Sorpresa al WTA di Bogotà, dove la testa di serie numero 1 viene eliminata dalla sorprendente Teliana Pereira. Yaroslva Shvedova approfitta del doppio impegno della Duque Marino

Francesca Schiavone ha quindi di che consolarsi. O forse, chissà, potrà inveire contro la sfortuna, che al primo turno le ha fatto trovare una giocatrice “on fire” che dall’alto della sua 130ma posizione ha messo in fila una dietro l’altra la Minella, la Dominguez-Lino e oggi addirittura una delle prime 30, la testa di serie numero 1 del torneo Elina Svitolina.  La partita è stata di estrema regolarità nel primo set, quando solo il tiebreak è riuscito a spezzare l’equilibrio tra le due giocatrici, incapaci di arrivare a 40 sul servizio dell’avversaria. Così quando l’ucraina si portava sul 5 a 2 grazie a 2 mini break consecutivi i giochi sembravano fatti. Invece, con due servizi a disposizione, Elina si impallava e rimetteva in gioco la rivale, che prima sprecava un set point sulla propria battuta, ma che riusciva a chiduere al sedicesimo punto e sul servizio dell’avversaria.

Secondo set più infuocato, con la brasiliana che strappava subito il servizio all’avversaria e volava sul 4-2. Qui si faceva soprendere dalla Svitolina che però al game successiva riconsegnava break e incontro nella mani di Teliana. Era però necessario un interminabile nono game – 20 punti giocati! – e 4 match point per finire il match.

La Shvedova ha invece approfittato del fatto che la sua avversaria, Mariana Duque-Marino, è arrivata stremata alla stretta decisiva del match. Trascinata dal pubblico, la colombiana numero 139 del mondo aveva dovuto disputare in mattinata il suo quarto di finale – reso impossibile dalla bufera che ieri si era abbattuta su Bogotà –  contro Julia Glushko, chiudendolo in un’ora e mezzo. Alla resa dei conti, dopo due ore e un quarto di partita, e dopo che la 25enne colombiana aveva scatenato l’entusiasmo del pubblico brekkando la kazakha proprio quando serviva per il match, ha dovuto cedere il passo.

Domani una finale con una favorita d’obbligo, ma Teliana ha già fatto un paio di prodezze…