Grazie comunque Andreas! Seppi fuori in cinque set

Australian Open

Grazie comunque Andreas! Seppi fuori in cinque set

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Andreas Seppi sconfitto da Nick Kyrgios dopo una estenuante battaglia. Era avanti due set a zero e ha avuto un match point sul 5-6 del quarto set

N. Kyrgios b. A. Seppi 5-7 4-6 6-3 7-6 (5) 8-6 

Ragazzi non è possibile! Che p…e!!!  Sono stufo di dover sempre dire che peccato! Non c’è andata davvero bene. Forse abbiamo una maledizione  che ci perseguita negli Slam?
Due italiani negli ottavi all’Australian Open, due italiani che giocano entrambi bene, quasi al di là dei loro limiti,  la prima, Camila Giorgi, perde dopo aver vinto il primo set, essere stata avanti 4-2 con 3 palle per l break del 5-2 a Venus Williams, poi arriva tre volte a due punti dal match, l’altro, Andreas Seppi ha addirittura il matchpoint sul 6-5 al quarto set ma non se l’è giocato, perché Kyrgios l’ha annullato con un servizio vincente, e va al quinto dove perderà 8-6 dopo aver avuto una pallabreak sul 4 pari. Ma lì, a differenza delle fasi finali del quarto set, non gli si può rimproverare assolutamente nulla, perché l’altro gli piazza l’ennesimo ace.

Aveva dominato Kyrgios per due set, poi lo ha però rimesso colpevolmente in corsa distraendosi purtroppo nel suo primo game di servizio del terzo set che ha perso, sull’1-0 per Kyrgios, da 30-15 facendo tre errori assolutamente gratuiti di dritto.
Di lì a poco Kyrgios sale 3-0 e va al cambio di campo di corsa, come un esaltato, come un pugile che stava perdendo ma ha messo knock down l’avversario che lo stava dominando.

Da quel momento la partita cambia radicalmente, Seppi non spinge più come prima, il gioco è in mano a Kyrgios che vince il terzo set, al termine del quale i due hanno vinto 100 punti ciascuno! Nel quarto set non c’è una sola palla break fino al 6-5 per Seppi; Kirgyos da 40 15 si fa raggiungere sul 40 pari e poi deve affrontare il matchpoint. Batte bene, Seppi poteva fare qualcosina di più ma non tanto. Dove invece poteva fare molto di più è sul vantaggio pari. Gli capita un rovescio da affondare, si limita invece a tirarlo di là senza troppa forza e convinzione, consentendo al più coraggioso (o incosciente) avversario, di prendere l’iniziativa e il punto. Cui fa seguire un doppio fallo, ma poi anche due aces che lo trascinano al quinto.

Non c’è di peggio che perdere un match avendo avuto il matchpoint quando per la prima volta puoi raggiungere i quarti a quasi 31 anni. Sarebbe ingeneroso rimproverare qualunque cosa ad Andreas che ha giocato una buona partita anche se non davvero simile a quella giocata contro Federer. Lo ha detto lui stesso: “Ho vinto i primi due set ma la partita non era di gran livello, pur avendoli vinti non ero contento di come avevo giocato. Poi all’inizio del terzo purtroppo ho giocato male i primi due games, ho sbagliato tre dritti facile e subito il break…”.

Ha confermato esattamente quel che avevo scritto prima di andare a sentirlo. Ma detto ciò non si può davvero infierire su chi perde in questi situazioni. Anche se, salvo un paio di errori provocati dalla tensione su due di quelle 3 palle per il 5-2 contro Venus, a parer mio Camila ha davvero poco da rimproverarsi, Seppi qualche piccolo rammarico potrebbe averlo se un domani avesse la voglia (ne dubito..) di riguardare le fasi finali del quarto set, dal matchpoint per lui sul 6-5 fino alla fine del tiebreak. Secondo me, ma si fa presto a dirlo da un seggiolino di tribuna stampa, gli ha tremato il braccio in un paio di occasioni probabilmente decisive. Una è stata sul punto immediatamente successivo al matchpoint annullato da Kyrgios (che aveva servito bene, anche se Andreas in qualche modo era riuscito a recuperare): gli è capitato una palla morbida a tre quarti campo che avrebbe potuto (e dovuto) spingere. Non l’ha fatto ed è stato punito perché Kyrgios, più giovane ed incosciente, invece il rischio lo ha preso ed è andato a vantaggio. Io mi sono scritto sul blocknotes proprio: PAURA? Dopo di che Kyrgios ha commesso un doppio fallo e quindi di nuovo parità. Però lì ha infilato due aces di fila e buonanotte, nulla da fare se non giocare il tiebreak.

Anche sul tiebreak, e se ne è accorto lo stesso Andreas…cui lascio la parola (riudibile nell’audio): “Sul 5-4 per me nel tiebreak – quindi Andreas è stato a due punti da match lì, dopo il matchpoint di poc’anzi – a lui non è entrata la prima e ha giocato una seconda piuttosto morbida. Sarei dovuto entrare aggressivo sulla seconda, ma non me l’aspettavo, non l’ho fatto e peccato perché avrei potuto andare sul 6-4 e a 2 mathcpoint consecutivi. E forse sarebbe finita diversamente”
Son piccole fragilità che in un match che si decide su uno o due punti purtroppo si pagano anche profumatamente.
“Il tennis è lo sport del diavolo “ diceva Mario Belardinelli, il padre putativo di Adriano Panatta e dei ragazzi che frequentavano il college di Formia.
“Ma lo sport è così – prosegue Seppi con la serenità che pare contraddistinguerlo (anche se dentro di sé sentirà un vulcano in fiamme) – e anche il tennis è cosi: una volta vinci annullando un matchpoint, un’altra perdi con il matchpoint. Certo mi spiace che sia accaduto qui, in un match che valeva i quarti di finali di uno Slam (da lui mai raggiunto…mentre Kyrgios a 19 anni è già al secondo), che ci vuoi fare…sono sfortunato? No, direi sfigato! “ e trova la forza di sorridere ancora prima di annunciare che il suo prossimo torneo sarà….l’Open degli Stati Uniti!!! Ovviamente non è così, tant’è che poc’anzi aveva detto anche: “I miei obiettivi non cambiano, punto a rientrare fra i primi 30, almeno per essere testa di serie agli Slam, se poi viene qualcosa di meglio…ben venga”.

Coach Sartori, nell’intervista che mi aveva concesso prima del match – ascoltatela perché è istruttiva, e comunque né è stata fatta anche la trascrizione – aveva detto che Andreas avrebbe dovuto giocare tutti i punti, nel senso che doveva stare sempre lì con la testa. Aveva anche spiegato che ai grandi, a Djokovic, Nadal, Federer e Murray questo riesce per tutto un match e per tutto l’anno, mentre agli altri no. E difatti purtroppo Andreas dopo aver vinto i primi due set sia pur sbagliando quei dritti in cui a spingere la palla doveva essere lui (è troppo più bravo come incontrista) ha avuto un chiaro passaggio a vuoto all’inizio del terzo set.

Così ha ridato fiato e coraggio ad un giocatore che non mi aveva per nulla impressionato nei primi due set. Anzi,a dir la verità – non avessi saputo che ha solo 19 anni e che quindi certo migliorerà – mi era apparso quasi modesto, salvo che nel servizio davvero devastante.
Come credo di aver già scritto in questo affannoso articolo fatto a più riprese, Seppi non era quello che ha battuto Roger Federer, altrimenti avrebbe vinto molto più facilmente il primo set contro un Kyrgios che all’inizio era stato assai deludente, prima di esaltarsi nel terzo, trascinando anche i 10.000 spettatori entusiasti dell’Hisense, che hanno trascinato poi – a loro volta – anche lui.
Su di me il pubblico non ha influito molto, me l’aspettavo – ha detto Seppi – ma lui lo ha probabilmente aiutato”.

Kyrgios aveva fatto 72 aces in tre partite – più 25 oggi, appena due di più di Seppi che al servizio è certamente miglioratissimo -ma il rovescio non m’è parso per due set granché, fino a che non ha acquistato fiducia. Non riusciva a giocarlo lungo, sembrava un colpo sincopato, senza che la racchetta finisse dietro la spalla, mi faceva pensare che chi lo pronosticava un potenziale n.1 del mondo avesse preso un abbaglio.
Seppi nel primo set avrebbe dovuto fare il break già al settimo game quando era stato avanti 0-30 ma ha sbagliato due dritti alla vecchia maniera, non certo come li aveva giocati contro Federer. Forse perché doveva spingerli lui, senza sfruttare la forza dell’avversario, di un Federer. Oggi aveva il tempo di pensare prima di colpire, non erano controbalzi. E in talune occasioni gli è stato fatale.
Poi le due pallebreak per il 4 a 3 le ha annullate Kyrgios, una con un servizio a 203. Seppi ha vinto il primo set in cui non ha mai concesso palle break. Come gli aveva detto Sartori l’importante era giocare bene i games di risposta. Perché le occasioni sarebbero state poche.
Il secondo set è stato più equilibrato, con Seppi che ha dovuto salvare le sue prime pallebreak, tre, sul 2-1 per Kyrgios, che lo ha aiutato commettendo sulla prima e sulla terza un errore di dritto e uno di rovescio. Sulla seconda palla break invece è stato un net ad aiutare Seppi. Nel game successivo è stato Seppi a conquistarsi una palla break ma Kyrgios l’ha salvata con uno dei suoi poderosi servizi. Sul 4 pari Andreas è salito sullo 0-40 e a 30 ha fatto il break che gli dava il 5-4 per poi trasformare il setpoint grazie ad uno scatto poderoso su un dropshot e che gli ha permesso di infilare Kyrgios giunto a rete a seguito della sua smorzata.
Poi le fasi del match già descritte, sia pure forse in maniera confusa per la fretta. Kyrgios è diventato quello che menava la danza, che conduceva il gioco. Ad ogni punto era un ruggito cui seguiva quello della folla, semi-impazzita e stimolata anche dai “Fanatics” in maglia gialla. Una folla che era quasi ammutolita dopo il 2 set a zero per Seppi. Alla fine è stato apoteosi e delirio. E per noi tanta tristezza e pure qualche imprecazione. Chissà quante ne avrà dette, a ragione, anche Seppi. Qui voglio ringraziare anche Massimo Sartori per il fairplay con il quale all’uscita del campo si è prestato a concedermi l’intervista. Non tanti (penso a Josip Perlas per citarne uno e per non fare sempre esempi di italiani che non si comportano bene) l’avrebbero fatto con la sua cortesia.
Kyrgios: “Mi sento meglio di quando ho vinto a Wimbledon con Nadal!”. Non è detto tutto?

 

stats seppi kyrgios

 

Le dichiarazioni a caldo di Massimo Sartori dopo il match

 

 

“E’ stato un bel mese, adesso torniamo a casa e dopo esserci riposati ripartiremo. La partita è stata molto equilibrata, peccato non aver approfittato di qualche momento di scarsa lucidità di Kyrgios, ma non posso rimproverare nulla ad Andreas, nel terzo set doveva rifiatare dopo aver vinto i primi due di slancio. Poi sul match point del quarto set ha tirato un gran servizio l’altro, e al quinto poteva finire in qualsiasi modo.

Ci portiamo via delle consapevolezze in più, è importante sapersi evolvere e cambiare anche verso i trent’anni. Abbiamo migliorato il dritto, che adesso è più rapido e consente ad Andreas di giocare meglio sul cemento e sul rapido in generale, e il servizio che è molto meno leggibile. Adesso Seppi tira benissimo le prime palle esterne, e poi è velocissimo ad andare a spingere per chiudere dall’altra parte, prima non lo faceva.

Kyrgios adesso non ha freni, è tutto entusiasmo, ma quando le cose si calmeranno, e tutti cominceranno ad aspettarsi prestazioni regolari da lui, non sarà facile. Personalmente non mi è piaciuto il suo dritto, ogni volta che Andreas gli tirava forte da quel lato usciva sempre in lungolinea, la prendeva troppo dietro, e se diventi prevedibile è un problema. Forse avrei dovuto dire ad Andreas di giocargli di più proprio sul dritto, spingendo.

Le condizioni lente ci hanno sorpreso un po’ rispetto al match con Federer, faceva davvero freddino, la palla non camminava, e per Seppi che è uno che la palla la fa viaggiare è un problema, ormai anche se gioca bene sulla terra per lui è meglio un tennis rapido. Servizio e dritto vanno bene, se riusciremo a migliorare ancora la risposta, che è già adesso la cosa che Andreas fa meglio, rendendola più avanzata e veloce, allora saremo in condizioni ottimali.”

 

Andreas Seppi in conferenza stampa: “Sono stato sfigato. Prossimo torneo?… lo US Open!”

 

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