WTA Indian Wells interviste, Pennetta “Il giorno del ritiro sta arrivando, ma non so ancora quando”

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WTA Indian Wells interviste, Pennetta “Il giorno del ritiro sta arrivando, ma non so ancora quando”

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WTA Indian Wells: Pennetta b. Sharapova 3-6 6-3 6-2. L’intervista del dopo partita a Flavia Pennetta

Una grande vittoria per te. Come ti senti in questo momento?

Sono davvero contenta. È stato veramente un buon match. Ho lottato fino all’ultimo punto, lei ha giocato molto bene all’inizio. Nel secondo set ho cercato di essere più aggressiva e il servizio mi ha aiutato molto. Sono stata molto aggressiva in risposta e così lei ha iniziato ad avere problemi al servizio. Non so quanti doppi falli abbia fatto stasera, ma credo diversi (11, ndr).

Stavi piangendo durante il primo set?

Sì, un po’.

È stato una sorta di attacco di panico o…

No, no. Solo troppa emozione. A volte alle donne succede e ho cercato di gestirla. Ho semplicemente respirato e lasciato passarla e dopo è andata meglio.

Puoi parlarcene un po’ di più? Dopo il primo set sei uscita dal campo…

A volte devi solo buttare tutto fuori. In campo non è facile farlo. Ho cercato di rimanere calma e giocare ogni punto. Ma alla fine del primo set ho pensato, okay, devo solo andare fuori, urlare, fare qualcosa, rinfrescarmi un po’ e ricominciare di nuovo sul campo.

Come mai eri così emozionata?

Avevo un sacco di aspettative sul match di stasera e all’improvviso è arrivata questa cosa, non lo faccio mai ma credo di averla gestita bene, perché di solito vuoi uscire dal campo e scappare via. Ma per me era importante stare calma e cercare di giocare. Alla fine ho giocato molto bene.

È tutto ok nella tua vita?

Sì sono molto felice.

L’avevi battuta nei vostri ultimi due incontri, quindi pensavi di batterla di nuovo?

Le ultime due volte furono nel 2009 (a Los Angeles, ndr) e nel 2011 (agli US Open, ndr), entrambe al terzo set. Anche i due match che persi con lei finirono al terzo (IW 2004 e Wimbledon 2006, ndr). Sono sempre match molto equilibrati. Credo comunque che quando vai in campo e sai di aver perso le ultime due volte ci pensi un po’ di più. Ho solo cercato di giocare nel modo in cui gioco sempre contro di lei. Non devi darle tempo per colpire, essere più aggressiva che puoi, cercare sempre il colpo giusto. Gioco sempre così ma a volte quando non gioco contro le big aspetto un po’ di più. Ma contro queste giocatrici devi sfruttare le chance che hai, perché non ne avrai altre.

Ho sentito che potresti non giocare l’anno prossimo. È vero? Quali sono i tuoi pensieri?

Ho pensato di ritirarmi già tante volte durante la mia carriera. Metto sempre gli US Open come il momento in cui decidere cosa fare, se continuare o no. Ho già 33 anni e ho avuto un’ottima carriera. Sto bene, amo giocare, ma di sicuro ci sarà un momento in cui dovrò fermarmi. Non so quando, ma sta arrivando, lo sento. So che è lì ma non so dirti quando.

Dopo tre vittorie consecutive contro di lei c’è un parte del tuo gioco che fa la differenza fra voi due?

Credo di avere un buon rovescio e lei gioca molto forte gli incrociati. Molte giocatrici non reggono i primi due o tre colpi contro di lei. Per me è facile, il mio rovescio è un colpo solido, naturale. Per cui il modo in cui gioca è ottimo per me. È molto aggressiva ma stasera ha fatto molti errori.

Quindi dopo il primo set hai reagito. Hai detto, okay, non ho paura?

Sì. Ho solo cercato di giocare. Amo giocare. È la mia vita e non c’è possibilità di uscire dal campo e lasciare vincere l’avversario perché hai paura. È meglio rimanere sul campo e fare del tuo meglio, poi se vinci o perdi non importa, devi provarci.

Traduzione di Paolo Valente

 

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