Australian Open, interviste, Murray: “Cercherò di raggiungere il massimo”

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Australian Open, interviste, Murray: “Cercherò di raggiungere il massimo”

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Australian Open, quarti di finale: Murray b. Kyrgios 6-3 7-6 6-3. L’intervista del dopo partita a Andy Murray

 

Visto che ti piace il calcio, diresti che è stata la trasferta perfetta?

Sì, ma ovviamente no ho visto il match come una trasferta. Ho semplicemente cercato di vincere contro Nick. È stato molto duro. Il suo straordinario servizio mi ha reso la vita difficile quando serviva. E come ho già detto nell’intervista sul campo, anche le condizioni erano complicate oggi. Sono molto contento di come sono riuscito a gestire questa situazione stasera.

Quanto ti rende felice essere in semifinale avendo perso un solo set?

È difficile per me giudicare quanto bene abbia giocato stasera perché le condizioni erano difficili. Ho cercato di trarre vantaggio dalle condizioni e quindi ho applicato uno stile di gioco leggermente diverso rispetto ai match precedenti. Il livello del match contro Dimitrov è stato molto alto. Credo che entrambi abbiamo colpito la palla molto bene in quel match. Ho giocato meglio match dopo match. Stasera invece ho semplicemente cercato di giocare il meglio possibile nonostante le condizioni difficili. E penso di esserci riuscito bene.

Pensi avrebbe dovuto ricevere un penalty point nel tiebreak quando ha rotto racchetta?

Non so se per regolamento … Insomma, negli ultimi tre o quattro anni non ho mai visto uno rompere una racchetta senza ricevere un warning. Ogni volta che ho rotto una racchetta io, ho preso un warning. Ho chiesto spiegazioni al giudice di sedia e lui mi ha detto che secondo il regolamento non è obbligatorio dare un warning in questi casi. Gli ho chiesto soltanto perché non avevo visto accadere una cosa del genere da molto tempo.

Eravamo tutti diciannovenni una volta. Cose pensi del sua atteggiamento in campo, della sua sbruffoneria?

A dire il vero penso sia abbastanza rispettoso sul campo da molti punti di vista. Applaude quando gli avversari fanno un bel punto. Dice: “Bel colpo, bel servizio.” Se la prende con se stesso e ogni tanto dice delle cose che non dovrebbe dire. Penso però che succeda a tutti a 19 anni. La differenza tra lui e altri diciannovenni è che quando capita a lui di dire cose sbagliate, lo fa davanti a un grande numero di persone che se ne rendono conto. Ho passato un po’ di tempo con lui e direi che è una brava persona. Non penso sia un cattivo ragazzo. È gentile. Si comporta sempre in modo educato e rispettoso. Magari fa cose strane sul campo che possono disturbare alcune persone, ma non credo lo faccia apposta. Col passare degli anni migliorerà sotto questo aspetto. Devono solo permettergli di diventare adulto. Ognuno fa errori quando ha 19 anni.

Ti prepari in modo diverso al prossimo match sapendo che nel team die Berdych c’è una persona che il tuo gioco lo conosce molto bene?

Come ho sempre detto analizzare il gioco di qualcuno prima del match è una cosa ma quando ci si trova di fronte sul campo è spesso tutta un’altra cosa. Prima di un match magari si pensa di conoscere alcuni punti deboli nel gioco dell’avversario e di poterne approfittare. In fondo però conta saper sfruttarlo sul campo. Magari i punti deboli si rivelano meno deboli di quanto si abbia pensato. Quando si è sul campo, le sensazioni sono completamente diverse. Vedremo quale tattica sceglierà contro di me. Tuttavia, anch’io so cosa Dani pensa del gioco di Berdych perché me lo ha detto quando era nel mio team. Quindi i vantaggi non sono solo dalla loro parte.

Hai parlato dell’abilità di difendere a questi livelli. Dopo il suo break hai fatto due o tre punti difendendoti in modo egregio. È stato importante saper alzare il tuo livello di gioco subito dopo aver subito il break?

Sì. Quando ero sotto nel punteggio sia contro Dimitrov nel quarto set sia oggi quando ho subito il break, e pure nel tiebreak , sono sempre riuscito ad alzare il mio livello e a tirarmi fuori da quelle situazioni rimontando subito. Finora ci sono sempre riuscito bene in questo torneo. Ovviamente quando avanzi in un torneo, devi affrontare giocatori sempre più forti. Quindi da ora in poi mi succederà diverse volte di subire un break o di andare sotto nel punteggio. Capiterà anche che i miei avversari giocheranno a un livello altissimo per alcuni games. Comunque sia, dovrò saper rimontare anche nei prossimi match per poterli vincere. Il fatto di esserci riuscito finora è un buon segno.

Quali sono i punti forti e deboli nel gioco di Tomas?

È molto alto. Colpisce molto bene la palla. Inoltre serve molto bene. Rimane abbastanza tranquillo sul campo. Credo che sappia gestire abbastanza bene le sue emozioni. Inoltre fin qui ha giocato benissimo in questo torneo. Ha anche giocato bene a Doha e ha pure battuto dei buoni giocatori. Sarà fiducioso prima del match.

Sei più soddisfatto o contento di poter proseguire il tuo cammino in questo torneo?

Sono contento. È bello essere di nuovo in semifinale di uno Slam. Sono contento di questo. Naturalmente cercherò di raggiungere il massimo. Tutto quello che potevo fare era prepararmi nel migliore dei modi nelle ultime settimane e mesi. Ora mi sono creato un’opportunità. Forse giocherò male tra due giorni, forse giocherò bene. Non lo so ancora. Mi sono comunque creato una bella opportunità, e spero di saperla sfruttare.

Traduzione di Tobias Pur

 

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