Australian Open interviste, Sharapova: "Con Genie sarà dura, giocherà benissimo"

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Australian Open interviste, Sharapova: “Con Genie sarà dura, giocherà benissimo”

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Australian Open, ottavi di finale. Sharapova b. Peng 6-3 6-0. L’intervista del dopo partita

 

Scommetto che sei felice di essere ai quarti di finale dopo un match rapido che ti prepara al  prossimo?

Quando stai giocando un match non pensi al prossimo. Pensi a quello che stai affrontando. Non stavo pensando a cercare di concluderlo il prima possibile. Volevo solo fare le cose giuste e giocare nel modo giusto. Penso di aver fatto un buon lavoro.

Guardando al prossimo incontro, che cosa ti aspetti da Genie che è in una buona condizione?

Sì, lo è. Sta giocando veramente bene in questo torneo e anche negli slam dello scorso anno. Gioca un tennis veramente in fiducia ed è in forma. Mi aspetto che scenda in campo e che giochi veramente un bel match. Mi sembra che lo scorso anno ci siamo affrontate una volta sola, agli Open di Francia. Fu un match molto duro per me. Dovetti rimontare un set. Sì, sono sicura che scenderà in campo e giocherà estremamente bene.

Che cosa la rende un’avversaria tosta? Nel suo gioco, che cosa è più difficile da fronteggiare?

È una giocatrice abbastanza aggressiva. Sta molto vicina alla linea, le piace comandare i punti. Sento che è con questo che mette in difficoltà molte giocatrici e ne trae grande vantaggio.

Spesso viene paragonata a te per vari motivi. Vedi delle somiglianze e ricordi che ti fosse accaduto qualcosa di simile quando eri agli esordi?

All’inizio della mia carriera, sono stata paragonata per molti anni alla Kournikova e ancora ora capita occasionalmente che venga fuori sempre il suo nome in alcune interviste e in alcuni articoli. Fa parte del gioco, fa parte del business. È comprensibile. È quello che è. Come dissi, credo che fossi ancora un’adolescente, non volevo essere la prossima di qualcuno. Volevo essere la sola Maria Sharapova. Ed è come ho passato l’intera carriera. E tutti noi vogliamo andare per la propria strada e costruirci la propria carriera. Abbiamo ognuno il proprio destino. Lavoriamo molto duramente  per il nostro sport, e vogliamo essere conosciute per questo.

Vedi qualcosa di te in Genie?

Personalmente non conosco molto bene Genie. Come tennista è una grande agonista. È anche una giocatrice aggressiva a cui piace colpire d’anticipo e comandare i punti. Da questa prospettiva, sì, certamente.

C’è qualcuna qui in cui ti rivedi?

Non ci ho pensato.

Parla della tua avversaria cinese di oggi, Peng Shuai.

Entrando nel match ho avuto qualche problema. Avevo perso in precedenza contro la Peng e sapevo che avrei dovuto iniziare l’incontro molto bene. Penso di esserci riuscita. Ho giocato in maniera solida. Non penso di aver fatto niente di spettacolare, ma sentivo di essere solida. Ho servito in alcune occasioni in maniera intelligente, ho risposto abbastanza bene. Penso che questo mi abbia veramente aiutata. Penso di aver vinto i punti giusti al momento giusto e alla fine ho vinto il match.

Pensi che ciò che è accaduto in passato abbia qualcosa a che fare con il presente, cioè se hai vinto in un determinato torneo, ti dà una maggiore fiducia mentre giochi un match?

Per un campo in particolare? L’Arena? Assolutamente. Ho dei grandi ricordi in Australia. Penso che sia uno degli Slam in cui sono andata meglio. Mi è sempre piaciuto giocare qui anche quando ero tra gli junior. Ricordo di aver perso la finale e mentre uscivo mi auguravo di poter giocare un giorno sulla Rod Laver e non sul Court 3. Ma ho anche dei brutti ricordi e ho subito delle dure sconfitte, ma ne ho molti belli. Penso che quando scendi in campo e hai la possibilità di giocare su uno dei campi maggiori, passa tutto in secondo piano.

Career Grand Slam, un titolo ogni anno da 12 anni, una delle quattro sole donne ad esserci riuscite. Che cosa ti spinge a continuare?

Vincere di più, raggiungere di più, aspettarmi di più da me stessa, e spingermi oltre i limiti che alcune volte non penso di poter superare. Egoisticamente, soprattutto come donna, è davvero una bella sensazione essere brava in ciò che si fa. Quando entro in campo  ho un grande sensazione di  potenza  dovuta al fatto che sono impegnata e concentrata, e adoro provare a fare di tutto per migliorare e vincere il prossimo match. Questo è il motivo che mi spinge a continuare.

Non so se siete ancora amiche. Ma hai saputo che Maria Kirilenko ieri si è sposata?

L’ho saputo. Non sono sicura con chi. Non lo so veramente. Cioè, è una cosa meravigliosa. Perché le persone ridono?

Le persone pensano che sia divertente il fatto che noi non sappiamo con chi si sia sposata. Sappiamo che si è sposata.

Cosa accade in Russia rimane in Russia. (Risata).

La Makarova ha detto che non le piacciono i riflettori. È qualcosa che dovrà accettare più avanti se sarà una valida avversaria arrivando più spesso nelle fasi finali degli slam?

Assolutamente. Ritengo che debba pensare bene a ciò che desidera. È pronta per ottenere grandi successi, soprattutto sul campo. È una giocatrice che è sempre stata poco considerata, ma nella sua carriera ha ottenuto davvero dei buoni risultati, soprattutto agli US Open e qui. Non penso che dovrebbe tirarsi indietro.

Victoria sta giocando abbastanza bene questa settimana. Le hai dato uno sguardo? Hai seguito qualche suo match?

Sapete, è difficile seguire tutti, in particolare una giocatrice  che sta nell’altra parte del tabellone mentre sei ancora ai quarti di un torneo. Mi piacerebbe guardare i vari match durante il torneo. Mostrano molti incontri e ho visto qualche punto qua e là. Ma non mi sono concentrata su una giocatrice in particolare.

 

Traduzione di Chiara Nardi

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