Murray: “Becker non ha migliorato il gioco di Djokovic”

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Murray: “Becker non ha migliorato il gioco di Djokovic”

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In una intervista al settimanale tedesco Sport Bild, il tennista scozzese esprime il suo giudizio sulla collaborazione Djokovic-Becker e parla anche della sua scelta di collaborare con Amélie Mauresmo: “Mi apro più facilmente con le donne”

All’inizio della collaborazione tra Novak Djokovic e Boris Becker ci furono molte discussioni tra gli addetti ai lavori sul fatto che la decisione del tennista serbo di affiancare il rosso di Leimen a Marjan Vajda fosse sensata o meno. Tuttavia, i risultati ottenuti in seguito da Nole avevano zittito anche i più scettici (7 tornei vinti nel 2014 – tra i quali Wimbledon, le ATP Finals e 4 Master 1000 – e la riconquista della prima posizione ATP. E anche il 2015 è iniziato nel migliore dei modi per il n.1 del ranking con il trionfo agli Australian Open).

Ma ora è Andy Murray, proprio l’avversario sconfitto da Djokovic nella finale di Melbourne, a tornare sull’argomento.

Onestamente, non vedo alcuna differenza tra il gioco attuale di Novak e quello del periodo in cui non lavorava con Becker” ha detto Murray al settimanale sportivo tedesco “Sport Bild”.

Questo non significa che non gli sia stato d’aiuto e che i loro risultati siano fantastici. Ma lo stile di Novak è rimasto identico”, ha aggiunto il n.4 del mondo.

Per quanto riguarda invece la sua collaborazione con Amélie Mauresmo, lo scozzese ha solo parole di elogio per la sua coach, fornendo anche una spiegazione del motivo per cui vanno molto accordo.

“Mi ha fatto diventare un giocatore migliore. Credo che le critiche sul suo conto siano infondate ed irrispettose. Mi è più facile aprirmi con le donne che con gli uomini. Fino a 18 anni mi sono sempre allenato con mia madre Judy”, ha detto Murray, rivelando di aver anche pensato ad Agassi, però era subito risultato chiaro che l’ex Kid di Las Vegas non aveva il tempo per fargli da coach a tempo pieno.

Il campione olimpico in carica ha anche commentato i rumors sul possibile ritiro di Roger Federer (da lui sconfitto nella finale olimpica di Wimbledon del 2012) proprio dopo la prossima edizione dei Giochi Olimpici, che si terranno a Rio de Janeiro dal 5 al 21 agosto 2016.

Meglio aspettare. Roger ama il tennis, e la sua famiglia è sempre con lui” ha concluso Andy Murray, che la prossima settimana sarà in campo nell’ATP 500 di Dubai.

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