Il "rosso" che non ti aspetti: l’indecifrabile 2015 sulla terra battuta europea

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Il “rosso” che non ti aspetti: l’indecifrabile 2015 sulla terra battuta europea

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Pur avendo un chiaro favorito ai nastri di partenza nel N.1 del mondo Novak Djokovic, la stagione 2015 sulla terra rossa europea si preannuncia come la più incerta e interessante da un decennio a questa parte a causa delle condizioni incerte di Rafael Nadal

L’anteprima del tabellone di Montecarlo (Gli italiani)

Arriva la metà di Aprile e per il tennis mondiale questo significa il ritorno in Europa e soprattutto l’inizio della vera stagione sulla terra rossa (nonostante le parentesi di Febbraio e Luglio).

Negli ultimi 10 anni però la stagione su clay ha sempre avuto un solo padrone incontrastato e incontrastabile che risponde al nome di Rafael Nadal che, pensate, nel decennio 2005-2014 ha vinto 9 Roland Garros su 10 e 19 dei 30 Masters 1000 giocati su terra. Ci sono voluti veri e propri miracoli di Roger Federer ad Amburgo e Novak Djokovic a Montecarlo e Roma per impedire che la percentuale fosse ancora più alta.

Il 2015 però porta con sé un oroscopo molto diverso: Nadal, dopo aver vinto il nono titolo a Parigi 10 mesi fa, non è più stato lo stesso: dopo Wimbledon è sostanzialmente scomparso dal circuito per due mesi prima di tornare condizionato da un problema di appendicite che ne ha compromesso il finale di stagione. Ma l’inizio del 2015 dello spagnolo è stato ancora più preoccupante dopo un discreto inizio con i quarti in Australia. Sono arrivate sconfitte imprevedibili anche sulla terra di Rio De Janeiro oltre che nei 2 Masters 1000 su cemento. Più che altro si è vista un’inedita incapacità di Nadal nel chiudere le partite e finire poi per perderle sul filo di lana, proprio l’opposto di quella che è stato il suo modus operandi nell’ultimo decennio. Non si hanno certezze sul fatto che il mattone tritato possa bastare a ridargli le giuste sensazioni per tornare quello che conosciamo. Dovrà farlo anche con una classifica molto più bassa del solito a Parigi dato che si appresta a difendere 3870 punti conquistati la scorsa primavera (1870 escludendo Parigi) ed è già ora sceso al N.5 del ranking mondiale, scavacato da Murray e Nishikori.

Per la legge del contrappasso con un Nadal che scende è chiaro che l’egemonia di Novak Djokovic sul tennis mondiale rischia di diventare totale come nemmeno gli era riuscito nel anno di grazia 2011, anche se in quell’occasione si era presentato a Parigi senza aver mai perso un match, mentre quest’anno è già arrivata la prima sconfitta come allora subita da un grande Roger Federer. Djokovic ha però infilato la seconda tripletta Australian Open- Indian Wells- Miami impresa che lo pone come dominatore assoluto del circuito.
A tal punto che, i bookmakers e gli appassionati cominciano già a parlare di possibile se non addirittura probabile “Grande Slam”, il Sacro Graal del tennis mondiale che non è mai riuscito da quando si gioca almeno una prova su cemento (1978).
Questo non è solo dovuto alla forza del serbo, ma anche alla difficoltà nel trovare avversari credibili per lui sulla lunga distanza dei 5 set. Specialmente se Nadal non tornasse in questi 2 mesi il giocatore che è sempre stato in primavera. In realtà appare molto prematuro come discorso anche perché senza scomodare il Poker Slam, la doppietta Australian Open- Roland Garros manca da 23 anni cioè dal lontano 1992 quando ci riuscì Jim Courier e prima di lui ci era riuscito solo Mats Wilander nel 1988 (questo da quando l’Australian Open è la prima prova dello Slam e non l’ultima).

Tornando alla terra o meglio sulla terra date le previsioni premature, la stagione rossa appare davvero ricca di spunti perché oltre alla suddette condizioni di Nadal, lo stesso Djokovic dovrà fare i conti con la benzina nel serbatoio dato che la doppietta Indian Wells-Miami gli è costato uno sforzo fisico e mentale probabilmente superiore a quello di uno Slam e rischia dunque di arrivare a Parigi con le pile scariche. La sua programmazione primaverile è molto semplice: i 3 Masters 1000 + Roland Garros, vedremo come riuscirà a gestire le forze.

E dopo il consueto duopolio Djokovic- Nadal? Beh in un modo o nell’altro nonostante l’età, non si può non tenere in grande considerazione Roger Federer, che teoricamente non ha più nulla da chiedere alla terra battuta a questo punto della carriera ma che forse per questo rischia di diventare ancora più pericoloso. L’anno scorso la sua stagione sul rosso era stata in qualche “falsata” dalla nascita dei suoi due gemelli che lo portarono a saltare Madrid e giocare a Roma per onor di firma. In Aprile però a Montecarlo aveva giocato un ottimo torneo raggiungendo la finale e a Parigi si era arreso in ottavi al miglior Ernests Gulbis mai visto. Quest’anno Roger aggiunge ai 3 Masters 1000 (anche se Roma è in forse…) anche il nuovo torneo 250 di Istanbul, dato che è tenuto a giocare due tornei di quella fascia in stagione. Volendo visitare posti nuovi, ha scelto la Turchia. Il tennis più ragionato su terra potrebbe comunque diventare un vantaggio per stimolare la sua ineguagliabile creatività e tecnica.

L’ultimo dei Fab 4, Andy Murray è sempre stato il più debole sul rosso, non avendo mai vinto un torneo in carriera su questa superficie. Quest’anno inizierà più tardi rispetto agli altri, dato il suo matrimonio in programma in queste ore in Scozia. Scelta atipica la sua quella di iniziare con il torneo di Monaco di Baviera prima dei 2 Masters 1000 di Madrid e Roma.
L’anno scorso giocò molto bene sia a Roma dove perse in 3 set da Nadal che al Roland Garros raggiungendo la semifinale persa nettamente sempre dallo spagnolo.

Il quinto incomodo dovrebbe essere Kei Nishikori che lo scorso anno è diventato Star del circuito proprio sulla terra battuta europea, vincendo il torneo 500 di Barcellona e sfiorando il titolo a Madrid la settimana successiva quando si è infortunato sul più bello in una finale che stava dominando contro Nadal a casa sua. Un infortunio che ha di fatto chiuso prematuramente la sua stagione sul rosso. Se quest’anno non ci saranno incidenti di questo genere, aspettatevi un Nishikori sempre in fondo nei tornei che contano (anche se anche quest’anno salterà per scelta Montecarlo per iniziare da Barcellona)

Esaurito il capitolo dei primi 5 del mondo, tutto diventa più nebuloso anche se non si può non tenere un occhio di riguardo per l’esperienza e la tenacia di David Ferrer che forse in un’altra epoca un Roland Garros lo avrebbe già vinto, ma che in quella contemporanea si è sempre trovato di fronte alieni sul più bello. Oltre a Nadal e in parte a Nishikori, è l’unico vero specialista di alto livello della terra battuta e anche se anche per lui l’età comincia ad essere un fattore a 33 anni, è sempre difficile che perda con qualcuno più debole di lui.

Gli altri Top 10 possono comunque essere mine vaganti da Milos Raonic, che però attende con impazienza l’arrivo dell’erba, al solito Tomas Berdych che arriva sempre da grande piazzato ma mai vincente…
Quello più indecifrabile di tutti resta Stan Wawrinka che dopo il successo a Montecarlo di un anno fa ha avuto un rendimento che definire altalenante è dire poco. Dopo un buon inizio di stagione con i successi a Chennai e Rotterdam e la semifinale in Australia persa da Djokovic, ha deluso non poco nei 2 Masters 1000 americani. Quale versione ritroveremo in Europa?
Stan sarà presente anche al nuovo torneo di Ginevra la settimana prima del Roland Garros…

Tutti interrogativi che avranno le inappuntabili risposte del campo, così come quelli legati alle condizioni dei nostri 2 giocatori di punta, Fabio Fognini e Andreas Seppi. Il ligure ha iniziato la stagione in maniera pessima se non per l’acuto della finale di Rio de Janeiro dopo aver battuto Nadal.  Sul rosso può e deve provare a rimettersi in carreggiata. La solidità di Andreas invece non è in discussione ma sarà sufficiente a regalargli qualche acuto di rilievo?

Poche ore e le risposte tanto attese (non solo al servizio) cominceranno ad arrivare…. E voi siete pronti?

IL CALENDARIO 2015

13-19 Aprile: Montecarlo (ATP Masters 1000)
20-26 Aprile: Barcellona (ATP 500)
20-26 Aprile: Bucarest (ATP 250)
27 Aprile-3 Maggio: Monaco (ATP 250)
27 Aprile-3 Maggio: Estoril (ATP 250)
27 Aprile-3 Maggio: Istanbul (ATP 250)
4-10 Maggio: Madrid (ATP Masters 1000)
10-17 Maggio: Roma (ATP Masters 1000)
18-23 Maggio: Ginevra (ATP 250)
18-23 Maggio: Nizza (ATP 250)
24 Maggio-7 Giugno: Roland Garros (Grand Slam)

IL PROGRAMMA DEI TOP 10

1) Djokovic: Montecarlo, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 2560)

2) Federer: Montecarlo, Istanbul, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 790)

3) Murray: Monaco, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 990)

4) Nishikori: Barcellona, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 1110)

5) Nadal: Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 3870)

6) Raonic: Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma, Roland Garros: (Punti 2014: 990)

7) Ferrer: Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 1260)

8) Berdych: Montecarlo, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 780)

9) Wawrinka: Montecarlo, Madrid, Roma, Ginevra, Roland Garros (Punti 2014: 1110)

10) Cilic: Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma, Roland Garros (Punti 2014: 360)

 

 

 

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