdere facilmente con i primi cento del mondo. Sono tutti ottimi giocatori. Ma Roger era uno dei favoriti a inizio torneo. Certamente per come ha finito l’anno e per come ha giocato a Brisbane, quindi sì, ha ancora possibilità di vincere uno Slam.

Traduzione a cura di Matteo De Laurentis

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement