WTA Indian Wells: Giorgi, un'altra delusione, Serena vince in lacrime

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WTA Indian Wells: Giorgi, un’altra delusione, Serena vince in lacrime

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Serena Williams ritorna ad Indian Wells dopo quattordici anni, si emoziona, fatica ma alla fine la spunta.  Camila Giorgi abbandona subito il torneo sconfitta dalla britannica Watson malgrado recuperi da 0-5 nel secondo set. Vittorie comode per Radwanska e Makarova, continua la crisi della Kerber ko con la Stephens, mentre la Halep è costretta al terzo dalla Gavrilova. 

[WC/1] S. Williams b. M. Niculescu 7-5 7-5 ( Raffaello Esposito)

Al tramonto Serena Williams entra sul centrale di Indian Wells piangendo e il pubblico le tributa una standing ovation che subito cancella quattordici anni di incomprensioni. In campo contro la n°1 del mondo scende Monica Niculescu, la rumena dal dritto slice artigianale che nel 2014 ha capeggiato il circuito WTA nella risposta alla prima di servizio, vincendo il 43,8% dei punti. Dal canto suo Serena ha dominato negli ace, con 452 palline scagliate oltre le racchette avversarie. La miglior risposta contro la battuta migliore quindi, ma l’esito del primo match in assoluto fra le due  appare comunque scontato, con la sola incognita dello stop subito ieri in allenamento da Serena. Fra il pubblico John McEnroe in camicia hawaiiana seduto fra ilcapo di Oracle Larry Ellison e Bill Gates. Il primo set è una sorpresa. Williams sceglie di servire ma è in pieno travaglio emozionale e perde due dei primi quattro turni di battuta. Serena non riesce a picchiare sugli slice continui di Niculescu e commette una valanga di errori non forzati, alcuni di metri. Sul cinque tre per la rumena Williams tiene il primo servizio a zero e si carica finalmente per il break che rimette in equilibrio il set. Serena deve ancora annullare con coraggio due palle break nell’undicesimo gioco prima di tenere la battuta. Nel game seguente Niculescu commette un errore madornale sul 40 pari fermandosi e chiamando il falco che le dà torto e consegna il set point decisivo all’avversaria. Serena perde ancora il servizio in apertura di secondo set ma recupera subito e il parziale prosegue inaspettatamente  sul filo dell’equilibrio fino al dodicesimo game quando Serena chiude a suo favore e al quarto match point bagna con la vittoria il suo ritorno ad Indian Wells.

 [3] S. Halep b. [Q] D. Gavrilova 2-6 6-1 6-2 (Ciro Battifarano)

C’era grande attesa per il rientro della tennista rumena, dopo il forfait a Doha per l’infortunio ad una costola e dopo il grave lutto per la perdita del cugino ad inizio settimana. Halep è entrata in campo molto contratta (come dirà ai microfoni al termine del match) mentre l’avversaria russa (quasi australiana) metteva subito in mostra il suo pesante e potente dritto.  Halep riesce comunque a mettere a segno il primo break dell’incontro al terzo gioco del primo set, complici due doppi falli e due errori di rovescio dell’avversaria. Da lì in avanti, però, Gavrilova inizia a dettare legge col suo dritto mentre Halep commette troppi errori (19 gratuiti alla fine del set), cedendo 5 giochi consecutivi ed il primo set per 6-2.  Il secondo set inizia a suon di break, con la tennista russa che appare nervosa e non più all’attacco come nel primo, mentre Halep appare più solida col servizio, riduce gli errori, sposta di più l’avversaria sul rovescio, inizia a trovare qualche apertura col suo rovescio lungolinea che la distingue nel circuito e con un eloquente 6-1 pareggia velocemente il conto dei set. Il terzo set inizia con Halep che, al servizio controsole, commette 4 doppi falli ma riesce comunque a tenere il servizio; Gavrilova prova a resistere difendendo e mostrando ancora qualche bella accelerazione di dritto ma nel quarto gioco, con qualche errore di troppo sul rovescio, cede il servizio e da lì l’incontro per Halep è in discesa fino al 6-2 finale.

H. Watson b. [29] C. Giorgi 7-5 7-5 (Giorgio Laurenti)

Evidentemente in questo mese in cui è stata ferma, colpa di un attacco influenzale che le ha fatto saltare il torneo di Doha, si è accumulata un po’ di ruggine nel tennis di Camila Giorgi. Diciotto doppi falli, trentotto percento di prime in campo, cinquantaquattro errori non forzati. Basterebbero questi tre dati per raccontare la sconfitta contro Heather Watson, ma non renderebbero l’idea di quanto abbia giocato male la numero 33 del mondo, e soprattutto, non spiegherebbero un risultato tanto risicato per la britannica.
Entrata in campo contratta sin dal primo game, l’italiana riesce a portarsi avanti di un break al quarto gioco, ma la prima di servizio non entra e soprattutto sulle seconde di servizio della Watson la Giorgi commette troppi gratuiti. Così, sul 3-2 e servizio, l’italiana commette tre doppi falli riportando in parità il match. Dall’altra parte della rete però c’è la Watson, la quale le restituisce immediatamente il break di vantaggio. Basterebbe far entrare la prima, ma è soprattutto quella che non vuole entrare oggi alla Giorgi: due doppi falli, un errore di diritto e di nuovo parità, 4-4. Arrivate sul 6-5 in favore della Watson, la Giorgi commette il decimo doppio fallo del set (decimo su venti seconde) e sul set point per la Watson le scappa il diritto.
Il secondo parziale inizia con la Watson che tiene il servizio, mentre la Giorgi esordisce con due doppi falli consecutivi, un errore di diritto e il tredicesimo doppio fallo, 2-0 per la britannica. Nel terzo gioco si va ai vantaggi ma la britannica porta a casa il game. Il risultato compromesso non scioglie il tennis dell’azzurra che perde nuovamente il servizio. La serie di game persi consecutivamente si interrompe a sette, infatti sul 5-0 la Giorgi riesce a tenere il servizio. Qui sorgono i limiti della tenuta mentale della Watson, i quali spiegano il perché del risultato: ferma completamente con i piedi, inizia a perdere i punti che prima perdeva la Giorgi. Quest’ultima ha il solo merito di essere leggermente meno fallosa al servizio e di tenere di più lo scambio: game dopo game arriva al 5-5. Sul servizio della Watson però commette tre errori in risposta regalandole il game e successivamente, con due gratuiti, l’ennesimo doppio fallo e un altro regalo di rovescio dà la vittoria alla Watson con un doppio 7-5.

[7] A. Radwanska b. A Riske 6-3 6-1 (Tommaso Voto)

Esordio agevole per la Radwanska, che, sotto gli occhi della sua nuova consulente tecnica Martina Navratilova, supera l’americana Riske con il punteggio di 6-3 6-1 ed approda al turno successivo.
È stata una partita povera di elementi tecnici, perchè la Riske non è stata mai in grado di mettere in difficoltà la Radwanska, che ha potuto controllare il gioco e lo scambio con relativa facilità.
La polacca è partita fortissimo e si è aggiudicata i primi 5 giochi, poi, sul servizio della Riske, ha avuto anche un set point, ma l’americana è riuscita ad annullarlo ed a tenere per la prima volta la battuta. Il game conquistato ha scosso la Riske, che addirittura brekka la polacca e mette, quasi, in discussione il primo parziale.
Sul 5-3 la Radwanska è più attenta e grazie alla prima di servizio è riuscita a chiudere il set al terzo set point disponibile.
Il secondo parziale si muove sullo stesso “leitmotiv” del primo set, perchè la Radwanka ha strappato subito il servizio all’americana e si è involata sul 4 a 0, dimostrandosi tennisticamente di un’altra categoria rispetto alla Riske.
La polacca chiuderà il set sul 6-1 senza troppi affanni, ma per capire le sue reali potenzialità in questo torneo sarò necessario aspettare dei turni più probanti ed avversarie dal gioco più potente ed incisivo.

S. Stephens b. [13]A. Kerber 7-6(6) 6-2 (Antonio Garofalo)

Continua il pessimo momento di forma di Angelique Kerber che conferma contro la Stephens tutte le sue attuali incertezze. Un 2015 fin qui segnato dal ko al primo turno a Melbourne con la Begu e dalle sconfitte anche con Schiavone e Pennetta. L’unico precedente tra le due giocatrici si è giocato proprio su questi campi tre stagioni fa, vinse la Kerber ma sembra un’era geologica fa. La tedesca, due volte in vantaggio di un break nel primo set (3-0 e 5-3), finisce per farsi trascinare al tiebreak dove annulla due palle set prima di cedere per otto punti a sei.  L’americana gioca un tennis molto aggressivo e realizza un corposo numero di vincenti, alla fine saranno ben 37. Il secondo set non ha storia, la Kerber si affossa da sola sotto 31 errori gratuiti e lascia malinconicamente il torneo. Euforica la statunitense davanti al suo pubblico: ” Vi amo tutti, siete come la mia famiglia”.

[19] G. Muguruza b. [WC] I. Falconi 4-6 6-2 6-3 (Enrico Serrapede)

Garbine Muguruza e Irina Falconi scendono in campo, per la prima volta l’una contro l’altra, come terzo match sullo stadium 3. La numero diciannove del seeding fa così il suo esordio nella competizione contro una Wild card.

Il primo set é il festival del break, in tutto ne arrivano sette in dieci giochi. Quello decisivo arriva al nono gioco quando l’americana piazza l’acuto che la porta a servire per il primo. Dopo tre set Point e tre palle break annullate la spagnola capitola 6-4. Le percentuali al servizio di entrambe sono disastrose, soprattutto con la prima di servizio: Muguruza 40%, Falconi 52%. Sempre leggendo i numeri si nota subito come Garbine abbia più del doppio delle palle break (9 a 4) ma nonostante ciò fa il break meno volte della sua avversaria.

Nel secondo sale la percentuale di punti con la prima per la Muguruza (82%, buono anche il 60% con la seconda) e parte la rimonta. Il parziale si chiude 6-2 in poco meno di mezz’ora.

Nel terzo e decisivo set torna ad esserci un buon equilibrio, la Falconi tenta di giocarsi il tutto per tutto ma alla fine pagherà caro il misero 25% di punti con la seconda. Nonostante ciò di palle break ce ne saranno 4 a testa (2 a 1 per Muguruza). Dopo 2h e 9 Min si chiude anche il terzo set con il punteggio di 6-3 per la spagnola che al secondo turno sfiderà Karolina Pliskova, testa di serie n. 14 del tabellone.

[10] L. Safarova b. M. Barthel 6-4 7-6 (4) (Michele Gasperini)

Continua il grande momento di forma di Lucie Safarova: la nativa di Brno, reduce dal primo successo in carriera in un torneo Premier due settimane fa, in quel di Doha, ha impiegato poco meno di un’ora e quaranta minuti per avere ragione sulla tedesca Mona Barthel e centrando, in questo modo, la sua sesta vittoria consecutiva, accedendo così al terzo turno.
Primo set dominato essenzialmente dai servizi e deciso nel terzo e quarto gioco, con Barthel prima non in grado di strappare il servizio a Safarova nonostante due ghiotte occasioni e punita subito, nel gioco successivo, con il break che verrá difeso impeccabilmente dall’attuale No.11 del mondo fino al termine della prima frazione.
Il secondo parziale si rivela molto più ricco di break e con molta meno soliditá nelle percentuali al servizio per le due contendenticon frequenti tentativi di fughe sempre frustrate: avanti la tedesca 2-1 e servizo, ma prontamente ripresa nel game successivo e rimontata fino al 4-2. Qui però la ceca si distrae, permettendo così a Barthel di rientrare in partita, issandosi fino al tiebreak.
Safarova gioca in modo perfetto i punti decisivi di quest’ultimo e lo porta a casa per 7 punti a 4, non concedendo quasi nulla.
Al prossimo turno la ceca affronterá Elena Svitolina.

 

I risultati

[8]E. Makarova b. E. Vesnina 6-4 6-0
[7]A. Radwanska b. A. Riske 6-3 6-1
H. Watson b. [29]C. Giorgi 7-5 7-5
[19]G. Muguruza b. [WC]I. Falconi 4-6 6-2 6-3
[12]C. Suarez Navarro b. M. Puig 6-1 6-1
[22]S. Kuznetsova b. K. Siniakova 7-6(2) 6-2
[10]L. Safarova b. M. Barthel 6-4 7-6(4)
[23]E. Svitolina b. [Q] A. Van Uytvanck 4-6 7-6(6) 6-4
[14]K. Pliskova[Q] b. L. Arruabarrena 6-3 7-5
A. Pavlyuchenkova b. [17]B. Zahalova Strykova 6-3 6-2
[27]T. Bacsinszky b. M. Erakovic 4-6 6-3 6-2
[28]Z. Diyas b. D. Vekic 6-3 6-3
[3]S. Halep b. [Q]D. Gavrilova 2-6 6-1 6-2
[26]V. Lepchenko b. [WC]S. Vickery6-4 6-1
[1/WC]S. Williams b. M. Niculescu 7-5 7-5
S. Stephens b. [13]A. Kerber 7-6(6) 6-2

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