Errani-Vinci: sì a Fed Cup e Olimpiade (Zanni). Del Potro, che peccato! Bolelli domina Baghdatis (Martucci). Il Foro aspetta Camila: “Qui mi sento a casa” (Paoletti).

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Errani-Vinci: sì a Fed Cup e Olimpiade (Zanni). Del Potro, che peccato! Bolelli domina Baghdatis (Martucci). Il Foro aspetta Camila: “Qui mi sento a casa” (Paoletti).

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Errani-Vinci: sì a Fed Cup e Olimpiade (Roberto Zanni, Corriere dello Sport).

Sulle tribune del campo centrale dell’impianto di Crandon Park di Miami si siede il capitano di Davis e Fed Cup Corrado Barazzutti e subito arriva una bella soddisfazione per lui: Simone Bolelli regola Baghdatis con un doppio 6-2. Ma per Corrado c’è un motivo in più per godersi il sole di Miami: pare che il suo doppio, quello dei Career Grand Slam, Sara Errani-Roberta Vinci, non sia più a pezzi. La missione di Barazzutti al “Miami Open” ha dato i risultati che tutti si aspettavano. L’annuncio è arrivato da Roberta Vinci, che ha scelto per comunicarlo la “sua” Gazzetta del Mezzogiorno: “L’Italia del tennis stia tranquilla: io e Sara torneremo a giocare insieme sia per difendere il Gruppo Mondiale in Fed Cup che per provare a vincere l’Olimpiade di Rio”. Una dichiarazione che all’improvviso tranquillizza tutti. Il proclama della Vinci, non ha però caricato abbastanza la tarantina, che a Miami è uscita al primo turno per mano della qualificata tedesca Tatjana Maria, in una partita ampiamente alla sua portata e che avrebbe rappresentato un primo passo alla ricerca di una risalita nel ranking del singolare (attualmente è n. 40). Oggi debutterà Sara Errani, attesa dalla russa Pavlyuchenkova (n. 38 WTA), che nel primo turno ha battuto la connazionale Zvonareva. La Errani dovrebbe scendere in campo non prima delle 23 ora italiana; ieri si è allenata a lungo, per poi rientrare negli spogliatoi un po’ in anticipo rispetto al programma previsto. Dall’altra parte della rete c’era una sparring di lusso come Lucie Safarova; Sara è apparsa rilassata e tranquilla, sicura e in una buona forma fisica. Giorni fa il suo allenatore, Pablo Lozano, ci aveva confidato che la romagnola era un po’ stressata, non tanto per la tempesta – prevedibile – scatenata dall’annuncio dello stop al doppio quanto per questioni pratiche: “Qui a Miami non è facile allenarsi – ha sottolineato il coach spagnolo – I tempi sono stretti, gli orari anche, così c’è una situazione che non agevola”. La Errani si trova nella parte superiore del tabellone del “Miami Open” in rotta (teorica) di collisione con la serba Ivanovic (n. 5) e, soprattutto, con Serena Williams, che potrebbe anche anticipare la sfida di Fed Cup, dal momento che l’americana ha ribadito la sua intenzione di volare a Brindisi con gli Stati Uniti. Intanto anche la numero 1 al mondo, ancora alle prese con il dolore al ginocchio che l’ha costretta al ritiro al Indian Wells, debutterà oggi nel torneo che ha vinto sette volte: il primo banco di prova sarà la romena Niculescu.

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Del Potro, che peccato! Bolelli domina Baghdatis (Vincenzo Martucci, La Gazzetta dello Sport).

Se c’è un esperto di rientri dopo gli infortuni, questo è Juan Martin del Potro. Ieri ha vissuto l’ennesimo ritorno alle gare dopo una lunga serie di guai fisici, fra cui due operazioni al polso, e ovviamente non è stata una passeggiata. L’ex numero 4 del mondo s’era fermato subito dopo il successo del gennaio 2014 a Sydney, per operarsi al polso sinistro ed era uscito dai primi 100 della classifica; quest’anno è rientrato alle gare proprio a Sydney, perdendo nei quarti contro Kukushkin, e si era assentato ancora per nuovi dolori al polso. Ora è rientrato a Miami da n. 616 del mondo affrontando al primo turno il ceco Vasek Pospisil, ma la lunga assenza e le due settimane di allenamento si fanno sentire, soprattutto al servizio (commetterà sette doppi falli, di cui uno sul set point nel tie-break). Guardando in casa Italia, Simone Bolelli supera senza problemi il primo turno, battendo nettamente Marcos Baghdatis, oggi n. 58 del mondo con un best ranking al n. 8 nel 2006. Il 29enne di Budrio è superiore dall’inizio alla fine del match, dominando sia al servizio sia nei colpi da fondocampo. Al prossimo turno affronterà il serbo Viktor Troicki, fermato 12 mesi dall’antidoping; è 2-1 nei precedenti, ma, a gennaio a Sydney, ne ha subito la rimonta.

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Il Foro aspetta Camila: “Qui mi sento a casa” (Francesca Paoletti, La Gazzetta dello Sport, Roma).

Manca solo un mese e mezzo all’inizio degli Internazionali BNL d’Italia, torneo in cui sono attesi tutti i big del tennis. Il prossimo 8 aprile verrà presentato il torneo allo Stadio Olimpico e in quella occasione saranno presentate le novità del torneo e verranno comunicate le wild card. E’ caccia al biglietto, viste le ottime prestazioni degli azzurri in questo inizio anno e anche ricordando la sfortunata finale dello scorso anno in cui Sara Errani si infortunò contro Serena Williams. Tra le azzurre più attese sul “rosso” romano c’è anche la 23enne marchigiana Camila Giorgi, veloce sul campo e nelle sensazioni. Lo scorso anno, alla prima uscita al Foro, le bastarono so lo pochi minuti per innamorarsi (corrisposta) del pubblico e del colpo d’occhio che il Foro Italico regala da sempre ad appassionati e protagonisti. “Una bellissima emozione e un’atmosfera spettacolare. Qui mi sento a casa”. La sua “love story” con il Foro Italico iniziò con una vittoria contro pronostico sulla top 10 Dominika Cibulkova; una vittoria netta che infiammò il pubblico romano assiepato sulle tribune in marmo del Nicola Pietrangeli, divenuto negli anni un vero e proprio catino azzurro. E poco importa che le fu poi fatale il secondo turno…la scintilla oramai era scoccata. Camila parla poco, preferisce far parlare il suo tennis rapidissimo e rischiosissimo; già al Lemon Bowl 2001 e negli appuntamenti Itf dei circoli Tevere Remo e Tiro a Volo 2008 aveva colpito Roma e i suoi osservatori più attenti. Un po’ Sharapova e un po’ una Agassi in gonnella, la definirono allora i suoi estimatori della prima ora. In passato molti azzurri sono stati traditi dalla pressione di giocare in casa, ma non lei: “Per me la pressione è positiva. Sono a casa e questa possibilità c’è solo una volta l’anno, quindi va sfruttata al meglio”.

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