Madison, le "chiavi" sono ispirazione ed ambizione

Personaggi

Madison, le “chiavi” sono ispirazione ed ambizione

Pubblicato

il

 

Madison Keys ha centrato la sua prima semifinale a livello Slam in carriera, battendo Venus Williams 6-3 4-6 6-4. Per lei la stessa Venus, la sua coach Davenport, le sue compagne, sono fonte d’ispirazione. Se arriverà il successo, in parte è merito loro, in parte sarà conseguenza della sua ambizione e della sua voglia di migliorarsi

E’ stato un quarto di finale dall’atmosfera e dal sapore particolare, quello che Madison Keys e Venus Williams hanno inscenato nella mattinata australiana. “Credo che Venus abbia aiutato lo sport. Specialmente quello femminile con la parità dei montepremi. Anche solo guardarla è una fonte di ispirazione.” – aveva detto la diciannovenne nativa dell’Illinois parlando della sua avversaria, per la quale nutre un forte rispetto ed un senso di ammirazione.

“Ha dovuto lottare per la sua salute. Ama il tennis. È ancora lì fuori e sta facendo così bene. Credo sia una fonte di ispirazione. Spero di poterle essere simile”. Se Madison Keys è la giocatrice che è oggi, sicuramente parte lo deve anche a modelli come Venus. Le sorelle Williams hanno col tempo fissato gli standard del tennis femminile, portando il gioco di potenza ad un altro livello; di lì in poi è stato solo un ispirarsi a loro. Non fa eccezione Keys, che proprio nella potenza del servizio e dei colpi piatti trova il suo punto di forza. “È una grande battitrice” – dice di lei Mary Joe Fernandez, il capitano di Fed Cup degli Stati Uniti – “e la sua seconda potrebbe anche essere il suo colpo migliore, salta molto in alto”.

Come tutte le giocatrici cresciute negli anni ’90, anche Madison sognava un giorno di diventare come Venus Williams e volteggiare, e vincere, negli abiti bianchi dell’All England Club. Le Williams sono state educate a diventare campionesse per loro stesse; il loro talento, i loro titoli, le loro fatiche, importavano solo nel loro piccolo. “Vuoi diventare soltanto la numero 1. Vuoi vincere un Major. Non pensi mai alle persone che ispiri con i tuoi sforzi ed il tuo atteggiamento” – ha detto Venus, che mai si sarebbe aspettata di diventare un punto di riferimento per il tennis americano – “Tutti noi tocchiamo le vite altrui nei modi in cui non avremmo mai sognato da piccoli”.

Ora qualunque ragazza che verso i 4-5 anni osi sognare di prendere la racchetta in mano, lo fa anche grazie a lei. Compresa Madison Keys, che però non sembra tanto contenta, di rivedere la propria storia in quest’ottica: “Questo importa solo a voi giornalisti!”
Keys guarda al futuro. Sempre molto legata alla federazione americana, ha da poco deciso di formare il proprio team, per crescere ancora. Così questo autunno ha incontrato il suo agente, Max Eisenbud, che ha gestito anche le carriere di Maria Sharapova e Li Na, chiarendo subito le sue volontà.

Eisenbud ha contattato Lindsay Davenport, ex-campionessa Slam e stella del tennis USA, per le evidenti affinità nel gioco e per l’attitudine di quest’ultima che ben si sposava col carattere della sua assistita. Questa soluzione doveva essere provvisoria, Davenport aveva ben quattro figli piccoli e non avrebbe potuto seguire Madison full-time. Per questo fu trovato anche un accordo con Wim Fissette, ex coach di Simona Halep.

Ma i piani sono cambiati rapidamente. A Davenport sono bastate due settimane per innamorarsi della ragazza dell’Illinois. “So che mi ucciderai, ma mi sto divertendo, e voglio fare di più”. La pluricampionessa Slam aveva lasciato Eisenbud di sasso. “Davvero, mi sta piacendo. Lei è più brava di quello che pensassi. Posso allenarla. I miei bambini la amano. Voglio fare di più”. La collaborazione con Fissette è durata una sola settimana. Quella con Davenport è ancora in via di definizione.

Nel segreto del successo di Madison Keys su Venus Williams c’è probabilmente anche la sua mano. “Lindsay ha giocato con Venus molte volte. Mi ha detto che avrebbe avuto un ottimo servizio e colpi potenti; di non andare nel panico quando lei inizia a giocare davvero bene; che sarei dovuta rimanere concentrata e continuamente metterle pressione”. Keys ha vinto in tre set 6-3 4-6 6-4, ma ha patito un piccolo infortunio all’adduttore sinistro, che l’ha costretta a chiamare un medical time out nel mezzo del secondo set; al rientro, pur avendo recuperato il doppio break di svantaggio, ha perso il set, trascinando, la partita al terzo.

Assumere una ex campionessa può fruttarle tanto in termini non solo di tecnica, ma anche di esperienza. Keys ha di che ispirarsi anche a Davenport. “Credo che Lindsay sia un buon fattore per la mia fiducia. Ha certamente condiviso con me molta della sua esperienza, e ciò vale molto per me. Lei è già passata per questi traguardi”.

Si tratta della prima semifinale Slam conquistata da Madison Keys. Il primo titolo WTA è arrivato l’anno scorso, su Angelique Kerber ad Eastbourne, ma la prima vittoria sul circuito l’ha ottenuta quando aveva solo 14 anni, grazie ad una wild-card in un torneo International della Florida, contro Alla Kudryavtseva. “Ricordo che ero più emozionata che sorpresa. Era il mio primo montepremi vinto. Due giorni dopo aver incassato il montepremi sono andata a comprarmi un cellulare nuovo”.

Ora invece ha scalato la classifica ed entrerà per la prima volta nella top20 mondiale. Alla prima semifinale Slam incontrerà l’altra delle sorelle Williams, che ha sconfitto Dominika Cibulkova nell’altro quarto di finale. Keys e Serena Williams si incontrano per la prima volta. Serena è la numero 1 d’America, del mondo ed ha in bacheca ben 18 Slam. Riuscire a sconfiggere tutto questo in un colpo sarebbe una consacrazione, oltre che la gioia dei giornalisti. “Devo rimanere concentrata solo su me stessa. È una di quelle situazioni dove devo andare fuori e dare il meglio di me, perché lei è ovviamente troppo, troppo forte”.

“È il mio ultimo Slam da teenager. Sto facendo bene e spero di poter continuare” – le parole di una ragazza che non vuole nascondersi dietro un dito e vorrebbe chiudere una “fase” con un risultato importante. Madison Keys è però l’ultima di una serie di teenagers che hanno conquistato la ribalta negli ultimi anni. Eugenie Bouchard l’anno scorso e Sloane Stephens l’anno prima, entrambe diciannovenni hanno raggiunto la loro prima semifinale in un Major agli Australian Open, poi però non riuscendo ad arrivare all’atto conclusivo.

Tra le due, proprio l’americana era stata la protagonista dell’attenzione mediatica nel 2013 quando, ai quarti di finale, sconfisse Serena Williams, certificando così un apparente cambio della guardia. Poi però Sloane non ha mai saputo confermare tutte quelle aspettative creatasi attorno. Proprio come Madison, è cresciuta nel mito delle sorelle Williams, ha cercato di trarre ispirazione da loro; e le due sono accomunate anche dal gioco potente da baseliner. Dipinta da tutti come la prossima Serena Williams, Sloane Stephens è ora scivolata oltre la top40 e non riesce a raggiungere risultati negli Slam degni di nota. Ultima tra tutte e la netta sconfitta con Viktoria Azarenka al primo turno di questi Australian Open.

Il testimone è passato a Madison Keys. È lei ora la prossima Serena Williams, che dovrà sopportare le aspettative del tennis americano. “Credo che Genie e Sloane abbiano tutt’e due un ottimo tennis, non è strano che abbiano fatto le semifinali qui” – ha detto la diciannovenne senza timore di raccogliere la loro eredità – “Quando i tuoi compagni fanno bene, arrivano in fondo ai tornei, sono una fonte di ispirazione. E’ come se ti facessero credere che anche tu puoi fare lo stesso”.

Madison Keys e Sloane Stephens possono essere accomunate da tanti aspetti, ma sotto il profilo dell’atteggiamento sono totalmente differenti. L’ambizione che muove Keys sarà il fattore determinante, che non la farà riposare sugli allori, come probabilmente è successo a Stephens. “Questo torneo è un’esperienza fantastica. Ma voglio continuare a vincere e voglio fare sempre meglio. Sono molto felice ed entusiasta, ma non voglio guardare troppo avanti ed essere troppo contenta di dove sono già arrivata.”

 

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement