Pennetta favolosa. Errani guerriera. Rilancio azzurre (Martucci)

Rassegna stampa

Pennetta favolosa. Errani guerriera. Rilancio azzurre (Martucci)

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Rassegna a cura di Daniele Flavi

 

Pennetta favolosa. Errani guerriera. Rilancio azzurre

 

Vincenzo Martucci, la gazzetta dello sport del 30.03.2015

 

L’ora «X» è fissata al 18-19 aprile sulla terra rossa del Ct Brindisi. Solo allora — al di là delle minacce delle sorellone Williams che annunciano di voler partecipare alla gita in Puglia — si conosceranno davvero le protagoniste di Italia-Stati Uniti, spareggio per restare nella serie A di Fed Cup. Intanto, sul cemento di Miami, Flavia Pennetta, che sicuramente sarà in campo con la maglia azzurra nella sua città, dà spettacolo contro Vika Azarenka, oggi 36 del mondo dopo problemi fisici ma 1 nel 2012. Posizione che annuncia di voler recuperare con un mix di orgoglio e di presunzione. Chissà. Per ora, proprio come la settimana scorsa a Indian Wells, la capo-scuola Maria Sharapova, anche la bielorussa di scuola americana s’inchina alla straordinaria italiana. Che, a 33 anni, sta giocando il miglior tennis e si qualifica agli ottavi contro Simona Halep. Con la quale è 3-0 nei precedenti, l’ultimo agli Us Open 2013. NERVI Flavia è davvero un portento nell’aggiudicarsi il match allo sprint del tie-break, dopo due set simili. Dov’è al comando fino al 5-3, si fa riprendere e superare fino al 5-6, ma poi tira ancora fuori le soluzioni migliori: i lungolinea di rovescio e di dritto, l’efficace servizio, le micidiali smorzate, ma soprattutto determinazione e nervi. Perché la battaglia da fondo-campo, già comunque difficile contro una specialista dei campi duri all’aperto come Vika, diventa difficilissima per domare anche il vento. Oltre alla tensione di una partita così importante e stimolante. Che a Flavia ricorda la semifinale degli Us Open 2013, persa, ma che le ha rilanciato la carriera. Stavolta vince, cancellando gli 8 anni di deficit all’anagrafe, dimostrando più forza e nervi, e lucidità nel tenere il più possibile l’iniziativa. Fino all’epilogo, al secondo match point, dopo aver insistito ancora sul rovescio ballerino dell’Azarenka, dopo 2 ore 7 minuti da grande che la promuovono per la prima volta agli ottavi a Miami: dopo 6 k.o. al terzo turno nelle 10 precedenti partecipazioni. GUERRIERA E’ bello ritrovare finalmente Sara Errani in versione guerriera, anche in prospettiva Fed Cup. Una volta libera dal doppio impegno del doppio con Roberta Vinci, la romagnola si dà come nei tempi belli fino all’ultima stilla di energia contro la picchiatrice venezuelana di bandiera spagnola Garbine Muguruza (n. 19 del mondo). Sui campi duri, «Saretta», pur 13 della classifica, è sfavorita contro la 2lenne, come confermano gli ultimi due k.o. a New Haven 2014 e a gennaio a Sydney, ma si getta nella lotta con la sua foga intelligente, sopperendo a i ben noti limiti al servizio. Porta a casa, soffrendo, il secondo set, e poi mette la partita sui binari preferiti della corsa e del batti e ribatti. Spegnendo, col mestiere dei 27 anni, la potenza dell’avversaria. Ed estenuandola in 2 ore 2 minuti. DOPPI FALLI Fa rabbia, Camila Giorgi, ancor di più quando lotta alla pari con le più forti e sulle ribalte più importanti. A Miami, la picchiatrice di Macerata gioca fendenti strappa-applausi, lascia sul posto l’avversaria col dritto e col rovescio, e recupera quattro volte il break ad un’avversaria solida, e di qualità, come Simona Halep, numero 3 del mondo che minaccia il 2 di Maria Sharapova…

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