Murray ai quarti, Dimitrov spreca troppo e saluta il torneo

Australian Open

Murray ai quarti, Dimitrov spreca troppo e saluta il torneo

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Andy Murray avanza ai quarti di finale dell’Australian Open 2015 battendo Grigor Dimitrov in quattro set. Troverà Nick Kyrgios, giustiziere del nostro Andreas Seppi nel tiratissimo match giocato questa sera sull’Hisense Arena.

A. Murray [6] b. D. Dimitrov [10] 6-4 6-7 (5) 6-3 7-5 (Da Melbourne, Angelo Lo Conte)

Se per i tifosi italiani e australiani gli occhi sono tutti puntati sulla Hisense Arena per seguire l’avvincente match tra Andreas Seppi e Nick Kyrgios, per tutti gli altri le luci della ribalta sono accese sulla Rod Laver Arena dove nell’ottavo di finale più prestigioso di giornata si affrontano Andy Murray e Grigor Dimitrov. Si tratta del sesto incontro tra i due, con Murray vittorioso per quattro volte. Se Murray ha vinto l’ultimo incontro giocatosi a Parigi Bercy, Dimitrov ha vinto l’unico confronto a livello di Slam giocatosi nei quarti di finale di Wimbledon 2014. Quella è stata anche l’ultima vittoria del tennista bulgaro contro un top ten.

Si sa che a Melbourne Andy ha fatto finale in tre occasioni, nel 2010, 2011 e 2013, perdendo da Federer e due volte da Djokovic. Dimitrov, invece, l’anno scorso qui ha fatto vedere i sorci verdi a Rafa Nadal in una delle partite più belle del torneo finita in quattro set con due tiratissimi tie-break. La partita odierna si preannuncia di alto livello, con Dimitrov che dovrà essere estremamente solido sulla diagonale di rovescio e non dare punti di riferimento ad un Murray che, sebbene non abbia trovato grande resistenza in questo torneo, è apparso in ottima forma.

Dimitrov parte fortissimo. L’allievo di Roger Rasheed tiene a 15 e strappa il servizio allo scozzese che però sbaglia molto sia con il dritto che con il rovescio. C’è vento sulla Rod Laver ed evidentemente Andy ha bisogno di tarare i colpi. Lo fa gradualmente, salendo con il rovescio, facendosi più aggressivo e spingendo Grigor dietro la linea di fondo. Il bulgaro, d’altra parte, ci mette del suo sbagliando un paio di dritti non impossibili e giocando troppo passivo sul break point concesso nel quinto gioco. Si gira sul 3-2 Dimitrov e Murray suggella l’aggancio con un game di servizio in cui serve 3 ace e una gran prima. La partita è di alto spessore e finalmente si vedono giocate degne di un grande palcoscenico quale quello della Rod Laver Arena. Nel nono gioco Dimitrov litiga sia con la prima che con il rovescio e concede due palle break che finiscono per risultare decisive. Se la prima se ne va con un dritto in rete dello scozzese, la seconda si concretizza grazie allo scambio più lungo del set concluso da Andy con un gran punto di dritto. Il turno di servizio dello scozzese è pura formalità e il primo parziale è archiviato con il punteggio di 6-4 in 40 minuti.

Dimitrov sembra avere accusato il colpo e si vede. Il bulgaro soffre lo scambio, non riesce ad imporsi e gioca qualche game in balia dello scozzese che può piantarsi e comandare lo scambio a suo piacimento. È quello che succede nel punto che chiude il break del terzo gioco nel quale, dopo la buona prima centrale di Dimitrov, Murray prende il comando dello scambio e costringe il bulgaro all’errore con il dritto. Grigor guarda il suo box alla ricerca di soluzioni che puntualmente arrivano nel sesto gioco grazie ad un mediocre turno al servizio dello scozzese che mette due prime non irresistibili e restituisce il break alla fine di un interminabile scambio concluso con un errore di dritto. Nel prosieguo del set i due turni di servizio successivi giocati da Dimitrov sono soffertissimi e sebbene il bulgaro  conceda una sola palla break salvata da un vincente di dritto, il ventitreene bulgaro sembra non trovare il modo di impensierire un Andy Murray estremamente solido. Sul 5-5 del secondo parziale Murray strappa il servizio all’avversario e si ha il sentore che la resistenza del bulgaro sia destinata a capitolare. Dimitrov però trova risorse, fa un paio di passi avanti e si procura due palle del contro-break con un grande dritto vincente. Andy le annulla entrambe ma quando ne concede un’altra cede alla tensione: sanguinosissimo doppio fallo e parziale che va al tie-break. In un tesissimo gioco decisivo, Grigor mette a segno il doppio minibreak con un rovescio fantastico arrivato a termine di un eccellente scambio da dodici colpi. È l’highlight di un parziale che il bulgaro chiude al terzo set point con un servizio vincente. Uno pari, nella Rod Laver Arena l’equilibrio la fa da padrona.

Dopo i fuochi d’artificio del secondo set, nel terzo il livello di gioco si abbassa leggermente sebbene la partita resti più che gradevole. Murray ha quattro opportunità per portarsi in vantaggio di un break nel quarto gioco ma Dimitrov le annulla con il rovescio e con la prima di servizio. L’opportunità gli si ripresenta nel ottavo gioco e questa volta Andy non se la fa scappare: il dritto dello scozzese fa male e costringe Dimitrov all’errore: Andy va 5-3 e servizio, poi tiene e si riporta in vantaggio di un set.

Il quarto parziale è davvero un bel vedere. Dimitrov strappa il servizio nel secondo game con una discesa a rete, poi tiene senza problemi fino al 5-2. Ci si prepara al quinto set ma non sarà così: ad un passo dal baratro, il campione di Wimbledon 2013 risorge recupera il break di svantaggio e dopo aver impattato sul 5-5 strappa nuovamente il servizio al bulgaro, questa volta a 0, andando a servire per il match. La prima centrale che porta Andy a match point viene accolta dalla delusione del pubblico della Rod Laver che avrebbe guardato volentieri un’altra ora di gran tennis. La palla del match, invece, è un nastro fortunato: Dimitrov a casa, Murray in quarti con Kyrgios. La parte bassa del tabellone è quanto mai interessante.

Nell’intervista post-partita dopo i complimenti all’avversario: “Grigor ha giocato benissimo, tira colpi che giocano solo i campioni ed è un giocatore straordinario da vedere”, Andy Murray ha parlato del suo prossimo incontro con Nick Kyrgios a cui a fatto i complimenti per gli incredibili miglioramenti dimostrati nell’ultimo anno. Lo scozzese non ha mai perso contro un australiano, vincendo tutti i dieci incontri precedenti. Se ricordate anche Federer aveva vinto 10 volte con Seppi prima di perderci. Il tennis è bello anche per questo, le sorprese non finiscono mai.

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