Biglietti Davis venduti in 13 minuti, Djokovic fa aprire un’inchiesta (Martucci)

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Biglietti Davis venduti in 13 minuti, Djokovic fa aprire un’inchiesta (Martucci)

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Biglietti Davis venduti in 13 minuti, Djokovic fa aprire un’inchiesta (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport)

Un capopopolo è un capopopolo. Forse la miracolosa caccia al biglietto dell’ambitissima Serbia-Croazia — primo turno del Gruppo Mondiale di coppa Davis 2015, da venerdì a domenica a Kraljevo, nel sud della Serbia —, sarebbe passata inosservata, come il tutto esaurito in appena 13 minuti. Sì, proprio 13 minuti! In Serbia però non succedono poi tante cose, nè ci sono tanti motivi di orgoglio nazionalistico, mentre i tennisti non sono solo idoli, sono veri e propri eroi. Inoltre è previsto il doppio ritorno, del numero 1 del mondo, Novak Djokovic e del suo grande amico, Victor Troicki, dopo un anno di stop per doping. E c’è pure in ballo lo storico antagonismo coi croati (peraltro privi del re degli Us Open, Marin Cilic, infortunato alla spalla). Tutto questo con appena 3300 posti disponibili: davvero pochini per i campioni della coppa Davis 2012. Quindi sarebbe stato anche comprensibile che i tagliandi fossero andati bruciati in un amen da parte delle centinaia di tifosi che hanno passato all’addiaccio la notte fra giovedì e venerdì davanti ai botteghini.

DENUNCIA Ma, c’è un ma. Djokovic è un numero 1 in tutto, è un leader, è un capopopolo. Il neo campione degli Australian Open è subito intervenuto urlando al megafono del quotidiano Blic di Belgrado: «Sono davvero dispiaciuto. I biglietti non possono sparire in 13 minuti… A meno che non ne vengano messi in vendita appena 50. Alla fin fine la vendita non è mai nemmeno cominciata. Mi dispiace perché abbiamo scelto Kraljevo per portare l’evento proprio fra questa gente. E’ evidente che qualcuno ha commesso un atto criminale e dev’esserci un responsabile che danneggia la nostra federazione e la squadra nazionale».

INCHIESTA Così la polizia ha aperto un’inchiesta, ed ha interrogato i dirigenti della Federtennis serba, come conferma il ministro degli Interni, Nebojsa Stefanovic. «Dopo le dichiarazioni di Novak Djokovic, abbiamo deciso di aprire un’inchiesta e di verificare ogni aspetto della vendita dei biglietti per determinare prima possibile se ci sono state violazioni alla legge». Mentre il presidente della TSS, Toplica Spasojevic, ha dichiarato alla tv RTS che 300 abbonamenti, del costo di 5000 dinari (41 euro), per i tre giorni di gara, sono stati venduti direttamente. E ha insistito che le operazioni di vendita sono state trasparenti (…)

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