Australian Open interviste, Djokovic: “Cruciale aver vinto il primo Set”

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Australian Open interviste, Djokovic: “Cruciale aver vinto il primo Set”

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Australian Open. Terzo Turno. N. Djokovic d F. Verdasco 7-6 6-3 6-4. Intervista del dopo partita a Novak Djokovic.

Quanto è stato importante vincere quel primo set?

Probabilmente è stato il punto di svolta, specialmente per l’equilibrio che c’era stato fino ad allora. Penso di aver servito molto bene, garantendomi molti punti facili nel primo set. Ciò che avrei potuto fare meglio sarebbe stato capitalizzare le occasioni che ho avuto, come le palle break di quel primo set. Comunque vanno riconosciuti anche i meriti di Fernando che ha servito molto bene soprattutto all’incrocio delle righe. E’ difficile quando qualcuno serve a 215 Km/h sulle T, sulle linee. Non c’è molto da fare. Penso sia stato un buon match. E’ stata una bella sfida per entrambi. Lui è un ex top 10. Qualcuno che ama giocare su questo tipo di palcoscenici e ha un gioco molto potente. Sono contento di aver vinto in 3 sets.

Lui ha detto di essere rimasto molto impressionato dal tuo servizio e del modo in cui lo variavi. Sei contento di come hai servito?

Si, sono contento. Non gli ho dato la possibilità di prendere le misure al mio servizio. Ho cambiato la velocità e gli angoli. Ho cercato di essere preciso e variare senza dargli ritmo. Lui ha avuto un paio di opportunità. Penso che la più ghiotta sia quando è andato 0-40 nel secondo set. E un paio di volte negli ultimi due servizi, quando nel terzo set è andato 15-30 e 0-30. Però ho servito bene e ciò mi ha aiutato a tirarmi fuori dai guai in quei momenti.

Quello che hai detto sul campo sul fatto di giocare il tuo miglior tennis in questo stadio, è forse legato al fatto di aver avuto successo qui nel passato oppure è proprio il posto che ti da questa sicurezza?

Assolutamente. L’aver vinto questo torneo 4 volte è certamente una grande iniezione di fiducia. Non è un torneo qualsiasi. E’ un Grand Slam, uno dei 4 più importanti eventi del nostro sport. Si. Cerco sempre di ricordare le grandi prestazioni del mio passato in modo da usarle a mio vantaggio.

Ora ti attende Gilles Muller? Un po sorprendente visto quello che è successo finora. Cosa sai su Gilles?

Beh, è nel circuito da molti anni. E’ stato il miglio junior del mondo. Ha un gran servizio, è mancino. Quindi penso che il match di questa sera mi aiuterà anche per il prossimo. Lui ha un gioco simile, ad eccezione del fatto che lui serve e viene a rete. Ha un bel servizio slice. E’ il suo preferito. Ha dovuto fare i conti con degli infortuni negli ultimi 2 anni, ma credo che negli ultimi sei mesi stia giocando il suo tennis migliore. E’ stato finalista a Sydney. Adesso è al quarto turno avendo superato alcuni top players. Battere Isner in tre sets non è mai semplice. Lui lo ha fatto. Quindi merita rispetto. Dovrò quindi essere molto attento e rispondere bene, il che sarà una delle chiavi del match.

Sembra che tu lo conosca molto bene? E’ così?

Beh, conoscere i miei colleghi fa parte del mio lavoro, specialmente quando ci gioco contro. Quindi faccio solo i miei compiti.

Però non lo hai mai affrontato?

No, non ci ho mai giocato.

E’ strano che, nonostante la generazione a cui appartieni, tu trovi ancora qualcuno che non hai mai affrontato?

Certamente ciò costituisce una nuova sfida per me. Andare in campo e prepararmi ad affrontare qualcuno contro il quale non ho mai giocato. Ma ciò può essere anche un pericolo vista l’incertezza su ciò che lui può fare in certi momenti. Ecco perché ho detto che devo fare bene i miei compiti, insieme al mio team guardando qualche video per analizzare il suo modo di giocare.

Ci sono giocatori come Rafa che giocano con racchette connesse?

Connesse?

Connesse ad una banca dati, con statistiche sulle sessioni di allenamento. Registra ogni tuo colpo e trasferisce le informazioni

E’ una buona tecnologia. E’ la prima volta che la sento (sorride).

Babolat

Io uso una tecnologia differente in termini di analisi del mio gioco, dei miei avversari e così via. Non ho mai sentito niente di simile. Buon per lui.

Cosa pensi della proposta di matrimonio tra il pubblico questa sera?

Grande. Bellissimo, è stato un momento molto importante per loro due. Sono sicuro che lui sia stato molto contento di sentire il suo si. Penso che non abbia ricevuto un no, sono sicuro di questo. Si è stato bello, molto bello. Penso mi sia capitato solo un’altra volta nella mia carriera che qualcuno ha fatto una simile proposta. E’ bello assistere a certi momenti. E’ uno di quei momenti che si ricordano per sempre. Non solo loro, ma anche chi era lì insieme a loro. Trascorreranno la vita insieme e faccio a loro due i miei migliori auguri.

C’era anche della musica stasera. Agli US Open ti sei unito ad una incantevole ragazza per cantare una canzone. A Monte Carlo con Michael Jackson

Si

Parliamo di musica. Qual è la tua preferita? Canterai se dovessi vincere qui quest’anno?

Ho cantato per il compleanno di mia madre. Ovviamente un giorno speciale. Dedico a lei quata vittoria. Ringrazio la folla per aver scelto una bella canzone di buon compleanno. E’ stato bello. Sono bei momenti. Hai citato Monte Carlo. La festa di Monte Carlo è la mia preferita di tutto il tour. E’ un peccato che non ci siano eventi simili in altri tornei. Per chi non lo sapesse, quello spettacolo va avanti da ormai 20 anni. E’ una tradizione. E’ chiamato lo spettacolo dei giocatori. E’ uno spettacolo dove i giocatori impersonano altri giocatori, personaggi maschili e femminili. E’ un piccolo spettacolo teatrale. Ho partecipato alle ultime sette/otto edizioni. Sono bei momenti. Penso che l’ATP dovrebbe usare quel materiale per scopi benefici data la possibilità di diffusione attraverso i media e i social network, dando la possibilità di vedere quello che succede lì. Forse qualche giocatore non sarebbe contento di mostrare al mondo quello che fa lì. Ho anche il momento in cui ho impersonato Jessica Simpson, “ These Boots are made of walking” davanti ai miei genitori, lavando la macchina indossando solo biancheria intima. Puoi immaginare il tipo di spettacolo. Ci sono stati altri momenti con Michael Jackson sul palco, Steven Spielberg. E’ molto carino. Perché pensi a qualsiasi cosa ti venga per la mente. Tu tiri fuori l’idea. C’è musica, recitazione, qualcosa che i giocatori amano molto. Anche Rafa ha preso parte a questi eventi ed è molto divertente. Viene fatto tutto per ridere e divertirsi.

Pensi di essere un burlone, un intrattenitore naturale?

Si lo sono. Mi piace farlo quando mi sento di farlo e quando riscuoto l’approvazione della gente. Do il meglio di me.

Ho sentito che giorni fa mentre stavi andando via dai campi hai chiesto al tuo autista di fermarsi per qualche selfie con i tuoi fans e fare autografi. E’ contro le regole di sicurezza?

E’ proibito?

Si

Bene. Quindi devo attendermi una multa? Polizia Australiana! Sapete dove trovarmi. Sono qui. Mi dispiace aver disubbidito alle regole.

E’ la tua pratica quotidiana?

No. Erano solo alcuni fans che mi hanno visto nella macchina. Ho voluto solo intrattenermi un po’ con loro. E’ tutto.

Cosa pensi di ciò che è successo a Roger ieri e la minaccia costituita in questo torneo dai giocatori non testa di serie?

Penso, senza nessun dubbio, che Seppi abbia giocato un match di ottima fattura e ha meritato di vincere. Forse ha giocato il match della sua vita. Questo è lo sport. Certo che può succedere. E’ stata una grande sorpresa. Ma come dicevo.. è lo sport. A questo livello il vincitore può essere deciso da pochi punti. Nella maggior parte dei casi Roger prevale in questo tipo di incontri. Ma questa volta bisogna riconoscere i meriti di Seppi.

Traduzione di Massimo Fioravanti

 

 

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