Martina Navratilova e Jim Courier hanno opinioni diverse sulle cause dell’eliminazione di Roger Federer per mano di Andreas Seppi. E’ la preparazione o una questione di tattica?
La prematura sconfitta di Roger Federer nei sedicesimi degli Australian Open ad opera di Seppi , fa ancora discutere gli addetti ai lavori.La discussione ha coinvolto anche due ex campioni della racchetta come Martina Navratilova e Jim Courier. I due danno una lettura diversa sulle ragioni che hanno determinato l’uscita del campione svizzero dagli Australian Open in corso di svolgimento a Melbourne.

Martina, che recentemente si è unita al team di Agnieszka Radwanska, pensa che Roger abbia avuto una pausa invernale troppo corta e ciò, sempre secondo l’ex nr 1 del tennis femminile, non avrebbe consentito all’elvetico di prepararsi adeguatamente per questo inizio di 2015. Dal canto suo Courier, durante un dibattito su Tennis Channel, ha puntato il dito sulla strategia di gioco adottata da Federer nel suo match contro Seppi. Courier è convinto che Seppi non è il tipo di avversario che si può attaccare con troppa assiduità, e ciò è testimoniato dalla percentuale di punti vinti relativamente alle discese a rete da parte di Roger (29 su 50). “Lui avrebbe dovuto leggere la partita e capire che la sua tattica non era giusta e invece non l’ha fatto. Se dai a Seppi dei punti di riferimento lui ti può battere. Non penso che Federer si sia reso conto di ciò che stava accadendo sul campo…”.

Martina Navratilova, parlando alla stampa il giorno prima, ritiene invece che gli impegni di fine anno in Davis e le esibizioni in India, così come il recente torneo di Brisbane, abbiano lasciato poca benzina nel serbatoio di Federer. “Bisogna pensare che la poca preparazione durante la pausa invernale ha senz’altro condizionato Roger, che deve essere arrivato qui a Melbourne con le pile un po’ scariche”.
Alla domanda se Federer possa vincere il suo 18 Slam, la Navratilova ha risposto: “Si. Ci riuscirà? Beh, quando passano gli anni il problema non è tanto nella continuità ma nel fatto che quando hai una giornata storta le cose vanno peggio di quanto no sarebbero andate qualche anno prima. Quando hai 25-27 anni riesci a portare a casa vittorie anche nelle tue giornate no. Invece, quando sei oltre i 30, nelle giornate no perdi…. Quindi non puoi permetterti di avere delle giornate no..”

Massimo Fioravanti